martedì, settembre 09, 2008

Profumo di pagine

(a sinistra: alcuni miei libri)

Nonostante la tecnologia e i passi da gigante che essa ormai compie quasi quotidianamente, non riesco a sottrarmi al continuo fascino che i libri hanno su di me.

Non e' solo un luogo comune, ma e' la verita': siamo nell'era dei computer e questi dominano una buona parte della nostra vita.
Questo stesso blog, se non ci fossero i computer ed Internet, non esisterebbe neppure.

Siamo nell'era dei Kindle e dei vari aggeggi che tentano prepontentemente di sostituirsi alla carta stampata.
Questi costosi giocattolini, pero', mi hanno attirata molto per un periodo, grazie alla loro invitante promessa di riuscire a conservare al loro interno centinaia di libri, pesando al contempo tanto quanto un'agenda o poco piu'. I Kindle & Co. offrono l'irresistibile piacere della lettura rivisto in chiave moderna, e cioe' senza l'ingombro di pile di libri pesanti e polverosi.
Cercano di far leva su due aspetti che, in qualche modo, toccano quasi tutti noi da vicino: la mancanza di spazio e/o una spiccata sensibilita' a questioni ambientali.
A cio', ovviamente, si aggiunge anche l'allettante prospettiva di non doversi piu' sgobbare quintali di libri, specialmente quando si trasloca.

Ma questa mia curiosita' ha avuto breve vita grazie innanzitutto ai costi ancora molto proibitivi che i Kindle & Co. hanno, e poi perche' temevo che, qualora avessi mai deciso di sborsare una tal cifra per codesto aggeggio, sopraggiungesse in un secondo tempo un senso di amaro pentimento per aver voluto rinunciare, definitivamente, a quel vecchio ma mai stantio piacere di poter tenere un libro fra le mani e di sfogliarlo mentre in preda a quella bellissima voglia di sapere "come va a finire".

E vi diro', sono contenta di non aver ceduto a questa moda del Kindle.

(a sinistra: ancora libri miei, tra cui una mia preziosissima copia dell'ormai introvabile Monsuu' Pingon di Luigi Gramegna).

In casa ho davvero tanti libri, sparsi un po' di qua e di la'. Certi sono su mensole pericolosamente incurvate e altri sparpagliati sul mio comodino, in qualche cassetto e qualche mobile.
Quando traslocammo dal sud della California fino qui, gli scatoloni che contenevano i libri erano talmente tanti e maledettamente pesanti che quelli della ditta dei traslochi dovettero caricarli sul camion in due.

E dire che durante i preparativi per il trasloco gia' avevo regalato e venduto tanti tanti tanti libri! Non oso immaginare cosa avrei fatto se li avessi tenuti tutti.

(a sinistra: altri miei libri e il DVD di Tonari no Totoro)

Pur tuttavia, i libri sono una parte di me. Alcuni li leggo e poi li regalo o li vendo, ma altri rimangono con me e mi seguono ovunque pur avendoli letti e straletti centinaia di volte.

Qui in Giappone le librerie abbondano in ogni dove, e non ci vuole molto per capire che i giapponesi sono un popolo di persone che amano la cultura e l'essere istruiti ed informati, indipendentemente dalla loro estrazione sociale o dall'eta'.

Assieme alle innumerevoli librerie presenti ovunque, vi sono altrettanti negozi di libri usati dove si possono scovare delle vere gemme di carta!

Compro libri sia nuovi che usati; insomma, dipende dall'umore, da dove mi trovo in un certo momento e da quanti yen mi ritrovo in tasca. Questi sono, in genere, i fattori che concorrono a determinare quale fonte libresca scegliero'.

La settimana scorsa, mentre accompagnavo mio marito da Nojima, grosso negozio di elettronica, a ficcanasare tra le macchine fotografiche, ne ho approfittato per intrufolarmi in un negozio di libri usati che c'e' addirittura all'interno di questo grande magazzino!
Mentre mio marito si stava facendo stregare dalle Canon e dalle Olympus, io ero nascosta in una lunga e buia corsia di vecchi libri, mentre con occhi curiosi e avidi cercavo qualcosa che attirasse la mia attenzione.

Non avendo assolutamente bisogno di rimpolpare ulteriormente la mia gia' pingue collezione di ricettari di vario genere, sono uscita da quel negozio con le seguenti creaturine sotto il braccio:
Quel libro blu che vedete a sinistra e' talmente carino che quando l'ho visto, pur non avendone assolutamente bisogno, ho dovuto comprarlo! E' un ricettario di cucina tradizionalissima giapponese, scritto pero' per un pubblico giovane e alle prime armi con i fornelli. L'ho preso perche', oltre ad essere grazioso, e' un modo per allenarmi col giapponese dato che ogni kanji presente nel libro e' corredato di furigana!
Ecco una pagina esempio di questo libro. Ogni ricetta e' illustrata a mo' di fumetto, ed e' spiegata passo passo in modo preciso e dettagliato:
Il secondo libro, invece, e' un altro ricettario-fumetto rivolto ad un pubblico giovane, che pero' si propone di insegnare la nobile e golosa arte pasticcera a tutti coloro intenzionati a cimentarvisi.
Ecco una pagina d'esempio di quest'altro libro:
Passando a letture un po' piu' serie e meno fumettose, ecco qui due tomoni di bento-ricettari! Guardate qui che splendore!
Entrambi i libri sono stracolmi d'idee per preparare bento sfiziosi e di vario genere: dai bento per bambini a quelli per adulti; dai bento per picnic all'aria aperta ai bento da portarsi in viaggio. Questi due libri sono talmente pieni zeppi d'idee e fotografie che quando li sfoglio non so nemmeno da che parte guardare!
Ecco due pagine d'esempio del primo libro:
In casa avevo gia' un paio di altri bento-ricettari, tra cui il mio prediletto (e da cui provengono quasi tutte le ricette che ho utilizzato per i miei bento fino adesso), ossia questo:
In un supermercato, invece, tempo fa avevo comprato questo ricettario di cucina tradizionale giapponese. E' un libro molto ben fatto e di una sofisticatezza magnifica:
Mi e' piaciuto anche grazie al titolo gia' leggermente impertinente e che si puo' tradurre, pressappoco, cosi': "(piatti) che pensi di saper fare, ma che invece non sai preparare. Le basi della cucina giapponese".

Ma tornando al bottino della settimana scorsa, ho scovato un'altra gemma che non mi sarei mai e poi mai aspettata di trovare. Innanzitutto, c'e' da dire che in genere le coincidenze mi perseguitano, e anche questa volta non mi smentisco: pochi giorni prima di andare in quel negozio, ero andata a fare un giretto alla biblioteca della mia universita'. Li' m'incanto sempre a guardare le vecchie ed oramai introvabili edizioni di certi libri sul Giappone che tanto non mi azzardo nemmeno a cercare altrove perche' so gia' che resterei a mani vuote.Tra questi, ho trovato, in biblioteca, "The Book of Soba", ovvero un piccolo capolavoro scritto da James Udesky, un americano appassionato al Giappone e alla sua cucina. Questa sua passione l'ha portato fino qui nel Sol Levante, ed e' diventato allievo di uno dei piu' grandi e rispettati maestri di そば soba.
Grazie a questo suo studio, Udesky stesso e' ora ritenuto un conoscitore di questi spaghetti squisitamente giapponesi e dalla storia antichissima e dalla preparazione complessa.

Con aria curiosa e con sul volto una smorfia tra l'avido ed il rassegnato, avevo sfogliato "The Book of Soba" di Udesky senza farmi la benche' minima illusione di poter, un giorno, possedere una copia di questo vero capolavoro, nonche' primo libro in inglese interamente dedicato agli umili ma al contempo nobili spaghetti giapponesi di grano saraceno.
Fino a quando...a mia insaputa, nel negozio di libri usati all'interno di Nojima mi aspettava una vecchia ma immacolata copia di...
!!!!

Pur essendo un libro usato, aveva un prezzo leggermente da capogiro; cio' nonostante, ho ceduto e ora "The Book of Soba" di Udesky fa compagnia al mio mare di libri.
Volete vedere una pagina d'esempio di questo mio gioiellino? Eccola:
Per finire la scorta di libri fatta quel giorno, ecco qui una piccola gemma proveniente dagli anni '70: un ricettario basato su di una trasmissione di cucina giapponese di quegli anni e che si chiamava "ごちそうさま" gochisoosama.
Non vi traduco questo parola perche' indubbiamente gia' la conoscete.
Ecco il libro:
Non amate anche voi le cose vecchie e che sanno di un'altra epoca?

In quegli anni, qui in Giappone e' cominciata la riscoperta dei repertori culinari occidentali, e molti ricettari di quel periodo riflettevano questa curiosita'.
La serie dei ricettari "Gochisoosama" in realta' e' composta da piu' volumi, ma io ho trovato solo questo che si occupa di uno strano mix di ricette cinesi riviste in chiave nipponica, di piatti dall'aria francese e altri dalle forme e colori italici. In tutto questo miscuglio, pero', c'e' l'impronta elegante e minimalista della cucina giapponese.
Ecco una pagina d'esempio:
Ho pensato, pero', di vendere quest'ultimo libro perche' molte delle ricette che contiene appaiono gia' in altri miei ricettari. In realta', pur avendolo consultato mentre ero in negozio, ho deciso comunque di comprare questo libro perche' mi affascinava la sua aria vecchiotta e d'altri tempi...ma francamente so gia' che non lo usero'.
Lo vendo, quindi, allo stesso prezzo che l'ho pagato io, e cioe' 2 euro. La prima persona che mi scrivera' per richiederlo, se lo aggiudichera'.

Bene, non mi resta che augurarvi buona lettura!

ps. Colgo l'occasione per ringraziare tutti voi che leggete il mio blog e che commentate! Grazie davvero! Rispondero' a tutti i commenti molto presto.
E siccome il numero di visite che questo blog riceve quotidianamente cresce di giorno in giorno, vorrei invitare tutti coloro che leggono Biancorosso a lasciare un commento! E' emozionante sapere che attraverso il mio blog, quasi ogni giorno, posso regalarvi un pezzo di Giappone ovunque voi siate!

14 commenti:

Anonimo ha detto...

che bello il libro sulla soba
ed anche i bento ricettari...prima o poi un bento ricettario sarà mio, non posso privare la mia stracolma libreria di un esemplare di questa categoria :-)
un abbraccio grande
Sara

Anonimo ha detto...

Hai ragione piccola tempura!sono bellissimi quei bento ricettari e ne voglio uno anch io >.<

Anonimo ha detto...

Cara Signora Biancorosso, più che un commento avrei voluto scrivrti una mail ma non ho trovato l'indirizzo. :( sono capitata qui perchè cercavo un libro sul Giappone da rgalare ad un'amica che partirà per un viagigo in Giappone a novembre, da sola. è una persona sensibile, intelligente, una grafica creativa e originale. e sta per realizzare il suo sogno. avendo letto questo post credo che tu sia la persona + adatta per darmi un consiglio (libro in inglese o italiano). Grazie! Anto

Fragola & Lampone ha detto...

Che belli i tuoi libri ricettari!!
Spero tanto che nessuna tecnologia soppianti i cari vecchi libri cartacei con quell'insostituibile odore di pagine ingiallite!!
Complimenti per i tuoi acqiusiti librosi.

A proposito di libri, come è andato l'esame di giapponese di lunedì?

Un dolce abbraccio..
A presto!

Sick Girl ha detto...

leggendo il tuo blog mi è venuta voglia di sperimentare un po' di cucina giapponese e siccome adoro i libri di ricette ero dell'idea di comprarmi un bel libro di cucina giapponese che non fosse la classica raccolta di immagini di rotolini di sushi (per quanto io vada pazza per il sushi).
Su internet ho trovato i libri di Harumi Kurihara. Tu ne hai mai sentito parlare? Vorrei comprare un libro di vera cucina giapponese e non una qualche rivisitazione per occidentali.

Euryanthe ha detto...

E' un post così interessante che... mi è venuto un certo languorino!
A presto! :-D

aerie ha detto...

Eh, eh, ti capisco, anche io non resisto in libreria.
Come è andato l'esame?

Unknown ha detto...

Ciao Sara,
Grazie per la visita e per il commento! :)
Mmm, ma allora mi sa che nel prossimo pacco sapro' gia' cosa mandarti in regalo! ;)

Ciao Deborah! :)
Bentornata!!!
Grazie dell'email, della visita e del commento!
Quale di questi ricettari t'ispira di piu'? Magari te ne trovo uno simile!
Un abbraccione!

Cara Antonella,
Grazie per avermi scritto!
Trovi il mio indirizzo email sulla destra del blog, proprio sopra la bambolina del meteo. Non la scrivo per esteso per evitare lo spam.
Saro' piu' che lieta di darti qualche consiglio su un libro da regalare alla tua amica! Che genere t'interesserebbe? Stai cercando un libro sulla storia del Giappone, sull'arte, sulla lingua, tradizioni, cucina oppure qualche altro tema?
Se mi vuoi mandare un'email, ti rispondero' velocemente cosicche' tu possa avere il tempo di trovare il libro giusto da regalare alla tua amica.
Un abbraccione e a presto! Ciao Antonella! :)

Ciao Angel,
Grazie per essere passata a trovarmi e grazie per il commento! :)
L'esame e' andato BENE! Accipicchia, e' vero! Non l'ho nemmeno menzionato sull'articoletto di oggi! Ho ancora la testa talmente stanca che ho voluto rimuovere giapponese dalla mia mente, anche se solo per un giorno!
E' stato lungo e difficile, e accidentaccio..mi tremavano le mani! Certo che con le mani che tremano e' difficile scrivere i kanji! Menomale che poi mi sono un po' calmata e tutto e' filato liscio.
Domani comunque sapro' il punteggio preciso.

Ciao Ginevra,
Grazie della visita e del commento! :)
Si', Kurihara-san! Qui e' famosissima! I suoi libri sono splendidi e te li consiglio caldamente. Se compri un suo libro, puoi star certa che le ricette che troverai saranno autentiche.
Alcuni ricettari di Harumi Kurihara, pero', sono improntati un po' su sapori occidentali applicati alla cucina giapponese, quindi non so se ti possano interessare, ma altri invece propongono la classica cucina giapponese casalinga, non quella dei ristoranti, tanto per intenderci.
Kurihara-san qui ha costruito un vero impero grazie ai suoi libri, trasmissioni televisive piu' tutta una serie di prodotti per la casa firmati da lei! Addirittura, al supermercato si trovano dei dessert che portano il suo nome! Insomma, una vera imprenditrice che pero' in cucina ci sa fare, eccome!

Ciao Elena,
Grazie della visita! :)
Ogni tanto vengo a far visita al tuo incantevole blog! Continua cosi'! :)
Un abbraccione!

Ciao Aerie,
Grazie della visita! :)
Allora anche tu hai la librite!

L'esame e' andato bene, anche se ero agitatissima!
Domani sapro' il risultato! Comunque, credo sia andato bene perche' mi sentivo traquilla e non ho avuto grosse difficolta'.
Ciao Aerie, un abbraccione! :)

Anonimo ha detto...

Ciao Marianna,
Sono una tua lettrice silenziosa e non commentatrice da molto, appassionata del Giappone da sempre. Come non potevo accettare l'invito a commentare? Adoro il tuo blog e il tuo modo di scrivere! Veramente complimenti! Mi piacerebbe molto sapere come tu e tuo marito vi siete conosciuti! Io ho avuto una storia con un ragazzo giapponese e uno cinese, adoro quindi le storie d'amore che coinvolgono persone di nazionalità diverse! Ovviamente la mia domanda e' piuttosto personale, quindi capisco pienamente se non vorrai rispondere! Spero tuttavia che un giorno ce lo racconterai attraverso il tuo diario!
Matane! Elena (dall'Italia --- purtroppo!)

Anonimo ha detto...

Ciauu,
a me piacciono molto e già te lo immaginerai, i testi di cibi e ricette li trovo molto interessanti sia x la storia culinaria che x le nuove scoperte del nostro palato dove alla ricetta possiamo mettere il nostro tocco personale.
Ultimamente stò leggendo parekkio e il profumo delle pagine nuove ancora da scoprire mi dà un certo brivido ogni volta. Si dice ke noi Italiani purtroppo leggiamo poco e troppe riviste sicuramente nn è il mio caso anche xkè finchè nn m arriva il pc nn pos lavorare...uff
intanto m faccio un viaggio nei libri che nn fa mai male

Anonimo ha detto...

Da quel che ho capito hai davvero tantissimi libri!
Non credo di raggiungere i tuoi livelli ma anch'io amo molto i libriU_U Non riesco proprio a immaginare di leggere libri sul computer, adoro troppo sfogliare e portarmi i libri dappertutto (ma davvero in qualsiasi luogoXD)!

Molto carini i ricettari sul bento! E non sapevo nulla di questo Udesky, imparo sempre cose nuove:P sono felice tu sia riuscita a trovarlo! (là sono evidentemente molto forniti°_°)

Spero il tuo esame sia andato bene^__^

Shao!

Anonimo ha detto...

Raccolgo anch'io l'invito a lasciare un commento ! Seguo il blog da un po' di tempo, e di BiancoRosso amo i contenuti e, di riflesso, la capacità di coinvolgere ed emozionare di chi li crea ;P
Coltivo da tempo il desiderio di visitare il Giappone, e certi post non fanno altro che alimentare la mia voglia ! Ma d'altronde, come fare a resistere davanti a simili foto e descrizioni. Insomma.
Sai, il mio ragazzo ora è nel sud della California, per studio, e terminato questo ciclo io lo raggiungerò in pianta stabile. A volte ci penso, a questa piccola coincidenza, e mi dico "mah, magari pure noi un giorno vivremo in Giappone !".

E niente, complimenti davvero per il blog, e tante altre cose !

Anonimo ha detto...

Ti leggo anche io da tanto ma oggi raccolgo il gentile invito e ti mando un saluto, quello che scrivi mi affascina sempre....Brava! Amo la cucina e trovo che quella giapponese sia...affascinante.
Ciao e brava per l'esame.
Valella

Anonimo ha detto...

ciaoo molto bello il tuo blog ed anke molto interessante.. mi piace molto il giappone quindi penso che tornerò presto a trovarti, e spesso!!! Giuggiola

http://giuggiola.style.it