venerdì, ottobre 17, 2008

Yaki-onigiri al sudachi, regali e varie

Ieri mattina mi e' arrivata una sorpresa di quelle completamente inaspettate e che ti lasciano senza parole dall'emozione.

E' arrivato il postino con un carinissimo pacchetto fra le mani. Non sapendo bene di chi potesse essere, ho quasi pensato si trattasse di un errore; ogni tanto, anche se molto raramente, ci arriva la posta del nostro vicino di casa e viceversa, e quindi ho immaginato si stesse verificando una situazione simile.

Ma sul pacchetto c'era il mio nome! E su in alto a sinistra c'era il nome della mia amica Bianca!

Allora si', il pacco era per me! Ho iniziato a fremere dall'emozione e dalla curiosita', ma il postino era tutto impegnato a sistemare una risma di moduli, di fogli da firmare, di ricevute e controricevute, che mi e' sembrato di essere li' sull'uscio della porta per un secolo.

Finalmente la sessione incartamenti si e' conclusa, e ho potuto correre in casa ad assaporare il piacere di un pacchetto il cui contenuto mi era misterioso. Ma la curiosita' ha preso il sopravvento e dal cassetto della cucina sono magicamente apparse le forbici con cui ho prontamente aperto l'estremita' della busta.

Ho spalancato gli occhietti - che nel frattempo si sono illuminati - nel vedere quella stupenda scatolina di latta di Flowery Earl Grey Tea di Harrods, accompagnata da quella bellissima cartolina in bianco e nero di un'elegante Englishwoman mentre si concede un te' pomeridiano.

Che meraviglia!!

Il fatto, poi, che questo regalo sia stato cosi' inaspettato rende tutto ancora piu' emozionante.

Bianca-san, grazie grazie di cuore..veramente! 本当にありがとうございました!!!hontoo-ni arigatoo gozaimashita!

L'altro ieri ho finalmente dato quell'esamone di giapponese che cosi' tanto mi preoccupava, e sebbene non sapro' il risultato fino a stasera o domani, sono tranquilla. Non ho incontrato difficolta' durante la prova, il che mi fa sperare in un esito piu' che positivo.

Ora avro' una decina di giorni per riposarmi e poi sara' di nuovo ora di riprendere a tutta birra...o forse farei meglio dire ...a tutto sake'!

Ovviamente, riprendero' gli ordini del bazar che sono in sospeso e li portero' a termine.

Ma intanto riempio le pagine di questo blog con qualche altra mia chiacchiera che, spero, gradiate.

Alcuni giorni fa, sfogliando un ricettario giapponese, ho trovato una ricettina tanto semplice quanto invitante per preparare degli 焼きおにぎり yaki-onigiri aromatizzati al すだち sudachi.
Ho sperimentato la ricetta oggi a pranzo, e il mio risultato lo vedete qui a sinistra.

Come gia' sapete, gli yaki-onigiri sono onigiri che vengono leggermente abbrustoliti su di una griglia oppure in una padella.
Il sudachi e' un altro agrume indigeno del Giappone, proprio come lo yuzu. Avete mai visto i sudachi? Ecco alcuni di quelli che ho comprato e che provengono dalla Prefettura di Tokushima, zona famosa proprio per l'eccellente produzione di questo particolare agrume.

Come vedete, sembrano dei piccoli lime; i sudachi, pero', paragonati ai lime sono decisamente piu' minuti e rotondetti.

Hanno un sapore molto simile al lime, anche se i sudachi mi sembrano un po' piu' aciduli e con una punta aromatica maggiormente pronunciata.

Per questa facilissima ricetta, se non trovate i sudachi - cosa molto probabile, ahime' - sostituiteli tranquillamente con del lime, e se non doveste trovare quest'ultimo (ma a proposito: dove abitate voi, i lime si trovano facilmente al supermercato o al mercato?), usate un comunissimo limone. Pero', se potete, usate il lime anziche' il limone; a quest'ultimo ricorretevi se proprio non ci sono alternative.
すだちが香る焼きおにぎり
Sudachi ga kaoru yaki onigiri.
Onigiri alla piastra al profumo di sudachi

Ingredienti (per due o tre onigiri):

1 scodella di riso cotto al vapore
1 sudachi (sostituti: un cucchiaio di succo di lime o di limone)
1 cucchiaio di salsa di soia
un goccio di olio vegetale

Spremere il sudachi e mettere il succo in uno scodellino. I sudachi sono cosi' piccoli che spremendone uno si ottiene, all'incirca, un cucchiaio da minestra di succo.
Ma non e' carinissima la mia piccola anforetta per la salsa di soia??

Al succo di sudachi, aggiungete un cucchiaio di salsa di soia e mescolate bene.

Nel frattempo, preparate gli onigiri usando le mani oppure le formine. Mettete a scaldare una padella anti-aderente sul fuoco (fiamma medio-bassa) ed aggiungete un goccio d'olio vegetale. A questo punto, trasferite - con molta delicatezza - gli onigiri nella padella.
Lasciateli cuocere per almeno un minuto senza muoverli, dopodiche' girateli delicatamente dall'altra parte e lasciate cuocere per un altro minuto circa.
Continuate cosi' fino a che su ambo i lati non si sara' formata una specie di crosticina formata dai chicchi di riso che si saranno leggermente induriti.

Con una pennellessa da cucina, date una spennellata di salsina sudachi-salsa di soia sugli onigiri, e continuate a cuocere per uno o due minuti per parte, o fino a quando i vostri onigiri non saranno diventati leggermente marroncini.
Cercate di utilizzare tutta la salsina cosi' i vostri onigiri risulteranno piu' gustosi!

Due piccole varianti: se preferite piu' sapore, al riso aggiungete un pizzico di sale e qualche strisciolina tagliata fine della parte verde di un porro.

Et voila'! I vostri yaki-onigiri al profumo di sudachi sono pronti! L'ideale per un pranzo leggero, magari accompagnati da una scodella di zuppa di miso!

Deliziosi e delicati! Ve li consiglio proprio! Provateli se vi va!

Ieri e' stato il compleanno di mio marito, e per l'occasione ho preparato una crostata alle ciliegie e cioccolato! Ho voluto preparare un dolce proprio speciale e diverso dal solito, ed e' anche per questo che mi sono sbizzarrita e ho aggiunto persino del Curaçao all'arancia nella pasta frolla!

Qui in Giappone, nel reparto farine & lieviti ecc. dei supermercati si trovano aromi per dolci, e come ogni cosa giapponese, anche dei semplici aromi per dolci devono essere carini ed irresistibili.
Ma la cosa che mi ha stupita e' che questi aromi non sono semplicemente degli estratti analcolici da usare in torte, budini ecc. ma veri alcolici venduti come insaporitori di dolci.
Questo e' quello che ho preso io e che contiene vero Curaçao all'arancia!
La foto della crostata sono nell'altra macchina fotografica, ma le carichero' il prima possibile.

Recentemente, mio marito ed io siamo finiti, per puro caso, in un negozio di antiquariato e cose vecchie dove non eravamo mai stati prima.

Dopo aver frugato tra le tante ed affascinanti chincaglierie polverose, sono uscita dal negozio con questi tre miei piccoli tesori:
Quella magnifica rivista risale a circa sessant'anni fa (siamo ancora in pieno Periodo Shōwa). La rivista si occupa di creazioni fatte con la lana, offrendo una serie di interessanti spunti sia per maglie che pantaloni, guanti e berretti.
E' affascinante sfogliare le sue pagine ingiallite e osservare questi vecchi disegni di modelle che rappresentavano i canoni di bellezza di allora. Quante cose sono cambiate!
Qualche vecchia pubblicita' di un profumo, di una tinta per stoffe, di cosmetici e di un'assicurazione:
Sul retro della rivista, una nostalgica pubblicita' di un rossetto dall'azzeccato nome di キスミー Kisumii, ossia Kiss me! Colgo l'occasione per insegnarvi la parola giapponese per dire "rossetto" perche' e' davvero poetica e delicata:
口紅 kuchibeni.
kuchi vuol dire "bocca", e beni significa "rosso".
Guardate il prezzo originale della rivista!! Notare anche tutti i vecchi kanji - ora in disuso - che compaiono qua e la'!
Dunque, vediamo...48 yen corrispondono a circa 35 centesimi di euro.

Nella scatolina beige, invece, c'e' un vecchissimo 茶せん chasen, ossia un frullino di bambu' per preparare il matcha durante la cerimonia del te'.
Ho voluto prendere questo vecchio chasen non per usarlo, ma perche' mi affascinava l'idea che potesse essere stato testimone, nonche' protagonista principale, di chissa' quante eleganti cerimonie, magari in presenza di raffinate donne in kimono ed aggraziatamente inginocchiate in 正座 seiza.

La scatola con i cassettini, invece, e' di produzione ben piu' recente rispetto alla rivista e al chasen, ma e' cosi' carina che non ho resistito! Adesso la uso come contenitore per piccoli oggetti di cancelleria, tipo graffette, piccoli blocchetti di post-it, ecc.

Concludo l'articoletto di oggi parlandovi della mia cara amica Fusae-san che oggi e' venuta per la sua lezione d'italiano.

Sapendo che Fusae-san e' appassionata di lavoro ai ferri ed uncinetto, le ho mostrato la vecchia rivista che avete visto prima e i suoi occhi si sono illuminati e un po' commossi!" 懐かしい懐かしい! Natsukashii, natsukashii!" ha ripetuto piu' volte, sorridendo con un misto di gioia e malinconia.
Natsukashii e' un bellissimo aggettivo che si usa per tutto cio' che ci provoca nostalgia, tipo ad esempio un qualche oggetto di quando eravamo bambini, o magari un cibo il cui gusto ci riporta tanto indietro nel tempo.

Fusae-san mi ha sorpresa oggi con tre regali cosi' speciali e meravigliosi che, a stento, ho trattenuto lacrime di commozione.
Sapendo del mio grande amore e profonda ammirazione per i kanji, mi ha fatto questo dono:
Questo libro s'intitola 書道三体字典 Shodoo-santai-jiten. Lo scopo di questo libro e' quello d'illustrare l'evoluzione dei kanji, ma soprattutto d'illustrare vari stili di scrittura di uno stesso kanji, stili che delle volte rendono quasi irriconoscibile un carattere. Lo stesso studio viene fatto anche sugli hiragana e i katakana.
Qualche pagina d'esempio di questa meravigliosa meraviglia cartacea:

E come ho gia' detto tante volte, l'amore che i giapponesi dimostrano nei confronti delle stagioni non puo' lasciarci impassibili.
Per celebrare l'autunno e la sua dolce malinconia, Fusae-san ha dipinto questi due quadretti appositamente per me, adornandoli persino di due poesie ideate e scritte da lei in sublime calligrafia:

Un grazie dal piu' profondo del mio cuore a Fusae-san da quest'italiana che qui in Giappone si sente sempre piu' a casa.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciaooo Marianna!!!!!
usando le parole di Fusae-san che suonano proprio a pennello!
>.< Natsukashiii natsukashiiiiii ooo gli yaki onigiri!!!!!che buoni che erano quando li abbaimo fatti a casa tua!!!!e mi sono divertita tantissimo quella sera!
Mi piaciono molto i disegni di Fusae!sono molto delicati e mi trasmettono tranquillità!falle i complimenti da parte mia!è bravissima!ed è stupendo anche il libro sull'evoluzione dei kanji *_* te lo invidio >,<
uuu voglio tornare in Giappone al più prestooo mi devo mettere sotto a disegnare molto di più!

Euryanthe ha detto...

Che meraviglia questi acquerelli di Fusae, sono splendidi! Sai, Marianna, oggi pomeriggio i miei suoceri dovrebbero portarmi un regalo di questo tipo... non vedo l'ora.
E' un po' di tempo che non lascio commenti, ma ti seguo sempre con molta partecipazione: sono felice che l'esame sia andato per il meglio. Incrocio le dita con te per un soddisfacente risultato.

Un abbraccio.

PS: Bella, la grafica rinnovata del blog, rispecchia a un solo sguardo i contenuti e anche la tua personalità!

Kuri_no_jamu ha detto...

ciao Marianna,
sicuramente proverò presto gli yaki-onigiri....hanno un aspetto così delizioso, ma tanto lo so che i miei saranno dei carboncini! :)
Qui a Roma, i lime si trovano tranquillamente al supermercato, tra la frutta esotica per lo più.
Bellissimi i quadretti fatti dalla tua amica, ispirano la calma!
Un abbracio grande
Fabiana

Anonimo ha detto...

Maaa ciao Maryyy che bello risentirti...meno male finalmente un altro dente è tolto con quel malloppone di Giapponese!! Ma guarda al 100% è andato bene..
Beh quegli onigiri che hai preparato per me sono ottimi ma come si smorza l'acidulo di quel frutto? sembrano limoni verd....xò di solito quando il lime si cuoce diciamo che perde un pò di acidità.
Io sono influenzata e quindi stavo male pure a lavoro ma purtroppo non è + facile ccome prima prendere i giorni di malattia, a causa di un tizio che ha punito tutte le pubbliche amministrazioni per assenteismo. Io vado sempre e son sempre al mio posto e non capisco xkè ci deve passare chi è ligio al dovere per due deficenti...
Ah i libri di giapponese stan per arrivare così lo studio seriamente almeno in livello intermedio. Poi vedrò se trovo di meglio. Ma ho visto che più o meno son le cose che ho già imparato. Ora so chiedere l'ora (nanji desu ka) eheheheheh....
Beh x i pacchi fammi sapere altrimenti ti rimando la mail ok?
Davvero bellissima sorpresa quella di Bianca a me quando arrivan pakki o lettere inaspettate mi batte forte il cuore e mi dà una gioia infinita!!!
Meglio che torno a letto...kisu mata ne arigatoo gozaimasu

Anonimo ha detto...

Ciao!
Prima volta che commento e mi riesce di leggere un pochino di + il tuo blog!Interessantissimo davvero!
Sicuro proverò la ricetta semplice e gustosa degli onigiri!^_-

Complimenti a Fusae-san per i quadretti!belli!

Il libro sui Kanji pensi possa essere un minimo comprensibile anche da me che sto imparando nuovamente il giapponese e sono agli inizi?Mi piacerebbe averlo, i kanji mi affascinano molto!

Spero che il tuo esame sia andato bene!

gya mata ne!

simosusa ha detto...

konnichiwa,
siamo Simonetta(37 anni) e susanna(49 anni)e siamo entusiaste del Giappone! Da cinque anni trascorriamo le nostre vacanze lì inoltre studiamo (cerchiamo di studiare) la lingua giapponese presso una associazione culturale in Firenze.
Il tuo blog è molto carino e, ci sembra, ci lavori molto: ora che lo abbiamo scoperto lo leggeremo con regolarità.
Mata ne
Simosusa
(Simosusa è il nostro nickname datoci da una coppia di nostri amici!)
Ciao