Gennaio sta per finire, sob.
Qui continua a fare un freddo inenarrabile. Dobbiamo tenere il riscaldamento acceso per diverse ore consecutive.
Abitando qui in Giappone, specialmente durante la stagione invernale, ci si accorge di una pecca: la scarsa coibentazione dei muri delle case. Finche' il riscaldamento e' acceso, tutto bene. Appena lo si spegne, e' come ritrovarsi in un frigorifero nel giro di un minuto e mezzo.
Diciamo che ci si abitua a girare per casa mezzi intabarrati, tra golf, calzettoni e biancheria termica. Ricordo che una sera, mentre stavo studiando, faceva un freddo tale che mi sono dovuta mettere dei guanti di lana!
Per non parlare delle stanze qui al piano di sopra, in particolar modo lo studio e la stanza per gli ospiti: se capita di entrarvi di sera, si vede il calore che esce dalla propria bocca, come quando si e' fuori!
Due venerdi' fa e' venuta giu' un po' di neve, ma e' durata solo pochi minuti, grazie al cielo! La neve in citta' e' utile quanto un gommone in un deserto.
Il 23 ho iniziato Giapponese 2. Il corso e' tenuto in una sede diversa (e piu' lontana) da Giapponese 1.
In classe siamo tanti, troppi: una ventina. E inevitabilmente, piu' si e' e piu' crescono le probabilita' che ci siano i soliti elementi ciaciaroni e caciaroni.
E oltre ai saltimbanchi, ci devono essere, ovviamente, pure i saccenti. Nella mia classe di saccentoni ce ne sono gia' troppi.
Sono quelli che sanno tutto, pure meglio della professoressa. Si puo' dire che l'umilta' sia una virtu' che li contraddistingue.
Per quanto mi riguarda, potrebbero pure entrare in classe a testa in giu', che nemmeno me ne accorgerei, talmente presto loro attenzione. Purtroppo, per forza di cose (anche perche' mi serve l'udito), sono costretta a sentirli ostentare la loro immensa (e presunta) quantita' di cultura.
E ogni volta mi domando: ma cosa caspiterina blu ci fanno questi luminari dell'idioma nipponico, a Giapponese 2? Dovrebbero, come minimo, trovarsi a..che so..Giapponese 84!
Mah si, chi se ne frega dei saccentoni. Tanto di quelli ne e' pieno il mondo, purtroppo. Non capiscono e mai capiranno, che il vero sapere si ottiene attraverso TANTA umilta' che si dimostra nei confronti della materia in questione.
La mia professoressa di giapponese si chiama Mogami-san. E' un'elegante signora dal visino molto distinto, ma anche molto simpatico.
Mi ricorda molto un'insegnante d'inglese che ho avuto alle superiori, la professoressa Maria Regina Foglia, una delle insegnanti piu' tediose che io abbia mai avuto.
Professoressa Foglia, se dovesse leggere questo articoletto, sappia che mi stava simpatica. Era il suo metodo d'insegnamento che avrebbe fatto addormentare pure un pezzo di pietra.
Ma con questo non sto dicendo che Mogami-san sia noiosa eh! Tutt'altro! La paragonavo alla professoressa Foglia perche' entrambe sono disordinate e distratte, di quelle insegnanti che corrono per i corridoi delle universita' trasportando pile di libri, fotocopie, riviste. E se hanno un braccio libero, allora con quello si portano dietro il cappotto, la borsa, altri libri e un due-tre cento risme di fogli.
E non appena entrano in classe e posano tutto sto arsenale di roba, inevitalmente cade loro qualcosa oppure non trovano piu' gli occhiali, la penna, il registro ecc.
Ma, fin dal primo giorno, Mogami-san mi ha ispirato fiducia! E' un'insegnante che trasmette allegria ai propri studenti. Ha un modo di fare molto alla buona e che mette gli altri a proprio agio.
Sono contenta.
Giovedi' ci sara' la prima prova di verifica. Speriamo in bene!
E domani sera, invece, inizio il corso di storia americana, sempre alla sede della mia universita' dove ho frequentato Giapponese 1. Sono un po' agitata, anche perche' non e' che abbia tutta sta gran voglia di studiare storia, ma essendo una delle materie richieste dall'Universita' del Maryland, per qualunque corso di laurea, amen.
Domani mattina, invece, mi tocchera' andare all'ufficio della Facolta' a ritirare i miei libri di testo. Sarei dovuta gia' andarli a prendere questa settimana, se non fosse che ho avuto la mega fortuna di beccarmi un'influenza di quelle toste, per cui non mi sono mossa di casa, se non per andare a lezione.
Beh, anche per stavolta e' tutto. Grazie per esservi sintonizzati su Biancorosso!