lunedì, ottobre 23, 2006

Nihongo, a me!


Oggi mi sento parecchio emozionata (ed agitata), in quanto dovro' recarmi all'ufficio dell'UMUC, l'Universita' del Maryland che ha succursali qui in Asia, per l'iscrizione al corso di laurea in giapponese.

Venerdi' siamo andati in Facolta' a parlare con un membro dell'Istituto, la quale e' stata estremamente gentile e disponibile. Oltre a tutte le informazioni di cui avevo bisogno, mi ha anche dato un pacchetto di moduli da compilare per l'ammissione, libretti ed opuscoli vari che mi verranno sicuramente utili.

Il mio percorso universitario, purtroppo, e' iniziato molto tardi, a causa di problemi personali molto seri che hanno reso impossibile un mio normale iter scolastico.

Come dicevo, ho iniziato molto tardi, iscrivendomi ad un corso di laurea di cinese, online, presso la EBLCU, l'Universita' di Lingua e Cultura di Pechino.
Con la EBLCU ho frequentato alcuni corsi e mi sono guadagnata (anzi, sudata!) parecchi crediti che ora potro' trasferire alla UMUC.

Certo, avrei di gran lunga preferito continuare col mio adorato cinese mandarino, ma purtroppo al momento la UMUC qui in Giappone offre solo, tra le lauree di lingua straniera, giapponese e coreano.
Ed essendo il giapponese la lingua con la quale sono quotidianamente in strettissimo contatto, l'ho scelto come obiettivo.

E poi e' una lingua che mi piace molto e che non vedo l'ora di studiare ed approfondire per bene.
Quindi, mi devo fare coraggio ed iniziare ad intraprendere questo cammino accademico.

Ho gia' compilato tutti i moduli che dovro' consegnare in ufficio. Dagli scatoloni e' finalmente emerso il mio attestato dell'Universita' di Pechino, con tutti i miei dati e il numero dei miei crediti.

Vorrei spezzare una lancia in favore delle Universita' americane, dicendo che queste danno veramente la possibilita' a tutti di iniziare o continuare i propri studi, indipendentemente dall'eta', e questa e' una cosa non da poco!
Nelle Universita' italiane, se hai gia' superato una certa soglia d'eta', e decidi d'iscriverti per continuare (o iniziare) gli studi, vieni visto con occhi straniti, come se fossi un mezzo marziano.

In Italia, solitamente la gente segue un iter scolastico preciso, cioe' scandito dall'eta'.
Al massimo si puo' fuorviare di un anno o due, se si vuole essere accettati socialmente, non di piu' ecco.
Questa e' la mia opinione, poi magari mi sbaglio.

Negli Stati Uniti, invece, il sistema universitario (e scolastico in generale) a mio avviso e' molto piu' democratico. Viene data la possibilita' a tutti di andare avanti, soprattutto a chi non ha potuto per motivi vari, completare gli studi.

Ecco che, a chi ha mollato la scuola superiore e non si e' diplomato, e' possibile frequentare dei corsi appositi equipollenti, al termine dei quali si ottiene il famoso G.E.D. , un titolo di studio che vale quasi quanto un vero diploma di scuola superiore.

Chi ha il G.E.D. puo' persino iscriversi all'Universita'! E ovviamente non ci sono limiti di eta' per frequentare i corsi per il G.E.D., e di conseguenza non ve ne sono nemmeno per iscriversi all'Universita' appunto.

L'unico limite per chi ha il G.E.D. e' la scelta universitaria. Non tutte le facolta' sono aperte a chi ha questo tipo di diploma, ma la maggior parte sono a disposizione di tutti, sia per i diplomati che per chi ha il G.E.D.

Se in Italia esistesse un sistema simile, sono arcisicura che sarebbero numerose le persone motivate a riprendere i propri studi e portarli avanti con successo. Perche' non si puo' dare questa grande opportunita' a chi, per un motivo o per l'altro, non ha potuto istruirsi piu' di tanto?
Grazie al cielo, questa faccenda non mi riguarda, in quanto mi sono diplomata (con ottimi voti, se mi concedete un po' di presunzione), presso un famoso Istituto Superiore di Torino, che e' peraltro l'unico nel suo settore, nel capoluogo piemontese.
Quindi sono a posto.

Ora, dopo anni passati a studiare il cinese mandarino, cerchero' d'impegnarmi al massimo anche con lo studio approfondito del Nihongo (giapponese).
Spero, ovviamente, di riuscire ad ottenere risultati piu' che soddisfacenti. Generalmente, in campo accademico, non mi accontento mai del discreto o del buono.
Per me e' importante ottenere sempre risultati piu' che eccellenti.

Questo vale soprattutto per le materie in cui credo di poter dare molto, e da queste escludo categoricamente la matematica, anche se purtroppo e' una materia che rientra nel mio piano di studi, in quanto e' considerata obbligatoria negli Stati Uniti, anche a livello universitario, indipendentemente dall'indirizzo scelto.

Auguro a me stessa un buon lavoro.