Ci sono stati i festeggiamenti per il Capodanno cinese, grande ricorrenza non solo per i cinesi della Cina continentale, Hong Kong, Taiwan ecc, ma anche per le comunita' cinesi qui in Giappone e in altre parti del mondo.C'era un viavai di gente incredibile. Era cosi' affollata Chinatown che e' stato persino difficile camminare e farsi spazio tra le viuzze strette del quartiere.
Questa foto che vedete l'ho scattata io: questa e' l'entrata del tempio buddista cinese. L'ingresso era aperto a tutti. Subito dopo l'entrata, sulla destra, c'era un gabbiotto dove una signora vendeva dei bastoncini d'incenso da poter bruciare nella piazza del tempio, oppure sopra, davanti all'entrata dell'edificio stesso.
Purtroppo, vista la folla, siamo solo riusciti a salire la scalinata che conduce su all'ingresso principale, ma la calca ci ha impedito di entrare e vedere la statua del Buddha.
Dopo poco abbiamo incontrato alcuni amici e colleghi di lavoro di mio marito, e assieme abbiamo passeggiato. Siamo poi arrivati in un autentico ristorante cantonese, gestito dalla moglie di uno degli amici della comitiva. Li' ci siamo fermati per cena e abbiamo assaggiato piatti davvero squisiti.
C'e' da fare una piccola premessa: prima di venire qui in Giappone, pensavo che indubbiamente non sarebbe stato per niente difficile trovare della buona cucina cinese qui. Ero giunta a quella conclusione vista la vicinanza geografica tra questi due Paesi, ma mi sbagliavo.Purtroppo anche qui i ristoranti cinesi autentici e non giapponesizzati (o italianizzati in Italia e americanizzati negli Stati Uniti) non si trovano tanto facilmente. La zona migliore dove andare e' decisamente Chinatown, anche se qualche ristorante cinese come si deve si trova anche in altre zone, tipo a Yamato per esempio.
In quel ristorante abbiamo assaggiato del riso cosiddetto alla cantonese, dei grossi gamberi fritti e passati in un misto di spezie piccanti tritate, pezzettini di maiale fritti, spaghettini di riso con verdure, zuppa di verdure miste, pollo con verdure.
Tra i tanti ottimi piatti ce ne sono stati alcuni che invece mi hanno fatta un po' storcere il naso, tipo le zampe di gallina bollite che non ho avuto il coraggio di assaggiare, e le lingue d'oca arrostite. Quest'ultime, poi, quando le ho viste arrivare, non sapendo cosa fossero ho creduto si trattasse di calamaretti fritti, anche se la forma non era proprio quella che ricordavo, e infatti mi sbagliavo.
Questa che vedete, invece, e' l'immagine del tempio al quale si accede dall'arco della foto su in alto.
Ancora lanterne rosse del Capodanno cinese.
Se mai doveste capitare di venire a visitare questo magnifico e pittoresco quartiere, credo rimarrete anche voi rapiti dalla surreale atmosfera che si respira li'. Ne verrete via completamente affascinati e stregati. E' come se, uscendo dalle porte d'ingresso cinesi, usciste da una dimensione per accedere ad un'altra, quella giapponese. E li' sta poi a voi la scelta, anche se io personalmente non scelgo, ma le adoro entrambe.