giovedì, settembre 25, 2008

Garam chai, marmellata di yuzu e varie

Non credo di averne mai parlato, ma ho una grande passione per i film Bollywood, ossia i film in lingua hindi o in lingua gujarati, spesso girati e/o ambientati a Bombay (ora chiamata Mumbai).
Mi affascinano particolarmente i vecchi film Bollywood perche' propongono uno spaccato di India tradizionalista, caratterizzata da una societa' ancora molto di stampo patriarcale ma comunque incentrata su nobili valori quali la famiglia, l'amicizia e l'onesta'. Sono film con una morale, pero' sono anche film che non si limitano a fare il predicozio allo spettatore, ma mirano ad incantarlo attraverso una storia semplice che viene interpretata mediante dialoghi eccellenti, ambientazioni realiste e per questo magnifiche; a tutto questo, aggiungete meravigliose musiche e danze e avrete un capolavoro bollywoodiano.
Diciamo che i film Bollywood sono tipo musical, dove pero' la musica e la danza ricoprono un ruolo tanto importante quanto la trama e la sceneggiatura.

Fino adesso ho visto tanti, tanti vecchi film Bollywood, ma il mio preferito in assoluto rimane Bawarchi:
Bawarchi, in lingua hindi, significa "cuoco".
Questo classico film indiano dei primi anni '70, racconta la storia di una famiglia tradizionale i cui membri, per motivi vari, vanno poco d'accordo fra di loro. Questa litigiosa famiglia, inoltre, sembra essere capace di far scappare, nel giro di breve tempo, qualunque cuoco o cameriere assunto. Il film, infatti, comincia proprio con la fuga dell'ennesimo cuoco che, dopo aver perso tutta la pazienza di cui disponeva, decide di andarsene, lasciando la famiglia Sharma nei guai. Grazie al cielo, pero', in aiuto arriva Raghu (interpretato dal leggendario Rajesh Khanna - l'attore che vedete sulla copertina del film) un cuoco dai mille talenti e che, in modo completamente inaspettato, riuscira' a riportare pace ed armonia a questa famiglia cosi' polemica.
Insomma, un bellissimo film che, senza bisogno alcuno di ricorrere ne' a violenza ne' ad un linguaggio volgare, riesce ad affascinare lo spettatore, tenendolo incollato allo schermo.
Se doveste trovarlo, guardatelo perche' merita davvero.

E in quasi tutti i film indiani, compare sempre una bevanda: il garam chai o masala chai.
In inglese questa bevanda e' nota semplicemente col nome di chai, ma in realta' questa parola non andrebbe usata da sola in quanto il suo unico significato e' quello di te'.
Notare la grande somiglianza, in questo senso, fra il giapponese, il cinese e l'hindi, infatti in queste tre lingue la parola TE' si scrive, rispettivamente:

cha
cha2 (pronunciata col secondo tono, ossia ascendente)
चाय chai

Il garam chai, o masala chai, e' una bevanda indiana tradizionale a base di te' nero, latte e spezie varie.

Siccome generalmente l'idea del latte mischiato al te' mi repelle abbastanza, il garam chai non mi attirava particolarmente.
Cio' nonostante, a forza di vedere film indiani in cui la gente sembra tracannare litri di garam chai al giorno, questa bevanda ha incominciato ad incuriosirmi.

Ecco una scena di "Bawarchi" dove Raghu serve da bere ad uno dei membri della famiglia, il signor Ramnath. Tra le varie cose che gli porta, c'e' anche una tazza (quella bianca in fondo a sinistra) di....indovinate un po'? Esatto! Di garam chai!
E cosi', dopo essermi rivista per la milionesima volta "Bawarchi", la settimana scorsa sono andata in cerca delle spezie per prepararmi una tazza di garam chai.

Non volendo buttarmi a capofitto su di un qualcosa di cui non ero sicura, ho pensato fosse meglio comprare poche spezie e sperimentare un po'. In uno splendido negozio di alimentari a Machida, ho trovato proprio cio' che faceva al caso mio: un mix di spezie della Gaban (ottima marca giapponese di condimenti e spezie) per il garam chai.
Il pacchetto era piccolino, insomma l'ideale per provare a preparare la bevanda un paio di volte, senza ritrovarsi con kili di spezie da far fuori.
Sull'etichetta blu, come vedete dalla foto, c'e' anche una semplicissima ricetta per preparare il garam-chai con le spezie del pacchetto. Ho infatti seguito proprio la ricetta che vedete e il risultato e' stato ottimo!

L'unica modifica che ho apportato e' stato l'utilizzo del latte di soia al posto di quello vaccino poiche', essendo intollerante al lattosio, quest'ultimo non lo posso bere, e anche potessi berlo, non lo farei perche' non mi piace.
Ma per il resto, ho seguito fedelmente le istruzioni sulla confezione.

Pare che non esista una ricetta unica ed ufficiale per preparare il garam chai, ma che ogni famiglia abbia la propria versione. Penso che sia un po' come per il minestrone: ognuno ha il proprio ingrediente segreto che dovrebbe rendere il tutto piu' speciale e gustoso.
Inoltre, non e' solo la miscela di spezie e le loro quantita' a cambiare da versione a versione, ma anche i metodi di preparazione. C'e', per esempio, chi prepara il te' con le spezie e poi all'ultimo aggiunge il latte, mentre c'e' chi invece preferisce far bollire il latte con le spezie e aggiungervi il te' all'ultimo momento.

Comunque sia, in linea di massima le spezie fondamentali per il garam chai sono:

la cannella (quella normale, anche se penso che quella vietnamita sarebbe il massimo)
chiodi di garofano
cardamomo
pepe nero

Ahh..il cardamomo...spezia dal celestiale profumo! Questi sono i semi di cardamomo contenuti nel pacchetto:
Il cardamomo va prima leggermente frantumato:
cosi' facendo, i semi rilasciano un profumo meraviglioso e che mi viene difficile descrivere! Se non fosse che il cardamomo e' una delle spezie piu' costose del mondo (dopo lo zafferano e la vaniglia), ne farei una scorta gigante per potermi poi sbizzarrire ad usarlo in cucina, dai primi ai dolci!

La ricetta dice di frantumare leggermente solo il cardamomo, e di mettere poi tutte le spezie in un pentolino, assieme alla dose consigliata d'acqua.
Si porta il tutto ad ebollizione, dopodiche' si aggiunge il te' nero. Pare che la varieta' di te' migliore da usare sia l'Assam, per motivi di sapore e per ovvie ragioni di provenienza geografica, ma che un qualunque altro te' nero vada bene lo stesso. Io ho usato dell'Earl Grey della Twinings (il mio preferito!).
Si lascia sobbollire il tutto per tre minuti, dopodiche' si aggiungono il latte e lo zucchero secondo le dosi consigliate. E come dicevo prima, io ho sostituito il latte vaccino con quello di soia.
A questo punto si aspetta che il garam chai riprenda a sobbollire, dopodiche' si contano altri tre minuti e poi si spegne il fuoco. E ora si deve filtrare la bevanda, facendola passare attraverso un colino per eliminare le spezie.
Per casa, come potrete immaginare, c'era un meraviglioso profumo di spezie!

Per l'occasione, ho rispolverato una tazza che fa parte di uno splendido servizio che arriva dal Messico, nonche' magnifico regalo di mia cognata Rosa. Il servizio e' da caffe' ed e' interamente fatto di terracotta modellata e dipinta a mano di un bellissimo verde scuro! Una meraviglia!

Ed ecco il mio garam chai, pronto per essere sorseggiato con calma...magari accompagnato da un incantevole film tipo "Bawarchi" o "Anand".
Una bevanda semplice da preparare quanto fragrante e deliziosa! La rifaro' sicuramente, provando magari a giocare un po' con le dosi delle spezie e del te' nel tentativo di rendere il sapore un po' piu' intenso.

Ma chiudendo questa lunga parentesi indiana e ritornando in tema, cioe' il Giappone, vi racconto un fatto: a pochi metri da casa nostra c'e' un condominio dove abita una signora anziana molto cordiale e gentile. La figlia di questa signora, ogni tanto, va a farle visita, e non sapendo dove lasciare la macchina, puntualmente ogni volta mi suona al campanello chiedendomi se puo' parcheggiare l'auto davanti a casa nostra, e siccome noi davanti casa abbiamo abbastanza posto per circa tre auto, non mi oppongo mai.
E comunque, il volermi chiedere ogni volta il permesso e' un gesto cosi' civile e garbato che anche non avessi il posto, cercherei di aiutarla in qualche modo.

Mesi fa, dopo che la figlia mi aveva chiesto se poteva lasciare l'auto qui davanti, una sera sento suonare il campanello e dal videocitofono vedo che c'era un'anziana signora sorridente con un pacchettino. Dopo aver aperto la porta, la signora mi ha spiegato chi fosse e, volendomi ringraziare per la mia disponibilita', mi ha portato del caffe'. Rimasi talmente stupita per questo gesto cosi' gentile che non sapevo nemmeno cosa dire.

La settimana scorsa, la figlia della signora ha suonato di nuovo al mio campanello chiedendomi di poter lasciare l'auto per una mezzoretta, davanti casa. Io, come al solito, ho detto di si' e le ho detto di non preoccuparsi perche' non c'era problema.

Quella stessa sera, e' suonato il campanello e dal videocitofono ho visto che era di nuovo quella signora anziana, cioe' la mamma della proprietaria dell'auto.

La signora, sorridente e in modo molto garbato, mi ha spiegato che voleva ringraziarmi nuovamente per la mia disponibilita'. Con fare aggraziato e delicato, mi ha dato un bellissimo pacchetto rosa, proveniente dall'elegantissimo Takashimaya:
Io ero sempre piu' stupita, tant'e' che non sapevo come ringraziarla anche perche' non c'era bisogno che si sdebitassero cosi'; d'altra parte a me non arreca nessun fastidio che la figlia lasci la macchina qui davanti, specialmente visto che sono sempre molto puntuali nel venirla a riprendere. Ma comunque, anche la lasciasssero un'intera giornata, non ci creerebbe alcun problema.

La gentilezza e la premura dei giapponesi e' veramente disarmante. Credetemi.

Con calma e con molta attenzione, ho poi scartato quel delicato pacchetto. Guardate che dolcini meravigliosi c'erano dentro! E guardate con che cura sono confezionati e presentati i dolci:


Sono pasticcini di pastasfoglia, ricoperti di cioccolato. Una squisitezza che non vi dico!

Sono gesti come questi che mi lasciano a bocca aperta e che mi fanno credere, alle volte, di essere su di un altro pianeta.

Da questo episodio si arriva all'elementare - e purtroppo eccessivamente trascurata - conclusione che basta veramente solo un briciolo di cortesia e di buona educazione per allietare non solo i rapporti di vicinato, ma anche i rapporti tra amici, parenti e...perche' no, estranei.
Certo, non e' il regalo l'aspetto essenziale (anche se, diciamocelo, e' sicuramente un qualcosa che fa piacere), ma il semplice fatto di essere civili, educati e rispettosi nei confronti degli altri a rendere tutto piu' piacevole, non vi pare?

In seguito a questo episodio, ho riflettuto su un fatto simile (ma con esito ben diverso) accaduto ai miei a Torino i quali abitano al pianterreno di una palazzina. Le finestre dell'alloggio si affacciano su di un cortile attraverso cui transitano persone e veicoli.
Innumerevoli sono le discussioni accese che i miei hanno avuto, negli anni, con gentaccia maleducata che, senza il benche' minimo riguardo, parcheggiava la propria auto o furgoncino davanti una delle finestre di casa mia, oscurando buona parte del piccolo alloggio.

Ora, sarebbe semplicemente bastato chiedere il permesso ai miei, senza arrogarsi il diritto di parcheggiare abusivamente in quel modo, arrecando per giunta grande disagio ad altre persone.
Chiedendo in modo educato si sarebbero evitate amare discussioni.

Veramente, delle volte basta proprio poco per evitare spiacevoli battibecchi. Basta essere un briciolino civili ed educati, senza pensare sempre solo a se' stessi e alle proprie esigenze, a scapito magari degli altri.

Termino l'articoletto di oggi mostrandovi una piccola meraviglia che ho acquistato nello stesso negozio dove ho trovato le spezie per il garam chai: la marmellata di yuzu.
Vi ricordate dello yuzu, questo profumatissimo agrume giapponese? Ve ne ho parlato brevemente nell'articoletto dedicato ai condimenti del Giappone, ossia QUI.

Ho sentito parlare spesso della marmellata di yuzu, soprattutto tramite la televisione, e poi recentemente da Yumiko-san, una mia compagna di universita', particolarmente golosa di questa specialita' giapponese.

Questa marmellata proviene da 高知県 Koochi-ken, ossia dalla prefettura di Koochi, a Shikoku, nel sud del Giappone.

In realta', anche se la chiamo marmellata, si tratta di una sorta di te'. Strano, vero? Sull'etichetta del barattolo, infatti, c'e' scritto ゆず茶 yuzu-cha, ossia te' di yuzu. E perche' mai, vi starete chiedendo?
Nelle istruzioni stampate sull'etichetta, infatti, consigliano di sciogliere un quattro o cinque cucchiaini di questa specie di marmellata in acqua calda o fredda (a seconda delle proprie preferenze), ottenendo cosi' una specie di te'!

Ma comunque per questo te'-marmellata sono previsti usi piu' tradizionali, proprio come quelli di marmellate normali e cioe' viene consigliato di usarla sulle fette biscottate, fette di pane, e addirittura per dare un tocco in piu' a del gelato!

Questa varieta' che ho comprato, tra l'altro, contiene miele quindi non sara' nemmeno necessario aggiungere zucchero! Evviva!

Temino qui l'articoletto, mandandovi saluti da un Kanagawa autunnale.

Ieri ho dato un esamone di giapponese che e' andato alla grande (sospiro di sollievo!), e oggi mi sento sollevata anche se un po' debole; mi sento come se mi stesse venendo un po' d'influenza, ma speriamo di no.
In ogni caso, coloro che hanno un ordine in sospeso col mio bazar riceveranno presto una risposta od aggiornamento.
Grazie per la pazienza e buon fine settimana!

11 commenti:

Anonimo ha detto...

E' bellissima quella tazza che hai usato per il garam-chai! Sarebbe una buona idea mettere in vendita aricoli simili per il bazar. Ah, cara, tempo fa ti avevo chiesto qualche informazione in più sulla spedizione degli wagashi. Ci terrei molto a sapere se puoi spedirne. Un abbraccio.

aerie ha detto...

Davvero i giapponesi sono gentilissimi.
Quei biscottini mi hanno fatto venire l'acquolina, il tè invece mi lascia perplessa, sarà perchè non amo il latte bollito.

Bunzigirl ha detto...

Dici proprio bene,il Giappone sembra un altro pianeta!Che fossero davvero degli alieni???Chissà che buoni quei dolcetti e che meraviglia la marmellata di yuzu!

Anonimo ha detto...

Quindi è vero che sono così cordiali e gentili. Mamma mia sembra un mondo inreale, vorrei tanto trasferirmi li. Invece vivo a Roma, dove mi sono trasferita per scelta e a volte ci si scorda proprio che è una delle culle della cività perchè spesso i suoi abitanti non sanno essere civili nemmeno con se stessi.

Anche a me l'idea del Tè con il latte non convince molto, preferisco decisamente metterci il limone ;)
Baci Samantha

Anonimo ha detto...

Cara Marianna,
Vivi proprio in un paese meraviglioso! Pensa che io di solito parcheggio la macchina nel mio garage, ma a causa di lavori sono 3 giorni che devo lasciarla in un parcheggio pubblico (dove ci sono moltissimi posti, percio' non disturbo nessuno), ma proprio ieri mattina ho trovato un bel regalino: tutto il baule rigato da parte a parte con una chiave... questi atti di vandalismo gratuito mi fanno veramente rimanere male... ma il mio sogno di poter vivere in un paese civile come il Giappone non puo' essere cancellato nemmeno da eventi come questo! A presto, Elena

Anonimo ha detto...

Ho assaggiato il tè nero con il latte e mi è piaciuto, ma non l'ho mai provato assieme a tutte quelle spezie! Assolutamente da sperimentare!
La figlia della signora è stata così gentile a chiederti di poter lasciare la macchina davanti a casa tua°__° Ammetto che non ci avrei pensato.. soprattutto se era solo per una mezz'oretta! E il regalo che ti han dato è molto bello, dolciii*__* (e poi sono disposti così elegantemente!)
Quella marmellata/tè è assurda, la puoi usare dappertutto!

Spero ti sia arrivata l'email in cui ti ringrazio del pacco che mi hai spedito con tutto ciò che c'era dentro^__^

Shao!

Anonimo ha detto...

Mmmm... quel Garam Chai sembra interessante. Non è che potresti anche indicare le dosi esatte? Lo vorrei sperimentare. Grazie!

Anonimo ha detto...

Veramente squisiti quei dolcetti, li comprai anch'io quando ero a Tokyo. Però bisogna dire che la gentile vecchietta non ha osato regalarti i veri dolci giapponesi che in effetti ritengo che non siano un gran chè.
Fra

Anonimo ha detto...

mi chiedevo, perchè nel carinissimo bazar non vendi anche i prodotti della shiseido? magari shampoo e creme per capelli che costano molto meno rispetto all'italia? le creme per il viso in effetti costano quasi uguale...
ciao!
Fra

Anonimo ha detto...

connichiwa,
fantastico anzi nemmeno io avrei saputo come ringraziar nel migliore dei modi questo bellissimo gesto. Anche tu in questo senso sei un pò Nihonjin vero Mary? tanto gentile e molto dolce e generosa. Almeno questo è quello che ho potuto capire conoscendoti e sono tutte bellissime qualità.
Io con un amica stiam chiedendo all'università x un corso d giap d base poi faremo i vari livelli con prof Giapponese ovviamente. Intanto acquistiam un libro con cd anche se le mie parole son ormai 500 voglio riprendere dal principio da soli nn s riesce a imparare bene nn hai nessuno che t corregge o t sprona....il mio sogno è andar un giorno anche se so che costa un occhio della testa.
ah Ino ame ga furimashita :) non se ne può ++++ xò m piace fuyu moltissimoooo kisu mata ne

Unknown ha detto...

Ciao Gloria,
Grazie della visita, del commento e della mail! ;)
Dici che il mix di spezie per il garam chai possa essere un buon articolo da aggiungere al bazar? :)

Ciao Aerie,
Grazie della visita e del commento!
Io detesto il latte di mucca (anche perche' non lo posso bere), e bollito poi mi fa venire i brividi solo a pensarci! Pero' il latte di soia non mi fa impressione, e anche bollito non e' male.
Comunque si', i dolcini erano buoni buoni buoni! :)

Ciao Bunzigirl,
Grazie della visita e del commento!
In questo periodo sto facendo la yuzu-terapia! Su consiglio della mia amica Kyoko ho comprato persino un condimento piccante a base di questo agrume..ne parlero' nel prossimo articoletto!

Ciao Samantha,
Grazie della visita e del commento! :)
Sono contenta che ti piaccia la tazza! :)
Anch'io, come te, adoro mettere il limone nel te'! Infatti inizialmente l'idea del te' mischiato al latte (seppur di soia) mi ha fatta un po' esitare, ma poi mi sono dovuta ricredere! Il garam chai preparato cosi' e' davvero ottimo! :)
Torna presto a trovarmi se hai tempo! :)

Ciao Cri,
Grazie della visita e del commento! Scusami se non ti ho ancora risposto (mannaggia, che lumaca che sono!). Sono contenta pero' che ti sia arrivato il pacco e che ti sia piaciuto tutto. :)

Ciao Laura,
Grazie della visita e del commento! :)
Ti riporto la ricetta del garam chai che ho usato io. Eccola qui:

GARAM CHAI

Ingredienti:
1 stecca di cannella
7 baccelli di cardamomo
3 chiodi di garofano
5 chicchi interi di pepe nero
1 cucchiaio di zucchero
400ml d'acqua
4 cucchiaini di te' nero in foglie
400ml di latte vaccino (oppure di soia, riso o mandorla)

Frantumare leggermente i baccelli di cardamomo in un mortaio.
In un pentolino versare tutte le spezie (compreso il cardamomo) e l'acqua e mettere sul fuoco (fiamma media).
Quando l'acqua comincia a bollire, abbassare la fiamma al minimo e aggiungere il te' in foglie e lasciar sobbollire per 3 minuti. A questo punto, aggiungere il latte e lo zucchero e lasciar sobbollire per altri 3 minuti.
Spegnere il fuoco e filtrare il garam chai con un colino e servire subito!

Se lo prepari, fammi sapere come ti e' venuto! :)

Ciao Fra,
Grazie per essere passata a trovarmi e per il commento!
La tua e' stata un'ottima osservazione: effettivamente, i giapponesi - specialmente quelli di una certa eta' - non si osano a regalare i dolcini tradizionali agli stranieri per paura che siano sgraditi, e quindi preferiscono andare sul sicuro regalando dolci dallo stile piu' simile a quello occidentale.

Di solito, sono solo i nostri amici giapponesi che ci regalano i dolci tradizionali perche' sanno che ci piacciono e li apprezziamo molto.

Per quanto riguarda i prodotti della Shiseido, a dire il vero non li ho mai messi sul bazar...non ci ho mai pensato. Che prodotti cerchi in particolare?
Ciao Fra, e grazie della visita! :)

Ciao Tizy,
ここでも雨が降り出した!(ここでもあめがふりだした)

Hai ragione sai, Tizy...credo di essere diventata un po' Nihon-jin dopo tutto questo tempo, e la cosa mi fa molto felice, devo ammetterlo! :)

Ganbatte ne per il giapponese! Chi la dura la vince...e vedrai che prima o poi ti renderai conto di aver imparato tantissimo e di aver fatto veri passi da gigante con la lingua! ;)
Ti rispondero' il prima possibile!
Ciao cara Tizy, un abbraccione!