mercoledì, gennaio 06, 2010

Nuovi inizi

(Il nostro お屠蘇 otoso di Capodanno)

明けましておめでとうございます!
Akemashite omedetoo gozaimasu!

Ed eccoci qui, tenacemente aggrappati alle ali di questo nuovo anno che, come quello precedente, forse volera' alla velocita' della luce.

Questo neonato anno ha gia' portato con se' un bouquet di sorrisi malinconici, di risate fragorose e di lacrime. Quest'ultime portatemi soprattutto da quell'inevitabile tristezza che mi assale sempre ed immancabilmente il giorno del mio compleanno (ho compiuto gli anni il due gennaio).

I giorni a cavallo tra il 2009 e questi primi dell'anno sono stati stracolmi di giornate di sole, di lunghe passeggiate, di deliziose cene e di tante chiacchierate e risate in compagnia di mio marito e del mio patrigno.

Questo e' il primo post dell'anno, e come tale voglio che sia un po' piu' speciale del solito. Ed e' per questo motivo che voglio mostrarvi alcune foto.

L'anno scorso, a gennaio, promisi a me stessa che in occasione del Capodanno successivo avrei preparato l'osechi-ryoori a mano.

Ebbene, ho mantenuto quella promessa.

Con l'aiuto del magnifico libro regalatomi da Kyoko, sono riuscita a realizzare il mio primo osechi-ryoori artigianale!!

La nostra cena di Capodanno, dunque, si e' trasformata in un azzeccatissimo ed armonioso abbraccio tra le tradizioni giapponesi e quelle italiane; infatti, ad accompagnare il mio elaborato osechi, c'erano anche dei deliziosi piatti di pesce preparati all'italiana dal mio patrigno che e' il mago indiscusso del pesce nella nostra famiglia.

Ma andiamo per ordine!

Ecco alcune immagini che ho scattato durante la preparazione del mio osechi, una preparazione abbastanza complessa e della durata di quasi due giorni di lavoro!


Ed ecco l'osechi-ryoori completato e pazientemente sistemato nel mio juubako:

Nel primo dan ho messo gli irrinunciabili 黒豆 kuromame (fagioli neri) abbelliti da un paio di vivaci ちょろぎ chorogi (dei deliziosi tuberi di origine cinese e molto amati qua in Giappone, a Capodanno); 田作り tazukuri (piccole sardine caramellate); gamberi cotti in salsa di soia, sake' e mirin; kamaboko; tamagoyaki (preparato dal mio patrigno a cui avevo insegnato la ricetta il giorno stesso).

Nel secondo dan, invece, renkon (radice di loto) fatta cuocere lentamente in aceto di riso, acqua, zucchero, sale ed infine insaporita con del toogarashi (peperoncino giapponese); del daikon (rapa cinese) cotta in umido con salsa di soia e dashi, abbellita da alcuni chorogi; piccoli tranci di spigola alla griglia, insaporiti da un sughetto molto aromatico a base di aceto di riso, porri alla piastra, salsa di soia, dashi, scorzette di mandarino e toogarashi interi; kuri-kinton (pure' di patate dolci e castagne).
Nel terzo ed ultimo dan, infine, c'era del tofu alla griglia fatto cuocere lentamente in un brodo a base di dashi, salsa di soia, alga konbu e zucchero; radice di bardana e carote lesse; kobu-maki (involtini di alga konbu); datemaki (una sorta di frittata tipo tamagoyaki, ma molto piu' dolce e soffice); funghi shiitake cotti in salsa di soia, dashi e zucchero, e spolverati con un po' di sesamo tostato.



Per le decorazioni ho usato alcune foglie di mikan (mandarini giapponesi), foglie di felce e anche qualche ciuffo di prezzemolo riccio (quest'ultimo e' stato un bel tocco creativo suggerito dal mio patrigno).

A far compagnia a questo variegato ed allegro osechi, ecco invece i piatti di pesce dai deliziosi sapori italiani, preparati dal mio patrigno che - come ho precisato poco piu' su - e' davvero l'esperto di pesce nella nostra famiglia.

Al centro dell'attenzione, uno squisito 真鯛 madai (pesce tipo cernia) al forno, insaporito da un trito di prezzemolo, aglio, buon olio d'oliva e fettine di limone; la cernia era accompagnata da profumatissimi gamberi!
Al pesciolone abbiamo dovuto per forza tagliare la coda perche' altrimenti non saremmo mai riusciti a farlo stare dentro il mio piccolissimo fornetto giapponese.

Ed infine, del meraviglioso granchio, anch'esso al forno ed insaporito da una bella miscela di erbette fresche e profumate:

Dopo la nostra cena luculliana, le ultime ore rimaste di quello stanco 2009 sono scivolate via tra un brano del karaoke ed un altro, e in breve tempo e' arrivato il momento di fare l'attesissimo conto alla rovescia, in compagnia di un varieta' televisivo che trasmetteva dalla Torre di Tokyo.

Una manciata di deboli secondi ci separava dall'anno nuovo, da quel brillante inizio che profuma sempre di entusiasmo e di frizzante voglia di vivere.

Quell'esile manciata di secondi si e' sciolta davanti ai nostri occhi con la stessa facilita' e la stessa rapidita' con cui si dissolve un ricciolo di burro in un tegame bollente.

Il 2010 e' giunto a noi con forza, e noi lo abbiamo accolto con una bottiglia di champagne che avevamo messo da parte proprio per quest'occasione.

Il nostro incontro con questo anno nuovo di zecca e' stato seguito dal nostro ormai consueto giro al tempio buddista di zona dove, ogni fine dell'anno, si fa il tradizionale rito della campana sacra e meditazione nell'hondoo. Vi parlai in modo dettagliato di questi rituali a me cari, proprio qua.

Ed ecco il nostro tempio di zona, addobbato per l'occasione. Su nel cielo brillava forte ed orgogliosa una luna piena che si rifletteva con antico fascino nei bicchierini di sake' freddo.

I fragranti e scoppiettanti fuochi sacri, proprio davanti l'ingresso principale del tempio:
Infinite sono le sensazioni ed emozioni che prepotentemente si affollano sempre nel mio cuore e nella mia mente la notte di Capodanno, nel cortile di questo incantevole tempio.
Pensieri impregnati di ottimismo, di gratitudine, di felicita' pura e senza ombre. Speranze per un anno sereno affinche' questo si dimostri generoso nel regalare, alle persone a me piu' care, cio' che ardentemente desiderano.

Quei solenni rintocchi della campana sacra hanno sempre la capacita' di purificare l'animo di chi li ascolta! Sono rintocchi che mi aiutano a ricordare con gratitudine ed affetto chi mi ha fatto del bene nell'anno passato, e che mi aiutano anche a dissolvere residui di rancore e rabbia per chi invece ha preferito ferirmi. Aiutano a ricordare il bene e a voltar le spalle con indifferenza al male gratuitamente ricevuto.

Il ricordo di quell'affabile e sorridente monaco che ci ha benedetti e che ci ha augurato lunga vita mi ha accompagnata con serenita' fino a casa, facendomi percorrere quei pochi metri di strada che separano casa nostra dal tempio con nel cuore un senso indescrivibile di pace e benessere.

E come ogni Capodanno, anche questa volta ho voluto acquistare alcuni お守り omamori al tempio, ossia piccoli amuleti benedetti, venduti generalmente nei templi buddisti e nei santuari shintoisti.
Ecco i miei omamori:


A casa ci aspettava il fragrante Pandoro della Bauli, il cui divino sapore non mi deliziava da anni!
E quel morbido Pandoro, cosi' deliziosamente ed orgogliosamente italiano, ha preso per mano la vecchia ed antica tradizione giapponese dell'otoso お屠蘇, ossia il sake' speziato che si gusta durante questo periodo di Festa.

L'otoso si prepara facendo un'infusione a freddo con una miscela particolare di spezie e sake', oppure mirin di primissima qualita'.
Con l'avvicinarsi dell'oshoogatsu お正月 (capodanno giapponese), nei negozi e nei grandi magazzini si cominciano a trovare in esposizione fragranti ed eleganti bustine come queste che avevo acquistato io:
Sono bustine contenenti una miscela di spezie molto particolare e la cui origine, si dice, affondi le proprie radici nelle vecchie corti imperiali cinesi. Una profumatissima miscela di spezie medicinali che qui in Giappone vengono usate proprio per aromatizzare il sake' di Capodanno! Tra queste spezie vi sono la cannella, i chiodi di garofano, il rabarbaro, il sanshoo (pepe giapponese).
Questa miscela, conosciuta generalmente col nome di お屠蘇散 otososan, viene anche impiegata come rimedio curativo nella medicina tradizionale cinese, e infatti la si trova in vendita tutto l'anno nelle erboristerie e farmacie perche' a molti piace ricavare da queste spezie una specie di te' dalle proprieta' purificanti e terapeutiche.

Per preparare l'otoso di Capodanno, invece, e' sufficiente tuffare una bustina di otososan in circa 180ml di sake' di prima qualita', oppure di mirin, e lasciare il tutto in infusione per almeno sei o sette ore. Alcuni consigliano addirittura di mischiare il sake' ed il mirin e poi di aromatizzare il composto con queste spezie medicinali.

Generalmente l'otoso si serve in apposite teiere laccate, utilizzate proprio solo in questa occasione. In mancanza dell'apposita teiera, si puo' utilizzare una normalissima teiera giapponese da te' verde, proprio come ho fatto io.

Queste sono state Feste speciali e che ricordero' per sempre. Sono state Feste ricche di gioia, sorrisi e regali! Ho ricevuto molti regali sia di Natale che di compleanno, e piu' in la' postero' le foto di tutto quanto. Per il momento, pero', vorrei mostrarvi il regalo di Natale di mio marito: una 万年筆 mannen-hitsu, ossia una penna stilografica. Questa in particolare e' giapponese, e' laccata ed e' abbellita da decori tradizionali tra cui persino la sagoma aggraziata di una principessa dell'era Heian, avvolta in un sontuoso kimono.

Per me che adoro alla follia il piacere di poter scrivere con una penna stilografica, con questo regalo ho davvero toccato il cielo.


Concludo questo primo articoletto dell'anno rinnovandovi i miei auguri affinche' quest'anno della Tigre si riveli stracolmo di sorrisi, salute e serenita'.
E vi lascio con una foto dello 注連飾り shimekazari che in questo momento abbellisce la porta di casa nostra: su di esso il propiziatorio 迎春 geishun vi fa gli auguri di buon anno nuovo!

18 commenti:

Unknown ha detto...

il nuovo anno è ormai arrivato, il 2009 è passato troppo in fretta, avrei voluto fare mille cose ma il tempo è stato tiranno. Il 2010 correrà ancora più in fretta, nessuno gli ha detto o forse hanno cercato di dirgli che la maratona non esiste per gli anni, ma lui non vuole ascoltare e quindi passerà con le sue stagioni come il suo vecchio antecessore. Spero però che sia più rigoglioso di gioia per ogni essere umano su questa terra.
Un saluto
Aria

Musadinessuno ha detto...

Auguroni Mari! E' sempre incantevole leggere come si svolge la tua vita in Giappone... ed è stato bellissimo immaginarsi questa cena in cui si incontrano tradizioni giapponesi e italiane!
Un bacione e di nuovo tantissimi auguri!

Lucilla ha detto...

Leggere i tuoi post è come tuffarsi in un romanzo, mi ricorda tanto "Memorie di una Geisha" o altri piccoli e intensi romanzi ambientati in Giappone che ho letto nel corso del tempo. Mi piace molto il modo in cui scrivi, i dettagli, le spiegazioni... grazie, perchè mi sto sempre più affascinando a questa cultura.
Buon anno nuovo!

Martina ha detto...

Tantissimi auguri di buon anno!!
E' da un po' che leggo il tuo blog e mi sono finalmente decisa a postare un commento. Adoro il tuo modo di descrivere la realtà che ti circonda. Grazie a te, molte persone che, come me, non hanno la possibilità di visitare il Giappone riescono comunque a conoscere questo meraviglioso paese.
Ancora tanti auguri a te ed alla tua famiglia. Che il 2010 vi possa portare pace e serenità!

Elisabetta ha detto...

Buon anno tigrotto!

E grazie per la carellata gastronomica: stavolta ti sei superata!!!

luby ha detto...

tantissimi auguri di buon anno!!!!!
^_^

Elisabetta ha detto...

... ehm... caRrellata, ovviamente...

Tzugumi ha detto...

Che delizia il racconto del tuo compleanno, le tue parole mi prendono sempre per mano e mi accompagnano in questa terra incantevole che amo tanto anch'io. Soprattutto mi piace questo forte legame fra le due culture, mi fa ben sperare in rapporti sempre più frequenti e duraturi :)
Ti auguro un anno sereno e pieno di cose belle!

luby ha detto...

buon anno anche a te, anche io lo inizio con forti sensazioni, proprio come te!
bel post, veramente

acquaviva ha detto...

Compiere gli anni proprio all'inizio dell'anno nuovo credo mi possa permettere di augurarti che tutti i giorni dell'anno che ti aspetta siano in sereno, lento, costante divenire...
Posso chiederti un favore? Ho ricevuto un antico servizio da o-toso ma qui in Italia trovo solo sakè normale. Potresti per cortesia riportare l'elenco completo degli ingredienti per aromatizzare il sakè del primo dell'anno? Mi piacerebbe fare degli esperimenti nei prossimi mesi per essere pronta per la prossima occasione. Grazie mille...

clelia ha detto...

Auguri auguri auguri anche da me!!! Che bello sapere che anche tu compi gli anni i primi giorni di gennaio!!! Mi sentivo persa....
Complimeni èer il post!! Inutile aggiungere altro: ripeterei cose che anche altre hanno scritto.
Sottolineo la parte relativa alla visita al Tempio, alla benedizione impartita/ricevuta ed alla pace e serenità che vi ha accompagnato a casa. Una sensazione unica e rara . Grazie per avercela raccontata .
Auguri ancora
Clelia
Padova

Krishel Mir ha detto...

Mi è venuta una fame incredibile a vedere tutti quei piatti. Slurp! Ma sono ancora di più rimasta incantata quando hai descritto cosa porta dentro il cuore il suono dei rintocchi della campana sacra. Deve essere davvero uno spettacolo. Come uno spettacolo è quella penna stilografica. Anche io le adoro...
Buon anno cara.

c. ha detto...

Wow, è sempre bello leggerti, ma questa volta confesso che mi hai davvero stupito! Che fatica, ma soprattutto che orgoglio nel preparare tutto quel ben di Dio per l'osechi-ryoori!!! Complimentoni!
Buon Anno (e Buon Compleanno ;) )
Cri (Venezia)

Ciupina Picture ha detto...

tantissimi auguri anche da parte mia carissima!

Bunzigirl ha detto...

Tanti auguri di buon compleanno!Penso che il giorno che tornerai dal Giappone dovrai x forza di cose aprire un ristorantino fusion italo-giappo.Mi mettto in fila già da ora!^__^

Francesca ha detto...

Ciao, anche io ti seguo da un pò ed è la prima volta che commento.
Grazie per il tuo blog che trovo molto interessante: amo molto la vita e la cultura giapponese e questi tuoi racconti sono una preziosa fonte di conoscenza.

Buon 2010!
Francesca

Annina♥Japan ha detto...

Anche questo post è stato fantastico, mi è piaciuta tantissimo soprattutto la penna, ma anche il resto era bellissimo!

Tantissimi auguri di buon anno :)
Anna

Tizy ha detto...

Anche qui avevamo una cosa simile fuori dalla porta, ma rubano qualsiasi cosa e bisognava star attenti, finché una folata di vento l'ha sfracellato al suolo ma per fortuna null di rotto c'è trop vento nella mia terra