

La notizia preoccupante riguarda i miei a Torino, e ovviamente la lontananza non fa che peggiorare esponenzialmente le paure e l'ansia.
Non mi va di entrare nel dettaglio spiegandovi esattamente di che si tratta, ma forse vi bastera' sapere che questa cosa mi ha spaventata molto.
La situazione e' un briciolino migliorata, ma rimane comunque poco rassicurante.
L'aria rovente ed umida non ha aiutato di certo a rendere migliore il mio umore. Mio marito ed io abbiamo tentato di distrarci andando a fare un giro, ma l'eccessivo calore ci ha spossati e resi irritabili e scontrosi.

Dopo un lungo viaggio in metro', siamo approdati alla grande stazione di 品川 Shinagawa.
Shinagawa e' un enorme quartiere, o piu' propriamente una citta', facente parte della prefettura di Tokyo. E' una zona che ospita numerosi quartier generali di grosse ed importanti industrie giapponesi.
Shinagawa e' stata rivalutata negli ultimi anni da quando alla sua enorme stazione sono stati collegati i binari dello Shinkansen, rendendo cosi' la citta' un importante punto nevralgico per il turismo, per donne e uomini d'affari e per tutti coloro che utilizzano il famoso treno giapponese ad alta velocita' per spostarsi da un punto ad un altro del Giappone, in brevissimo tempo.
Shinagawa, inoltre, e' sede di una delle piu' importanti motorizzazioni giapponesi; infatti pare che qui nella regione del Kantō (una parte dell'isola di Honshū), la maggior parte dei veicoli che circolano siano targate proprio Shinagawa, ovviamente con i kanji che corrispondono al nome di questa citta', ossia: 品川.
Proprio a pochi passi dall'uscita est della gigantesca stazione, s'intravede un altissimo grattacielo che si chiama Shinagawa Intercity, e che e' sede di uffici, sale conferenze, negozi e ristoranti. Ogni tanto, inoltre, sulle terrazze ai piani bassi del grattacielo si svolge un mercatino dell'antiquariato dove chiunque puo' andare a vendere vecchi oggetti tipo vasellame, stoffe, gioielli, dipinti, ecc.
Le bancarelle erano tante, e quasi tutte erano a terra con una moltitudine di oggetti vari ben disposti su grosse coperte colorate. In vendita c'era veramente di tutto, ma a dire il vero di interessante c'era poco, giusto qualcosina qua e la'.
Il resto era cianfrusaglia: scarpe vecchie, bambole spettinate oppure senza gambe, servizi da te' all'occidentale, vassoi d'argento, vecchie lampade, vecchi mangiacassette e giradischi. C'erano pile di riviste ingiallite e con la pagine raggrinzite per via dell'umidita'; c'erano montagne di souvenir provenienti da ogni parte del mondo: Italia, Russia, Francia, Portogallo; c'erano servizi da sake ancora confezionati e che avevano l'aria di essere stati regali poco graditi; c'erano montagnole di spille commemorative e non.
C'erano abiti smessi che odoravano di armadio e di naftalina. C'erano montagne di kimono consunti, ma pur sempre molto belli. Prima o poi mi decidero' a comprare uno di questi kimono vecchi. Voi che dite?
Per non parlare di borse e borsette: un'infinita'! Anche i giocattoli erano tantissimi: pelouche, tricicli graffiati e bollati, bambole e bambolotti, passeggini giocattolo, adesivi, articoli di cancelleria, e tanto altro.
Nella folla composta da venditori stanchi ma ansiosi di liberarsi di un po' di ciarpame e di gente che con occhi attenti e curiosi cercava un piccolo tesoro da portare a casa, ho intravisto un banchetto gestito da una giovane mamma assieme al marito e ai loro due bambini piccoli. I bimbi, due graziosi discoletti, stavano facendo ammattire il padre aggrappandosi a lui, lagnandosi comprensibilmente per il caldo. Il papa', con grande pazienza, se ne stava seduto su di uno sgabello pieghevole da campeggio e cercava di placare un po' i due bambini, promettendo loro un bel succo di frutta fresco ed un giornalino da leggere.
In vendita avevano molti giocattoli, delle pentole ed articoli vari per la casa, ma tra i tanti oggetti si nascondeva un piccolo tesoro laccato che ha catturato immediatamente la mia attenzione. L'oggetto laccato era racchiuso in questa vecchia scatola che ha l'aria di provenire da un tempo che fu:
Il caldo incessante ci ha portati alla ricerca di un pasto ristoratore e rinfrescante. La soba, nei giorni di grande caldo, sa regalare sollievo, ed e' per questo che ci siamo messi alla ricerca di una soba-ya.
Ne abbiamo trovata subito una: Kanoo-ya.
Li' abbiamo ordinato della soba fredda accompagnata da del tempura di gamberi. Purtroppo, nel mio caso pero', la cameriera si e' sbagliata e mi ha portato uno scodellone di soba bollente in brodo! La signora si e' scusata ed era visibilmente mortificata, ma l'ho rassicurata dicendo che non c'erano problemi e che non c'era bisogno che me la cambiasse.
Certo, avrei tanto voluto gustarmi della zaru-soba fredda, ma pazienza. Questa era comunque gustosissima, ed aveva un brodo eccellente arricchito dalla presenza di un'erbetta aromaticissima e molto giapponese: il mitsuba.
Ecco qui il mio pasto di ieri:
Mio marito non ama molto l'omuraisu, mentre io ne sono incredibilmente golosa. Sul menu' di Pomme-no-ki vi e' una varieta' incredibile di omuraisu, tutti preparati in maniera sfiziosissima.
Quello che ho scelto ieri era un semplice omuraisu condito con un'ottima salsa demi-glace e ripieno di riso insaporito con uno zinzino di ketchup. Eccolo:
Se vi dovesse capitare di guardare il J-dorama "Lunch Queen", probabilmente vi ritroverete con una voglia improvvisa ed irrefrenabile di omuraisu. A me e' successo proprio cosi'! Forse e' meglio che non lo guardiate, altrimenti vi tocchera' venire in Giappone oppure dovrete imparare a preparare l'omuraisu, piatto di esecuzione non proprio semplice. O forse chissa', ora che vi ho menzionato questo J-dorama, probabilmente vi ho incuriosite ancora di piu'.
In questi giorni di gran caldo, viriamo spesso in direzione di cibi freddi ma gustosi. Di recente, abbiamo gustato questi ottimi エビフライ巻 ebi-furai maki, ovvero makizushi ripieni di gamberi fritti:
Questi li ho mangiati oggi dopo pranzo, generosamente spolverati di kinako e addolciti da qualche zig e zag di kuro-mitsu.
Il loro canto e' una delle cose piu' giapponesi che esistano, e sicuramente l'avete gia' sentito in qualche cartone animato.
E prima di concludere, vorrei ringraziare tutti voi che leggete il mio blog! Le visite sono aumentate moltissimo negli ultimi tempi, e ora siamo arrivati a quota 50.000!