Stasera c'e' stato l'esame finale di giapponese 1. Ho avuto una paura folle per giorni, piu' che tutto perche' trattandosi appunto dell'esame finale, volevo assolutamente passarlo a pienissimi voti.
Questo fine settimana pero', nonostante la preoccupazione, non ho voluto starmene rinchiusa in casa sui libri. Infatti siamo stati, assieme alla nostra amica Natsuki, a Ginza, il quartiere piu' alla moda di Tokyo!
Di quella splendida giornata li' ho come ricordo tante foto, che aggiungero' non appena si sara' il risolto il mistero macchinafotograficachefaicapriccisenzasosta.
Ieri ho iniziato il ripasso, perche' di ripasso si e' trattato e non di studio, verso mezzogiorno. Ho chiuso i libri, messo via gli appunti e sbaraccato il tavolo che era mezzanotte passata!
E stamattina, dopo un sonno stranamente profondo ma senza sogni, mi sono alzata e dopo essermi fatta il mio solito caffettino, sono ritornata alla carica coi ripassi.
Ho ripassato fino a quaranta minuti prima di uscire di casa per andare all'universita'. Ah..ho fatto ancora un ultimissimo ripassino in classe e poi..via!
L'esame e' stato LUNGO e pesante.
Pero', dopo circa venti-venticinque minuti, ho cominciato a sentire i primi che gia' consegnavano e se ne andavano, in preda ad una foga irrefrenabile di uscire da li' e chiudere definitivamente con la gloriosa lingua nipponica.
Ma nella mia testa sentivo le sagge parole dei miei professori alle superiori, a Torino, che ci dicevano sempre di non avere MAI fretta a consegnare. Se si hanno tre ore a disposizione, perche' non usarle tutte? In fondo quello e' tempo dedicato a noi. E' tempo per noi. Perche' non utilizzarlo, allora?
Fossero anche dieci ore, quello e' tutto tempo che va utilizzato nella sua interezza.
Infatti sono stata la penultima a consegnare...a dire il vero non mi ci e' voluto molto a completare la prova scritta, ma mi ci e' voluto un po' per rivedermi il tutto con calma e soprattutto con occhio attento e preciso.
Quando mi sono finalmente alzata per consegnare, eravamo rimasti in quattro in classe, piu' il professore.
A quel punto, dopo le richieste di alcuni, il professore ha iniziato a correggere le prove degli ultimi che erano rimasti in aula. In teoria avremmo dovuto aspettare fino a stanotte per sapere i risultati dell'esame: le votazioni finali vengono postate sul sito ufficiale della mia universita', ovvero l'Universita' del Maryland, in una sezione speciale, accessibile solo dagli studenti della stessa.
Mentre aspettavo (e agonizzavo), mi sono seduta accanto a Jennifer-san, una mia compagna di corso. Lei gia' prima della prova era abbastanza pessimista su quello che sarebbe stato il suo risultato. Si sentiva poco preparata.
Pochi metri davanti a noi il professore correggeva e lo sentivamo tracciare orridi segnacci rossi di qua' e di la'. Speravo non li stesse facendo sul mio di compito.
Ma era il compito di Jennifer-san. Mi e' dispiaciuto. Purtroppo e' stata bocciata e dovra' rifare giapponese 1, anche se dubito lo fara', visto che fra pochissimo ritornera' negli Stati Uniti e non penso riprendera' lo studio di questa lingua, anche perche' mi diceva che ha intenzione di rimettere la firma e ri-arruolarsi.
E' stato poi il mio turno. Kanai-san ha iniziato a correggere la mia prova. Non volevo guardare per paura di vedere la penna rossa che, inesorabilmente, lasciava segnacci ora di qua e ora di la'.
Ma dopo un po' il professore mi ha chiamata alla cattedra e mi ha fatto vedere il voto della mia prova: 100!!!
Non potevo crederci! Non voglio peccare di presunzione, ma non voglio nemmeno fare la modesta a tutti i costi: ho lavorato sodo in giapponese. Volevo imparare bene tutto il materiale di questo corso, perche' fin dall'inizio mi sono resa conto dell'importanza di una base solida e sicura delle conoscenze. Una base, tra l'altro, indispensabile per passare a giapponese 2.
Il professore mi ha fatto i complimenti e mi ha detto che sono la sua prima allieva ad essere riuscita a prendere tutti 100 in tutte le prove di verifica, nell'esame di Midterm e in quello finale.
E' stata una grande, anzi gigantesca soddisfazione!
Si e' raccomandato con me affinche' porti avanti lo studio del giapponese. Infatti giapponese 2 iniziera' a gennaio, quindi ora mi faccio qualche giorno di riposo e poi riprendero' a ripassarmi tutto il materiale svolto fino adesso, in modo da non iniziare il nuovo corso col timore di aver dimenticato tutte le nozioni appena apprese.
Uscita dall'universita', e' venuto il mio adorato marito a prendermi e siamo andati a festeggiare: siamo andati a cena in un ristorante giapponese dal nome un po' strambo, Gusto SKYLARK. Appartiene ad una grossa catena di ristoranti nipponici, presenti, penso, un po' su tutto il territorio nazionale.
Ci passiamo spesso davanti e quindi c'incuriosiva. E poi si stava facendo abbastanza tardi e non avevamo molta voglia di andare troppo lontano in cerca di un locale.
Ho ordinato uno squisito piatto giapponese, a base di salmone grigliato, riso al vapore, una divina zuppa di miso e piccoli pezzetti di pollo fritto.
Una volta a casa ho mandato un'email al mio professore di giapponese, per ringraziarlo dell'ottimo lavoro svolto. Ho voluto ringraziarlo perche' insegnare non e' mai facile, e chi riesce a farlo in modo da far appassionare i propri studenti alla materia in questione, beh..merita davvero dei riconoscimenti, o almeno la riconoscenza dei propri allievi.
Mi ha risposto dopo pochi minuti, ringraziandomi di essere stata sua allieva e riproponendomi l'invito a continuare lo studio del giapponese.
Mi ha inoltre detto che sente gia' la mancanza della nostra classe e che vorrebbe poter essere lui ad insegnare giapponese 2, ma purtroppo quel corso e' stato assegnato ad un'altra insegnante, in un'altra sede dell'universita'.
Peccato. Infatti e' la cosa che mi secca di piu'. Da gennaio dovro' per forza viaggiare per andare a scuola, mentre invece adesso ci arrivavo in pochi minuti, e per giunta a piedi! E vabbe'. Andra' cosi' per il term 3. Speriamo che per il term 4 ci sia il corso successivo qua vicino.
Mi viene da sorridere se penso che solo agli inizi di novembre ho aggiornato il mio blogghino, dicendo che avevo una paura terribile di iniziare e adesso mi dispiace che il corso sia finito. Sono state otto settimane bellissime, lunghe, intense dove ho imparato una quantita' indescrivibile di cose nuove. Sono state settimane in cui ho lavorato sodo, ma l'ho fatto con grande piacere perche' volevo dare il meglio.
Mando un saluto a tutti i miei compagni di classe, anche se non ho fatto amicizia con nessuno, tranne con Tina-san e un po' con Jennifer-san. Allora saluto loro due in particolare. Saluto pero' anche gli altri compagni e il nostro sensei, ovvero il nostro professore: Kanai-san.