domenica, settembre 16, 2007

Serata con Natsuki, riflessioni, ed acquisti

Ieri sera ho avuto appuntamento alle 19 con la mia splendida amica Natsuki, in una stazione a poche fermate di metro' da qui.
Prima di raccontarvi com'e' andata la serata, volevo fare alcune riflessioni pero'.

Sono uscita di casa che erano circa le 18:30, e fuori era gia' buio. La stradina che collega casa mia alla stazione e' breve, ma buia e spesso deserta, con solo qualche persona che va e viene dal lavoro, oppure che aspetta l'autobus alla fermata li' vicino.
Durante il giorno e' una stradina abbastanza movimentata anche perche' ci sono casette, condomini, qualche negozietto e persino un asilo su ambo i lati, ma di sera diventa un posto buio e silenzioso. Eppure a me non fa paura attraversare questo pezzo di strada da sola.
Sembrera' una scemenza, ma e' una cosa che mi stupisce perche' so che non avrei questo coraggio a Torino, e persino negli Stati Uniti dove comunque c'e' molta piu' sorveglianza nei quartieri che non in Italia.
Ieri sono andata tranquillamente, e arrivata alla stazione ho aspettato che arrivasse il treno delle 18:39.
I treni giapponesi (ai quali dedichero' un articoletto in futuro) sono di una puntualita' quasi spaventosa.
Proprio mentre aspettavo che arrivasse il mio trenino, ho mandato a Natsuki una C-mail (l'sms giapponese) dicendole che sarei arrivata a destinazione alle 18:51! Ma vi rendete conto? In Italia molto probabilmente avrei detto verso le 19, alle 19 e qualcosa, ecc. ma qui si puo' esser sicuri di quello che si dice, e se dico che arrivo alle 18:51, state pur certi che alle 18:51 spaccate io mi trovero' nel luogo prefissato.
E cosi' e' stato, infatti.

Arrivata a destinazione, ho trovato Natsuki che mi aspettava sorridente. Lei, come al solito, era di un'eleganza e di una finezza impeccabili!
Ci siamo abbracciate (destando, indubbiamente, la curiosita' degli altri poiche' la gente qui raramente si abbraccia in pubblico), e chiacchierando ci siamo avviate verso l'edificio della MARUI, un grosso centro commerciale pieno zeppo di negozi di ogni genere, e con un reparto ristoranti all'ultimo piano.
Strada facendo, abbiamo deciso dove cenare e cosi' siamo arrivate all'ultimo piano dell'edificio dove una moltitudine di ristoranti ci aspettava. Ma noi avevamo gia' scelto dove andare: Saboten!

Saboten e' un piccolo, ma elegante ristorantino la cui specialita' e' il tonkatsu, ossia filetti di carne di maiale impanati e fritti, e serviti assieme a del riso al vapore, zuppa di miso e insalata di cavolo verza.
Ma noi ieri abbiamo ordinato un piatto a base di verdure miste leggermente fritte, ed adagiate su di un letto di riso al vapore, il tutto condito con del daikon grattugiato, e cavolo verza a listarelle.
Assieme ci hanno portato anche una scodella di zuppa di miso rosso fumante, piu' una porzione gigantesca di altra insalata di cavolo verza.
Era tutto squisito! Aveste visto com'era presentato bene il cibo! Stavo per fare una foto, ma la fame mi ha offuscato la memoria tant'e' che ho dimenticato, completamente, di tirare fuori la mia Canon digitale dalla borsa!

A luglio e' stato il compleanno di Natsuki, ma purtroppo non siamo riuscite a vederci, e avevamo rimandato l'incontro ad un altro giorno. Ieri, infatti, pur essendo passato un po' di tempo dal suo compleanno, l'abbiamo ri-festeggiato ed e' stato molto bello!

Natsuki parla e scrive in un italiano eccellente, per cui con lei comunico tranquillamente nella mia lingua, anche se ogni tanto scappa qualche parolina di giapponese!
Pensate che mi ha detto che legge spesso il mio blog, e ha notato come questa moda dei bento stia prendendo sempre piu' piede in Italia! Ha visto il mio bazar, e ha visto le tante richieste e commenti che mi arrivano ogni settimana, ed era a dir poco sbalordita!
Lei era completamente sorpresa nel venire a sapere di questa passione per i bento in terra italica. Le ho detto che le avrei segnalato alcuni dei siti italiani dedicati interamente al portapranzo giapponese, e....amiche di Pazze per il Bento, ho menzionato proprio il vostro sito alla mia amica e penso proprio che verra' a farvi visita uno di questi giorni!

A Natsuki ho portato alcune vecchie riviste in italiano, e lei invece mi ha stupita portandomi un regalo S-T-U-P-E-N-D-O! Guardate qui!
Questo splendido obento porta-onigiri era tutta avvolto in una meravigliosa carta rossa, e quasi mi dispiaceva rovinare quell'elegante pacchetto preparato con tanta cura e pazienza...ma la curiosita' ha avuto la meglio, e dopo aver scartato questa scatola misteriosa ed essermi trovata davanti questo stupendo oggetto, i miei occhi si sono trasformati in cuoricini!
Mentre scartavo, Natsuki mi ha detto che era sicura che il regalo mi sarebbe piaciuto, e infatti cosi' e' stato. Ma piu' che piacermi, io lo ADORO!!!
Non vedo l'ora di riempire questa bella scatolina con tanti gustosissimi onigiri!
Ancora immagini di questo magnifico porta-onigiri!

Dopo cena, abbiamo fatto una passeggiata, e siamo andate a vedere le vetrine sfavillanti degli ultimi negozi ancora aperti, dopodiche' ci siamo salutate, ed ognuna delle due si e' incamminata verso il proprio binario.
Sono arrivata al mio binario che il mio treno era appena partito (gggrrr!), ma ho dovuto aspettare solo una decina di minuti prima che arrivasse quello successivo (basta guardare la tabella con l'orario sul quale si puo' fare affidamento al 100%), e infatti il trenino e' arrivato proprio all'ora prevista dal tabellone. Non un minuto di piu', non uno di meno.

Sono arrivata alla stazione del mio quartiere, e mi sono avviata verso casa. C'era un'arietta fresca e che profumava di gelsomini! Sono passata di nuovo per la stradina buia, che a quell'ora si era fatta ancora piu' scura e silenziosa, ma nonostante cio', non c'era alcun timore da parte mia, nell'attraversarla.
Passeggiavo tranquillissima, e senza la benche' minima paura.
Non immaginate quanto bella sia questa sensazione! Ma perche' non ci si puo' sentire cosi' al sicuro anche in Italia?
Probabilmente non in tutta Italia e' cosi', ma vi posso dire che oramai a Torino fa paura girare persino di giorno, figuriamoci dopo che va via il sole.

Qui nessuno, e dico NESSUNO, si sente minimamente autorizzato a rivolgerti la parola e ad importunarti, specialmente se sei una donna che cammina da sola, di sera. Nemmeno gli ubriachi ti si avvicinano ad infastidirti! E di ubriachi a volte se ne vedono, specialmente di sera tardi e poco prima che passi l'ultimo treno della serata.

A Torino (come, sicuramente, in altre grandi citta' italiane), una donna non puo' piu' permettersi assolutamente il lusso di camminare da sola di sera, senza il rischio di venir scippata, aggredita o quantomeno importunata da qualche cicisbeo di turno che si sente in dovere di fischiarti dietro, e di dirti qualche obbrobriosa sconcezza senza il benche' minimo imbarazzo.
Persino Natsuki stessa mi raccontava di episodi simili, e che le sono capitati durante alcuni dei suoi viaggi in Italia piu' recenti. Stesse storie e stesse dinamiche. Perfetti sconosciuti che, con grande impudenza, le si avvicinavano per dirle scemenze e volgarita' varie. Gente che, vedendo una ragazza cosi' carina ed elegante, si sentiva in dovere di rivolgerle la parola come se niente fosse!

Nessun rispetto. Nessuna vergogna. Nessuno scrupolo.
Ma con quale coraggio certa gente riesce ad essere cosi' sfrontata?
I fischi, i versi, i commenti fatti cosi' per strada e provenienti da estranei sono, secondo me, la quintessenza della volgarita' e della mancanza di rispetto nei confronti di una donna. Punto.
Chi tollera questi atteggiamenti, giustificandoli come semplici lusinghe e complimentucoli innocui, non fa altro che incoraggiare ulteriormente questo squallido scemare di finezza e buona creanza che oramai imperversa nelle nostre citta'.

Ogni volta che rivedo la mia adorata Torino, ricevo una pugnalata secca al cuore. Che tristezza.
Torino tornera' mai ad essere la splendida ed elegante citta' sabauda che era un tempo?

-----------------------------------------------------------------------------------------------

Poco prima di tornare a casa, mi sono fermata da Famima (un negozietto aperto 24 ore su 24), e ho comprato del pane integrale, un buonissimo te' freddo alla pera, uno yogurt gigante della Morinaga...eccolo qui:
Un cafe' au lait freddo:
Uno squisito succo di mela:
Ed infine, ho preso dei biscottini di una marca che fa prodotti molto carini, di nome ぼくのおやつ
Boku no oyatsu, ovvero I miei spuntini (o snack, merenda).
Boku vuol dire io, ma e' usato solo dai maschi. E boku no, di conseguenza, vuol dire il mio / i miei ecc.
Di questa marca ho preso dei piccoli biscotti a forma di panda che si chiamano さくさくぱんだ Saku-Saku panda, ovvero i panda croccanti!
Ecco qualcuno di questi panda croccanti che mi sono mangiata a colazione!
Sono buffissimi questi pandini, secondo me, soprattutto perche' sembrano quasi degli alieni di cioccolato e pastafrolla!

Alcune settimane fa ho fatto due acquisti nuovi! Due borsette! Urra'!
E dire che non sono mai stata una grande patita di borse, eppure da quando sono qui in Giappone faccio molto piu' caso al modo in cui mi vesto, e ai miei accessori.
Le donne giapponesi sono dotate di un'eleganza, quasi innata, nel modo di abbigliarsi, e viene naturale emularle il piu' possibile.

Borsa numero uno:
Quanto mi piace questa borsetta qui! E' di un'eleganza cosi' sobria e cosi' giapponese! Infatti l'ho acquistata in una boutique di kimono ed articoli tradizionali giapponesi.
Non ho mai pensato di avere buon gusto nello scegliere vestiti ed accessori vari, ma ho ricevuto alcuni complimenti da parte di altre ragazze e signore per questa borsetta. L'ultimo complimento l'ho ricevuto da Nadeshiko, la boutique di kimono dove mio marito mi ha comprato quell'anello che avete visto un paio di articoletti fa.
Nella borsetta c'e' anche questo bello specchietto:
L'altra borsa, invece, e' questa....una borsa piu' sbarazzina e che segue uno stile molto particolare, estremamente in voga tra le ragazze giapponesi della mia eta':
A quest'ultima ho attaccato un ciondolino di Kitty-chan abbigliata in yukata, e con sulla testa un taiyaki, una sorta di cialda dolce giapponese a forma di pesce, e ripiena di marmellata di fagioli azuki.
Generalmente non e' mia abitudine adornare me stessa o la mia casa con oggetti hellokittizzati, ma questo pendaglio m'ispirava troppa simpatia, e mi ricorda l'estate giapponese che purtroppo sta per volgere al termine.
Entrambe le borse sono rigorosamente Made in Japan, e la cosa mi garba parecchio.

Stasera voglio preparare i sofficini, per cui fra poco mi mettero' all'opera e faro' l'impasto che lascero' poi raffreddare per un po'.
Non vi ho detto che ho scoperto da poco una ricetta per preparare artigianalmente i sofficini, e con la quale si spende poco o niente, e si ottiene un prodotto genuino e dal sapore uguale a quelli che si trovano in commercio. In piu', si possono usare i ripieni che si preferiscono, creando versioni vegetariane e non!
Li ho gia' preparati, con successo, due volte e stasera ripetero' la ricetta.
E' un lusso che mi concedo ogni tanto, e stasera non vedo l'ora di farmi questo regalino!
Se v'interessa, vi spieghero' come si preparano.

Mina-san, sayoonara!

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio a nome di "pazze per il bento" :-D se la tua amica veràà a trovarci ne saremo veramente molto contente.
Il bento per gli onigiri è veramente bello e le tue borsette....Te l'ho mai detto che adoro anche le borse oltre i bento? La prima è molto giappo, non sò perchè mi fa pensare ai cartoni animati :-P, la seconda è la mi apreferiyta, il colore, la forma...è bellissima!!!!!
Un bacio, e buona domenica :-)

Claudia ha detto...

Come al solito leggendo i tuoi post o gli occhi così ** o così ^^ o a cuore ^3^ è tutto bellissimo, il bento è delizioso e...sai una cosa???mi piacerebbe proprio sapere la ricetta dei tuoi sofficini artigianali!!!Sugoi!
Ciaociao ^u^

Anonimo ha detto...

oh, la seconda borsa mi piace un sacchissimo!!!
bella scelta!
(poi... tu pensi di liquidare così in fretta il discorso sofficini? :P ricetta ricetta ricetta !!!)

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo, vorrei sapere anche io la tua ricetta per i sofficini.
Ma cotti prima e poi scaldati col microonde che riuscita fanno? Sai per i pranzi fuori casa (bento stile)
Grazie
Sakura

Anonimo ha detto...

Comunque l'onigiri-bento ha un aspetto molto fine, davvero bellissimo!

Anonimo ha detto...

Da pendolare italiana quale sono la tua descrizione dei treni giapponesi mi sembra un sogno...ti penserò la prossima volta che il mio treno avrà 40 minuti di inspiegabile ritardo ;)

PS: concordo: vai con la ricetta dei sofficini!!!

Anonimo ha detto...

PS: so che nel tuo shop non c'è,ma lì si trova il the matcha, vero? Costa molto? Eventualmente me lo potresti mandare??

strawberry ha detto...

ovvio che interessa!! presto presto...ricetta ricetta ;)

per la sicurezza delle strade italiane...ahimè è un dramma, hai ragione. io sono di milano e nè di giorno nè di sera una ragazza può passeggiare tranquilla. esco spessissimo con il mio fidanzato e nonostante questo alcuni si sono permessi di dirmi sconcezze nonostante la sua presenza. poi bè...c'è tra l'altro la piaga degli extracomunitari non integrati...giorni fa hanno derubato mia madre...

Unknown ha detto...

Amiche, grazie dei commenti!! :)
Sono contenta che vi piacciano le mie borsette, specialmente visto che mi considero una frana quasi senza speranza per quanto riguarda lo scegliere vestiti ed accessori, per cui i vostri complimenti mi hanno fatto capire che forse non sono poi cosi' imbranata! :D

Vi parlero' dei sofficini artigianali nel mio prossimo articoletto! Vedrete che dopo aver provato quella ricetta, non comprerete piu' quelli del supermercato!
Inoltre, con questa ricetta potete farvene un bel po' da congelare! Quelli congelati bastera' semplicemente metterli a friggere cosi' come sono, senza bisogno di scongelarli!

Antaress: grazie della visita!
Si', il matcha e' un classico te' giapponese (in realta', e' quello usato per la cerimonia del te').
Si trova pressoche' dovunque, anche se nei grandi supermercati se ne trovano maggiori varieta' e formati.
Il matcha purtroppo costicchia abbastanza. Quello che normalmente prendo io viene sui 7-8 euro la bustina da 30g. Caro, lo so...pero' calcola che di matcha se ne usa sempre molto poco, per cui una bustina alla fine dura parecchio tempo!
Non ce l'ho in vetrina perche' ho paura a spedire alimentari in Italia per timore che non arrivino, pero' se vuoi provare lo stesso, mandami una mail a questo indirizzo: biancorossobazar@yahoo.com e possiamo metterci d'accordo! ;)

Strawberry: Mi dispiace davvero tanto per tua mamma, e non oso immaginare lo spavento che si deve esser presa. :(
Sai, mentre scrivevo quell'articoletto l'altro giorno, stavo proprio per menzionare il discorso degli extracomunitari non integrati e della mancanza di rispetto che questi spesso dimostrano nei nostri confronti, ma ho poi preferito lasciar perdere per non infiammare ulteriormente la rabbia di tutti coloro che devono fare i conti con questa realta' tutti i giorni.
Pero', come non darti ragione?
A Torino, un giorno stavo passeggiando in una via secondaria del centro, e ho visto uno dei tanti gruppetti di extracomunitari il cui unico scopo sembrava quello d'importunare la gente (mica di cercarsi un lavoro), e ogni volta che passava qualcuno dicevano delle cretinate, soprattutto alle ragazze.
Che schifo.
Sai qual e' la cosa che piu' mi fa arrabbiare? Io sono anni che vivo all'estero ormai, per cui sono io stessa un'immigrata ed extracomunitaria, eppure credimi...in entrambi i miei Paesi d'adozione (Stati Uniti e Giappone) ho SEMPRE portato rispetto alla gente del posto e alle loro tradizioni, e questa sara' una cosa che continuero' a fare fintanto che scorrera' sangue nelle mie vene.
Invece, quando vengo giu' in Italia, con mia grande tristezza vedo che spesso questi stranieri non integrati non solo si mostrano disinteressati alla nostra cultura, ma la disprezzano anche, sputando per terra, buttando rifiuti direttamente dai finestrini degli autobus, imbrattando edifici e monumenti antichi, appioppando a noi italiani vituperi che solo a pronunciarli verrebbe da sprofondare fino al centro della Terra, scippi, aggressioni, violenze varie, ecc.
Ecco, a me viene molta rabbia nel vedere questi atteggiamenti proprio perche' so cosa vuol dire essere un'immigrata e vivere in terra straniera, e so che la PRIMA cosa che bisogna ficcarsi in testa e' il RISPETTO per il popolo ospitante. Punto.
Saro' cattiva e drastica, ma chi non riesce ad imparare quest'elementare regola di base, allora non merita l'opportunita' di vivere in un Paese civile.

Anonimo ha detto...

Bellissimo il bento per onigiri! E anche le borse mi piacciono molto, la seconda in modo particolare.
Riguardo la sicurezza delle strade, anche da me a Firenze la situazione è la stessa di cui avete parlato tu e Strawberry... sarebbe un sogno sentirsi sicure anche qui in Italia!!