martedì, settembre 16, 2008

Kisaku e qualche Mariannata

Kisaku 気さく e' un aggettivo che significa "socievole" o di "buon'umore".

Conoscevate questa parola? Nemmeno io, fino ad alcuni mesi fa quando ho fatto una curiosa scoperta: Ishii-san ci ha detto che il terreno su cui sorge la casa in cui abitiamo era, fino a poco tempo fa, occupato da una 寿司屋 sushi-ya di nome Kisaku!

A dire il vero, Ishii-san ci ha semplicemente detto che qui c'era una sushi-ya, e basta...senza fornire ulteriori particolari.

Poco tempo dopo, pero', mi e' arrivato per posta un avviso con cui il Comitato di zona avvertiva i residenti che il tal giorno ci sarebbero stati dei lavori stradali (tanto per cambiare! Qui in Giappone ci sono SEMPRE lavori stradali in corso), e consigliavano di regolarsi di conseguenza dato che per un giorno o due non sarebbe stato possibile transitare in auto su un determinato tratto del corso principale.
Per illustrare meglio il caotico progetto SpaccaCemento & Martelli Pneumatici Ballerini, sull'avviso era riportata una sorta di mappa che metteva in evidenza le aree che sarebbero state, man mano, chiuse al traffico.

Ho guardato bene, ma non riuscivo a trovare casa mia. "E com'e' possibile?", mi sono chiesta.
Partendo dallo scoraggiante presupposto che con le cartine e mappe sono una Frana con la F maiuscola, non mi sono per niente stupita della mia sensazione di smarrimento.
Con le sopracciglia leggermente aggrottate, gli occhi lievemente socchiusi e con lo sguardo di chi sta cercando di risolvere un rompicapo complesso, guardavo e riguardavo quella mappa scarna e avara di dettagli.
"Dunque, se cui c'e' la bottiglieria di Hasegawa-san e la tintoria annessa, e qui c'e' Aida-san il barbiere", dicevo fra me e me, facendo scorrere il dito tra un punto e l'altro dell'illustrazione, " casa nostra dovrebbe essere proprio qui! E perche' non c'e'? Hanno persino disegnato la scuola materna che c'e' qua dietro, senza tralasciare nemmeno il negozio di bento alla francese*, chiuso ormai da millemila anni!".

Niente. Di casa nostra, neanche l'ombra.

Dimentica della notizia dataci da Ishii-san, pensavo fosse semplicemente stato fatto un errore di stampa.
Guardando meglio, pero', nel punto in cui avrebbe dovuto esserci casa nostra, c'era un grosso rettangolo con su scritto "気さく寿司", e cioe' Kisaku Sushi.

Non conoscendo nessun locale di nome Kisaku, ero sempre piu' confusa. "Ma dove sarebbe 'sto posto?", mi sono domandata mentre mi stava gia' scappando la pazienza. Ma poi...

"Ahhh, ecco!!!Ishii-san non aveva detto che qui c'era un ristorante di sushi?", ho esclamato, picchiandomi la fronte come quando si viene illuminati da un'idea improvvisa e luminosa!

Quindi, ecco trovato Kisaku...cioe' casa nostra.

*Il negozio di bento alla francese e' una stramberia del quartiere. Si tratta di un negozietto minuscolo, ma che e' chiuso da davvero tanto tempo. Noi quando siamo arrivati qui, l'abbiamo trovato gia' con la saracinesca chiusa ed arrugginita.
Pare che il negozietto preparasse bento freschi, da portare via, usando ricette francesi. Boh. Mi sa che l'idea era un briciolino troppo stravagante, e ha fatto la fine che molti temevano.

Ma passiamo alle Mariannate, ossia ai bento di mia produzione!

Questo e' il bento che ho preparato ieri a pranzo:
Vediamo, nel dettaglio, i contenuti:
餃子 gyooza bolliti di Osaka, con ripieno di maiale e zenzero shooga, accompagnati da un goccio di di squisitissima-divinissima tamari.
Piccoli onigiri assortiti. Ho giocato con sapori vari per creare abbinamenti gustosi, usando come spunto cio' che avevo a portata di mano e idee carine scovate sui miei bento-ricettari giapponesi.
Partendo dal primo onigiri in alto, in senso orario:
Furikake al salmone fresco e piselli
Shio-musubi (onigiri semplice bianco, con solo un briciolo di sale)
Goma-chiizu: onigiri a base di semi di sesamo nero e formaggio cheddar
Paprika e sesamo nero
Kimchi coreano, ma di produzione giapponese. Il kimchi sta diventando, ormai, uno dei miei cibi preferiti! Non solo pare faccia bene, ma e' saporito e molto rinfrescante! Questo qui in particolare, inoltre, e' poco piccante e quindi non mi costringe a scolarmi taniche d'acqua dopo ogni boccone.

E ora arriva la "star" del bento, o forse farei meglio a chiamarlo "l'impiastracucine":
Un indiavolatissimo trancio di sgombro さば (in giapponese, saba), insaporito con una marinata a base di mirin, sake, salsa di soia e pepe nero.

Ho scoperto che far cuocere lo sgombro alla griglia e' un'idea molto poco saggia, e che si addice solo a chi ama impestarsi la casa di un nauseante odore di pesce.

Credetemi, cucinarlo e' stata un'esperienza traumatizzante.
Innanzitutto, lo sgombro e' un pesce grassissimo e che, cuocendo (soprattutto alla griglia!) cola in un modo spaventoso, incrostando cosi' tanto la griglia da eliminare qualunque speranza di redenzione di quest'ultima.

Inoltre, ha la diabolica capacita' di attaccarsi testardamente alla griglia, senza possibilita' di scampo, cosicche' se si tenta di girare i tranci dall'altra parte, la pelle rimane incollata al metallo, bruciandosi inevitabilmente e provocando fumate nere e puzzolenti.
Per cuocere quel pezzetto li' che vedete, ci ho impiegato una quantita' di tempo vergognosa, ho impiastricciato tutto il fornello e appestato la cucina di un vomitevole odore di freschino che ho dovuto poi eliminare con un repulisti generale, armata di Marsiglia liquido e di Cif al limone (che qui si chiama ジフ Jifu). Volete vedere com'e' fatto il Cif giapponese? Ecco qui il mio:
Non c'e' da stupirsi, quindi, se attingendo dalla cultura culinaria tradizionale giapponese troviamo lo sgombro piu' che tutto cotto al vapore, oppure in umido, come nel famosissimo piatto さばのみそ煮 Saba no miso ni, preparato assieme a Kyoko proprio qui!
Indubbiamente, i giapponesi sono giunti alla mia stessa conclusione un bel po' di tempo fa.

Insomma, lezione imparata e messaggio recepito: mai piu' sgombro alla griglia nemmeno se me lo regalano.

Ma passiamo al bento di oggi:
Dall'alto, in senso orario:
Fettine di una succosissima e dolcissima arancia.
Cavolini di Bruxelles cotti al vapore e conditi con una salsa di sesamo, ed insaporiti con un tocco di peperoncino rosso frantumato.
Un rotolino di lattuga e striscioline di peperone arancione, fettine di satsumaimo (patata dolce giapponese) insaporite con del goma-shio, e tre shishitoo alla griglia.
Delle farfalle condite semplicemente con del buon olio di oliva, una spolveratina di blue cheese (una sorta di Bergader) e pepe nero.

Che ne pensate di questi due bento?

Prima di terminare quest'articoletto, vorrei innanzitutto ringraziare tutte le amiche che mi leggono, e che pur non commentando mai, mi hanno lasciato un messaggio qui sul blog l'altro giorno!! Grazie di cuore! Mi ha fatto molto piacere leggervi e spero vogliate continuare a seguire Biancorosso Giappone! Arigatoo!
E poi, a tutti voi che leggete questo blog, vorrei fare una domanda: fino adesso, qual e' stato il vostro articoletto preferito? Sono molto curiosa di saperlo perche' cosi' potro' dare preferenza a certi argomenti, rendendo la lettura piu' piacevole.

Un saluto da un Kanagawa assolato e con nell'aria l'allegro canto degli ultimi grilli di stagione.

13 commenti:

Sick Girl ha detto...

ciao Marianna.
Per me gli articoletti più interessanti sono sempre quelli di cucina, sarà che sono una golosa :-)
A questo proposito non è che hai voglia di fare un po' di chiarezza sulle varie salse/condimenti giapponesi?
Io arrivo alla salsa di soia (dolce o normale) e alla teryaki. Ho idea di cosa sia il mirin, anche se non l'ho ancora provato.
Cos'è la salsa tamari?
E nel riso per il sushi cosa si mette? Aceto di riso? Ogni volta che compro una boccetta il gusto è diverso e non sono ancora venuta a capo del mistero.

Bunzigirl ha detto...

Ciao Mari,
mi piacque molto il post sull'iPod smarrito,sembrava un racconto noir!Comunque mi piace molto vedere le foto degli oggetti che metti in vendita e gli articoli con esperienze vissute lì in Giappone. Continua così e vai tranquilla.
Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Ciao mari, seguo da tempo il tuo blog , che mi piace tantissimo tutto, ma se prorpio dovessi preferire qualcosa sono gli articoletti sui tuoi giri, gite, viaggetti anche solo dietro casa..adoro il modo in cui mi sembra di aver viaggiato con te e aver visitato ciò che hai la fortuna di vedere. e in generale, tutte le info sulla vita quotidiana in giappone sono graditissime. Continua sempre così che sei speciale!

Anonimo ha detto...

Ooh, sembra tutto molto buono*__*

Che articoli preferisco? beh in realtà mi piacciono tutti.. di quando parli delle gite, dei posti che visiti con tanto di racconto del luogo e della sua storia (perchè è sempre bello imparare cose nuoveXD), gli articoli di cucina (che oltre a farmi venire l'aquolina e a rifarmi gli occhi mi insegnano anche come preparare queste meraviglie!), la tua vita di tutti i giorni va benissimo^_^

Ti immagini se qualche turista prende la cartina in mano, decide di mangiare sushi e te lo ritrovi a suonare al tuo campanello?XD

Shao!

aerie ha detto...

A me piacciono molto gli articoli sulle gite, sono finestre aperte sul Giappone.
La cosa che mi piace di più è che parli di posti insoliti, lontani dalle mete del turista medio.

Il paese dei balocchi ha detto...

Ciao Marianna! ^__^
Leggerti è sempre magnifico e TUTTI i tuoi articoli mi piacciono tantissimo. Anche perchè scrivi davvero bene. E poi parli spesso di tre delle cose che amo di più al mondo: GIAPPONE, CIBO E VIAGGI!
Continua così! Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Ciao Marianna! :-)
I tuoi articoletti sono tutti ma proprio tutti belli, soprattutto quelli in cui parli di cucina, di gite, e di piccoli aneddoti di vita quotidiana.
Adoro soprattutto quelli in cui racconti delle feste giapponesi, come quella dedicata agli alberi di ciliegio in fiore.
Praticamente le tue scelte sono sempre azzeccate, quindi continua così che sei bravissima!
:-D

Marianne P. ha detto...

Ciao Marianna !
Per quanto mi riguarda, sono molti gli articoli che adoro, in particolare quelli dedicati ai resoconti di viaggi, gite fuori porta et similia, o quelli dove parli dei cambi di stagione, e delle relative ripercussioni sull'ambiente, o ancora, i post dedicati al cibo - ogni volta, non vedo l'ora di conoscere i wagashi del mese ! Se poi tutto questo è accompagnato da foto, tanto meglio.

(In ogni caso, quello sgombro aveva un aspetto invitante).

Un bacio

Anonimo ha detto...

Ciao Marianna dalla caldissima Roma :)
Anch'io come le altre adoro tutti i tuoi articoli. Mi piace molto quando ci descrivi la vita quotidiana in giappone, le abitudini e le usanze delle persone.
Mi ricordo ancora un articolo che hai fatto dove ci spiegavi com'è il tuo bagno e l'uso che si fa in giappone della vasca da bagno.. non so perchè ma mi è rimasto così impresso.
Sarà che le cose li sono talmente diverse dalle nostre, i giapponesi hanno proprio un modo di vivere così lontano da noi. A me piace tantissimo e ogni tuo articolo appaga per un po' la mia curiosità.
Un abbraccio
Sam

Anonimo ha detto...

Adoro tutti i tuoi articoli...ma quelli sul cibo giapponese di casa li trovo irresistibili.
Anche le foto mi conquistano sempre, cosa dire... continua così!
Ciao Valella

Anonimo ha detto...

ahahahahah Mary avevo quasi paura che la casa la dovevan smantellare x farci passar la strada infatti aspettavo il colpo d scena che c'è stato ma in modo positivo x fortuna...beh ma ti posso far una domanda sui Bento? non si rischia d morir d fame? eheheheheh questa nn è mia come domanda ma curiosità d mia sorella....vedi tu se rispondere io le ho det ke basta metter tutto bene stipato che ci sta un bel pò di roba ma ha storto il naso...kisu

Anonimo ha detto...

mi piace moltissimo il tuo blog.. saluti^^

Anonimo ha detto...

Come lettore "silenzioso" confermo la piacevolezza di questo blog, specialmente le parti riguardanti la cucina (sono un appassionato) e i piccoli aneddoti della vita quotidiana.
Continua cosi'!