Una di quelle febbri cariche di sogni colorati e quasi in rilievo che ti mettono anche un po` in soggezione per la loro bislacca apparizione.
Due giorni fa stavo leggendo un biglietto dove compariva il cognome di una persona: 古谷 Furutani.
Vecchio cognome giapponese dalle origini nobili.
Non so perche`, ma il nome mi e` rimasto incollato alla mente e ogni tanto il mio cervello se lo girava e rigirava fra le mani.
Un po` come quando sentite una parola su cui vi fissate, ripetendovela piu` volte.
Furutani 古谷 letteralmente significa "vecchia valle".
Con la vecchia valle appiccicata ai pensieri, sono andata a fare due passi. Dovevo incontrare una persona, ma essendo io arrivata un po` in anticipo ho deciso di mettermi a guardare la vetrina di una piccola e preziosa libreria che conosco da tempo ma dove - per timidezza - non ero mai entrata.
Questa libreria ha il pregio di concentrarsi su autori e case editrici poco noti, seguendo come criterio di scelta il proprio istinto e gusto e non le classifiche ufficiali dei best-seller. Insomma, niente Fabio Volo, Giorgio Faletti, e tutte le millemila trilogie fantasy che tappezzano pure le corsie dei libri nei centri commerciali.
E` uno di quei posti che alcuni considererebbero da fricchettoni, ma a me piace. Chissa`, forse sono un po` fricchettona pure io. Se esserlo significa essere un po` diversi, allora ben venga.
Stavo osservando, dunque, con attenzione la carrellata dei curiosissimi titoli esposti in vetrina, quando il mio sguardo si posa su questo:
Un libro che ha trovato me |
Sembrava una sorta di scherzo. Ma come? Per puro caso leggo quel cognome su un pezzo di carta; per due giorni mi rimane in testa con quella tenacia delle parole che poi - a forza di essere ripetute - perdono di significato; e poi lo ritrovo in maniera cosi` schietta e quasi insolente, su una copertina di un libro che pare fissarmi con aria burlona?
Ho trovato il tutto leggermente misterioso e anche buffo.
La timidezza che mi aveva sempre tenuta lontana dall`ingresso di quella libreria in realta` non aveva fondamenta perche` nel momento in cui, con coraggio, sono entrata mi sono trovata avvolta dal profumo della carta, del sapere e delle menti attive.
Una ragazza sorridente e dall`affabilita` di chi ti conosce da una vita, mi saluta e mi accoglie con simpatia.
Mi guardo un po` intorno, ma il mio pensiero fisso e` su quel libro. E` appiccicato alla vecchia valle.
Mi giro e ne vedo dietro di me due copie appoggiate su una sedia di paglia colorata.
Ne prendo una, la sfoglio delicatamente e mi chiedo se sia il caso di prenderlo. D`altra parte i libri non mi mancano, inclusi quelli ancora da leggere. Insomma, il solito dilemma del lettore accanito che pero` ogni volta si trova a fare i conti col senso di colpa simile a quello di chi - dovendo perdere dei chili - si lascia sedurre da un dolce.
Certo, un libro non apporta calorie e non si traduce in ciccia da nessuna parte, pero` mi sento stranamente colpevole.
Ma il senso di colpa libresco viene prontamente controbilanciato dalla stranezza di quel nome e dal modo in cui sembrava avermi seguita da casa fino in libreria!
Decido di prenderlo. Arrivando alla cassa, con la mia solita goffaggine, rivelo come una duratura ed inspiegabile timidezza mi avesse sempre impedito di entrare li` e come quel libro avesse fatto da rompighiaccio.
Tralascio la coincidenza sulla valle perche`, scarsa oratrice qual sono, avrei finito per intrappolarmi in un discorso senza senso.
La ragazza, che si presenta come Sara, sorride divertita e mi dice di essere contenta che - grazie a Dale Furutani - io abbia deciso di entrare li`. E per l`occasione, mi porge una caramella all`arancia avvolta in una brillante carta arancione, in segno di .... commemorazione dell`avvenuta rottura del ghiaccio.
Pago, prendo il mio libro e me ne vado.
Camminando, mi ritornano in mente le parole di elogio di Sara sull`opera di Furutani.
Torno a casa e inizio a fare qualche ricerca su questo autore che non conoscevo e scopro che e` un 三世 sansei, un giapponese di terza generazione nato in un Paese straniero, gli Stati Uniti.
La sua famiglia, legata anticamente al clan nobile dei Matsudaira 松平氏, e` originaria di 大島 Ooshima, a sud di Hiroshima.
In Giappone, ci sono tanti posti che si chiamano Ooshima (grande isola), tra cui la famosa Izu Ooshima, questa pero` nella Prefettura di Tokyo, rinomata in tutto il mondo per i suoi fiori di camelia e per l`olio pregiato che da questi si estrae.
Non voglio a tutti i costi trovare legami ad ogni cosa, ma la settimana scorsa ho ricevuto in regalo da Silvana - una cara amica e affezionata lettrice di questo blog - proprio l`olio di camelia di cui vi parlai tanto tempo fa proprio qui:
L`amato 椿油 tsubaki-abura, olio di camelia, dalle origini antiche e dalle virtu` curative per i capelli (pensate alle meravigliose chiome ebano delle donne giapponesi!) e anche per la pelle.
Assieme all`olio di camelia di Ooshima, Silvana mi ha regalato due deliziosi prodotti de l`Occitane:
Profumino alla peonia e saponetta al karite` |
E questo coniglietto portamonete, in stoffa ちりめん chirimen:
Queste sono le strane magie.
Attraverso questo blog e le cose che scrivo, ho avuto il privilegio di venire a contatto con persone sensibili e dal cuore colmo di generosita`.
Un`altra magia e` avvenuta ieri, quando ho ricevuto da Chiara, una mia storica lettrice, questo splendido regalo:
Due deliziosissimi dispenser di sapone liquido dedicati a ポムポムプリン Pomu-pomu Purin, un carino gattino portachiavi di panno, e un dolce biglietto che sa di affetto dove Chiara condivide con me la sua passione per i Ringo alla vaniglia...biscotti che ho sempre amato.
Queste sono le magie che mi ha regalato questo blog.
Lo so, il web e` immenso e colmo di posti speciali, ma qui aleggia l`incanto dei vostri cuori.
Vi ricordo le pagine della mia vetrina di だだっ子屋 Dadakko-ya, il bazar di Biancorosso Giappone:
Ebay
Blomming
5 commenti:
Mi hai messo su una tale curiosità su questoautore he anzichè comprarmi il dolcetto andrò a comprarmi il libro!!!
Ben venga....certo che sì!!!
Già la parola avventure mi attira di brutto....pensa un po' la parola "strane"!!!!!
Ma poi voglio dire, se anche si traducesse in ciccia...non sarebbe valso il rischio????
Io son sicura di sì;))))
Baci liguri a capriola!!!
non conoscevo!
Che belle coincidenze che hai vissuto! Comunque sai, la sensazione di colpa quando entro in libreria e voglio comprare un libro sapendo di averne già a casa da leggere la conosco benissimo, anzi, non sapevo che fosse cosa comune! Almeno mi sento in ottima compagnia!
Grazie per i suoi post e per la segnalazione del libro.... mi è piaciuto molto ! A mia volta Le segnalo " Totto-chan la bambina alla finestra " di Tetsuko Kuroyanagi, edito da Excelsior 1881. L'ho trovato straordinariamente toccante,e molto istruttivo. Pur se in ritardo,Le invio un simbolico Kumade con il miglior augurio affinchè trovi e conservi a lungo la sua armonia (wa).
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