Le temperature qui sono gia' arrivate abbondantemente sotto lo zero e le giornate, sebbene impreziosite da un sole brillante che ci fa compagnia quasi ogni giorno, sono fredde che piu' fredde non si puo'.Abbiamo trascorso il Natale molto serenamente, solo mio marito ed io qui a casa.
Per la cena di Natale ho preparato un piatto speciale: le tagliatelle fatte in casa. Preparo la pasta fresca molto raramente, se non in occasioni speciali, e il Natale e' certamente una di queste. Ma questa volta, ho voluto fare tutto a regola d'arte e lavorare la sfoglia interamente a mano, senza l'ausilio della macchinetta. Nossignori. Queste manine hanno preparato tutto.
Mio marito, poi, mi ha aiutata a tagliare la pasta e a distenderla su dei canovacci perche' asciugasse per benino.
Temevo che fare la pasta completamente a mano fosse un'operazione ardua e stancante oltre ogni limite, ma non e' stato affatto cosi'. C'e' solo voluta un po' di pazienza, ma il tutto si e' rivelato alla fine molto rilassante.
Per il sugo, ho usato una ricetta trovata su di un magnifico ricettario che mi regalo' mia mamma molti anni fa: sugo al prosciutto. In realta', si tratta semplicemente di cipolla, prosciutto a dadini, pepe nero saltati in padella ed insaporiti da un'idea di vino bianco. Al posto del prosciutto, pero', ho usato dei dadini di una deliziosa pancetta che abbiamo trovato, per pura fortuna, in un negozio di alimentari d'importazione.
Per secondo, ho improvvisato degli spiedini di gamberi e peperoni che ho fatto cuocere alla piastra.
E per dolce, il panettone mandorlato del Carrefour accompagnato da un goccino di buon spumante Martini Asti!
Ed ecco qui la pasta mentre si sta asciugando:
Oishikatta!!!
Ho ricevuto molti bei regali particolari e ricercati, proprio come piacciono a me, ma devo ancora finire di fotografarli! Sicuramente, pero', ve li mostrero' nei prossimi giorni.
Domani sara' S. Silvestro e sara' quindi giornata di festeggiamenti. Mio marito ed io rimarremo a casa, ma la cosa non ci dispiace minimamente. Anzi. Andare in giro il 31 dicembre qui in Giappone significa ritrovarsi inghiottiti in vere bolge dantesche di persone che si accalcano per la strada, nei negozi, alle stazioni. Ovunque, insomma.
Abbiamo fatto tutti gli acquisti necessari per la nostra cena di Capodanno, e quindi, salvo imprevisti, domani non sara' necessario uscire, se non verso mezzanotte per andare al nostro tempio di zona a suonare la campana sacra e a bere il sake benedetto.Domani, per la nostra cena di Capodanno, prepareremo la fondue bourguignonne, ma ho comprato anche dell'osechi-ryoori おせち料理, ovvero dei piatti tipici giapponesi per il Capodanno o お正月 o-shoogatsu. Faro' sicuramente un po' di foto che postero' i primi di gennaio. Inoltre, Akiko mi ha promesso le foto del loro cenone tradizionale di Capodanno con tutti i piatti tradizionali preparati a mano, alla vecchia maniera, e non appena le avro', le pubblichero' subito qui sul blog, cosi' cogliero' anche l'occasione per parlarvi di questi particolarissimi piatti che si possono assaggiare solo in questo periodo dell'anno.

Il due gennaio sara' il mio compleanno, e magari non riusciro' ad aggiornare il blog fino al tre o al quattro.Ringrazio tutti voi che leggete Biancorosso Giappone.
Spero che il mio blog vi abbia tenuto compagnia per tutto il 2008, e mi auguro che possa continuare a regalarvi sorrisi e serenita' anche nel 2009.
Un augurio di cuore a tutti voi e alle vostre famiglie! Possa l'anno del Bue portarvi tutto cio' che piu' desiderate!Questo l'abbiamo fatto mio marito ed io, e ve lo dedichiamo:






