E' da giorni che volevo mettermi qui a scrivere e raccontare un po' di questo bel Giappone in cui mi trovo.
Purtroppo tra la scuola e le lezioni d'italiano, non riesco mai a trovare ritagli di tempo tali da permettermi di scrivere quanto vorrei.
Domani ho un'altra prova di verifica di giapponese. Ho gia' studiato e ripassato fino alla nausea, quindi adesso preferisco dedicare una mezzorata (per dirla alla Camilleri) e aggiornare il mio blogghino.
Avrei anche molte foto da aggiungere qui su Biancorosso, ma purtroppo stiamo avendo diversi problemi col computer che, per non si sa bene quale arcana motivazione, non ci lascia caricare le nuove immagini.
Sono giorni che ho tante idee che mi si accavallano in testa. Sono idee che vorrei sviluppare qui su Biancorosso, riguardanti posti e cose che ho visto qui. Ma sia mio marito che io siamo talmente immersi nella cultura nipponica, che le cose che potrei raccontare qui sono talmente tante, che e' difficilissimo scegliere da che parte iniziare.
Ma intanto inizio dicendovi che, come credo di aver gia' menzionato in un qualche mio articoletto precedente, a pochi metri da casa nostra c'e' un grosso e magnifico tempio shintoista. Ne vediamo lo splendido ed enorme tetto spiovente di un bel verde antico, adornato in punta da un grosso pomello d'oro che brilla sotto i raggi del sole.
I templi buddisti e shintoisti, all'iniziar dell'alba, suonano cinque rintocchi (intervallati da una pausa di venti secondi esatti) con una campana dal suono particolare: non limpido e squillante come quello che proviene dai campanili cristiani, ma un suono piu' breve, un po' cupo, grave ed enigmatico.
Sono rintocchi decisi, ma che incoraggiano alla meditazione.
Al mattino quando e' ancora buio fuori, poco prima dell'iniziar dell'alba appunto, sento sempre questi rintocchi antichi provenire dal tempio.
All'inizio mi sembravano inquietanti, ma poi ci ho fatto l'abitudine e adesso fanno parte della mia giornata.
In questo periodo, verso sera, la temperatura arriva tranquillamente sui 7 gradi centigradi! Un freddo pazzesco.
Urge, infatti, l'acquisto di un'altra coperta. Quella che abbiamo ora e' spessa e calda, ma evidentemente non e' sufficiente.
Di notte il freddo glaciale serpeggia tra le viuzze e le case, e trova rifugio nelle abitazioni.