venerdì, maggio 04, 2007

Il miglior chashumen del Giappone

Rullo di tamburi: Signore e Signori, ecco a voi il miglior Chashumen del Giappone!

Beh, magari non e' vero e per poter essere sicura al cento per cento della mia affermazione, dovrei andare ad assaggiare il chashumen in ogni singolo ristorantino e locanda di questo meraviglioso Paese, cosa che dubito possa essere umanamente possibile.
Allora mi accontento di assaggiare il chashumen un po' qua e un po' la', per vedere se riesco a trovare un ristorantino che sappia prepararlo meglio del nostro locale preferito; ma questo ancora non e' successo.
Ricordo di aver scritto un articoletto qui sul mio blog (eccolo qui!), a proposito di questo piatto, e ricordo anche che non avendo una foto del mio chashumen preferito, ho dovuto prendere in prestito un'immagine da Wikipedia - un'immagine di un chashumen anonimo, senza volto e senza origine.

Ma domenica, verso l'ora di pranzo e con una pigrizia addosso inenarrabile, mio marito ed io ci siamo avviati verso il nostro solito ristorantino di zona (per chi legge regolarmente Biancorosso, mi riferisco al locale dove c'e' sempre il misterioso cliente che sembra essere perennemente li'), e io ho ordinato proprio il chashumen che vedete nella foto in alto.
Se andate a leggervi l'articoletto che ho scritto alcuni mesi fa, troverete una breve descrizione del piatto, ma per non farvi brancolare nel buio, diro' due paroline in merito a questa meraviglia culinaria: il chashumen e' un zuppa a base di spaghettini ramen, fettine sottili di un saporitissimo arrosto di maiale, striscioline di bambu', e cipollotti verdi tagliuzzati fini fini.
I ramen arrivarono dalla Cina, ma al giorno d'oggi nell'incantevole Paese della Grande Muraglia non esiste piu' un piatto simile ai ramen: questi sono stati, oramai, completamente adottati dalla cucina giapponese al punto tale da essere considerati parte del repertorio gastronomico nipponico.
I ramen shop, ovvero piccoli ristoranti - generalmente a conduzione famigliare - qui in Giappone sono ovunque. Un po' come i bar in Italia.
Vi sono ramen shop persino all'interno delle stazioni dei treni; tra un binario e l'altro si trovano dei minuscoli chioschi di ramen dove costa pochissimo mangiare. L'unico inconveniente (ma potrebbe essere un vantaggio, visto il ritmo frenetico delle stazioni) e' che non ci sono sedie o sgabelli, e bisogna mangiare in piedi.
Ma solitamente in tutti i ramen shop ci sono sedie e si puo' assaporare il proprio pasto in santa pace.

Dove andiamo noi, ad esempio, non sono proprio specializzati in ramen, ma preparano tanti altri piatti tipici giapponesi, tipo tonkatsu, vari tipi di sushi, soba, ecc.
Il segreto per un chashumen memorabile e' il brodo, e ogni ristorante vanta una propria ricetta segreta, magari tramandata di generazione in generazione, ed e' proprio il sapore del brodo che puo' rendere una zuppa gloriosa oppure pessima. Ma ad essere onesti, non mi e' ancora capitato di mangiare una zuppa che non fosse come minimo buona.
Ne ho provate di tutti tipi e sono sempre state dal buono all'incredibilmente ottimo, come quella della foto.
Quel chashumen ha un brodo dal sapore intenso, ma non troppo. Il brodo e' sostanzioso, ma non e' grasso o unto. La carne e' cotta alla perfezione ed e' tagliata in fette sottili, ma non troppo sottili. I ramen sono freschi e si sente.
Basta cosi' con le descrizioni, altrimenti mi viene una fame incontrollabile!
Questo invece e' quello che ha ordinato mio marito: e' un cosiddetto setto (traduzione giapponese della parola inglese set), cioe' un menu' o una combinazione di piatti. Come vedete, in alto c'e' un piatto con due grossi gamberoni fritti ed una deliziosa insalatina di lattuga, pomodorini, cetrioli, carotine julienne, ed una fettina di limone. L'insalatina viene servita gia' condita con una salsina molto leggera, una delle specialita' della casa.
In basso a sinistra c'e' il riso e a destra la zuppa di miso con alga wakame e cubetti di tofu.
Vicino alla zuppa di miso, c'e' un piattino con un po' di verdurine salate. E nella bottiglia c'e' la salsa per tonkatsu che si usa, volendo, anche sul pesce.
Sia nei ristoranti che a casa, il bonton giapponese vuole che il riso venga messo sempre a sinistra e la zuppa alla destra del commensale.

Beh, a questo punto non resta che prendere in mano le bacchette e cominciare a mangiare, prima che si raffreddino tutte queste squisitezze!
ITADAKIMASU!!!