Tutte le foto di questo articoletto sono opera mia).
Ricordo che quando abitavo ancora a Torino il giorno di Pasquetta era sempre ed immancabilmente all'insegna del maltempo. Ogni anno, puntualmente, nuvolacce nere e pioggerelline inconcludenti facevano da guastafeste, rovinando progetti di scampagnate varie e gite all'aperto.
E anche qua il lunedi' di Pasquetta non e' molto diverso. Oggi, infatti, il sole non si e' visto nemmeno in cartolina. In compenso, pero', un cielo cupo ed una pioggia insistente hanno fatto da sgraditi compagni di giornata.
Da qualche giorno ormai i ciliegi stanno sfoggiando tutta la loro magnificenza floreale, adornando generosamente viali, giardini, parchi pubblici, cortili di scuole e fabbriche. Basta semplicemente guardarsi un po' intorno perche' il proprio sguardo possa posarsi su immense nuvole di petali rosa.
La sottoscritta, che ogni tanto e' un po' smemorata e distratta, sabato sera ha dimenticato la sua macchina fotografica sul tavolo di un ristorante e cosi' ha dovuto telefonare per avere notizie della sua Casio rossa. Naturalmente la mia macchinina era stata prontamente ed accuratamente messa da parte dalle cameriere del locale, e aspettava soltanto che tornassi a riprenderla.
E cosi' stamattina sono tornata da えぼし Eboshi, fantastico ristorante tradizionale di pesce, dove la mia piccola Casio mi stava pazientemente aspettando.
La giornata grigia e fredda non invogliava a far grandi passeggiate, ma quegli alberi carichi di splendore rosa erano davvero difficili da ignorare, e cosi' - nonostante l'ostinata pioggerellina - mi sono incamminata per la stradina che conduce allo Zama Jinja.
A parte qualche sporadico passante, la stradina era immersa in un silenzio rotto solo dal rumore dei miei passi sul selciato bagnato e dall'incessante tamburellare della pioggia sul mio ombrello verde.
Mi sono lentamente incamminata su per quella stradina che conduce alla scalinata del santuario, godendomi cosi' un mio personalissimo e solitario お花見 o-hanami.
Un hanami sotto la pioggia in un giorno umido e freddo dove pero', nonostante l'assenza del sole, non e' affatto mancata la poesia.
Le due piogge, quella di petali rosa e quella solita, facevano da cornice a quella bella stradina tranquilla.
Davanti ad una casa rosa salmone ho ammirato un ciliegio carico di fiori di un rosa particolarmente vivace; guardate che meraviglia!
Piano piano sono giunta quasi ai piedi della scalinata di pietra che conduce al piccolo santuario. La pioggia non accennava minimamente a smettere, e dopo aver inavvertitamente pestato un paio di pozzanghere, le mie scarpe nere erano gia' intrise d'acqua.
Cio' nonostante, non mi sono fermata. Desideravo salire su per quella scala e respirare un po' di quell'aria e di quell'atmosfera che sembrano esistere solo li'.
Sono arrivata al quinto o sesto gradino quando, improvvisamente, sono stata accolta da un intenso profumo di hinoki, o cipresso giapponese, il cui aroma e' reso ancora piu' aromatico dalla presenza
Mi sono fermata li', su quel quinto o sesto gradino.
Tenendo ben stretto il mio ombrello verde, ho chiuso gli occhi e ho fatto un respiro profondo.
Tra tutti i profumi del Giappone, quello di hinoki e' forse uno dei primi ad avermi accolta durante le mie prime settimane di Sol Levante. Era agosto e l'umidita' era alle stelle. Ed e' proprio con l'umidita' che la fragranza di quel pregiato legno prende vita, inizia ad entrarti lentamente nelle narici ed arriva dritto dritto al cuore da cui non uscira' mai piu'.
Su quel quinto o sesto gradino ho ricordato quelle mie prime settimane di Giappone. I ricordi rievocati dagli odori sembrano sempre particolarmente intensi, forse perche' in qualche modo il ricordo riesce leggermente a sfiorare il nostro presente attraverso quel profumo che e' reale proprio perche' lo stiamo annusando in quel momento. E' come se, grazie a quella fragranza, il passato riuscisse per un attimo ad assottigliarsi e ad attraversare la trasparente barriera del tempo.
Su al santuario non c'era nessuno e il silenzio era cosi' profondo che non mi era affatto difficile sentirmi respirare.
Su in cima a quella scalinata, con dietro di me il piccolo santuario e l'altrettanto piccolo ed antico cimitero, mi sono sentita in pace. Completamente in pace. Lassu' ho respirato un senso di beatitudine quasi inebriante.
Mi sono lentamente avviata di nuovo verso la stradina da cui ero arrivata, un gradino per volta.
Quell'abbraccio invisibile che profumava di hinoki era ancora li' che mi aspettava, proprio vicino ad una delle lanterne di pietra del santuario nascoste tra i cespugli.
Di nuovo il ciliegio della casa color rosa salmone:
Giovedi' scorso, in compagnia di Akiko, ho gustato
Ed ecco un'altra fotografia che ho scattato a dei graziosi sanshoku dango acquistati, assieme a Sakura, in un supermercato.
Spero abbiate trascorso una Pasqua serena, in compagnia delle persone a voi piu' care.
Colgo l'occasione per fare tanti auguri alla mia sorellina per il suo ventesimo compleanno. Augurissimi di cuore, sorellina mia!
6 commenti:
Che meraviglia...io poi vado pazza per i ciliegi in fiore..sogno il giorno in cui potrò raggiungere il giappone e godere d questa visione...
E' la mia meta + ambita...poi ora che sono diventata macrobiotica....
questo post è bellissimo..mi sembra di averlo anch'io nelle narici l'hinoki!
Questa, se non vado errata, è la prima volta che commento. Ho scoperto il blog qualche mese fa e da allora lo seguo con molto piacere :-)
Qualche settimana fa, guidando per una stradina di campagna, sono stata accolta da un mare di fiori di alberi di ciliegio e di pesco, in piena fioritura. E' stato stupendo. Certamente lo spettacolo non era bello come lo è in Giappone, ma mi ha emozionato comunque.
Le foto dei dolcetti mi fanno sempre venire tanta fame çOç
Ciao! Ho scoperto il tuo blog oggi. E non ho più voglia di alzarmi dalla sedia. Sto con il naso incollato allo schermo a leggere e leggere del paese meraviglioso dove vivi. Paese che non ho mai visto e che vorrei tanto visitare.
Notizie che mi fanno immaginare anche solo un breve viaggio.
Grazie per avermi regalato questo piacevolissimo spaccato di vita giapponese.
A presto.
Ciami
Questo deve essere una sorta di segno oppure sei venuta da me e ti ho ispirato in qualche modo. Pochi giorni fa avevo fatto un post dove nominavo Scarborough Fair. Ora entro qui dentro e la sento in sottofonto.
E' così bella. Come sono belle le foto che hai messo degli alberi in fiore. Ma vederli con i propri occhi deve essere ancor di più uno spettacolo. Grazie.
Salve... grazie per avermi risposto... peccato per il bazar... cmq adesso che ho scoperto questo blog credo proprio che sarà una tappa fissa... quei dolcetti sono fantastici!! ancora una domanda... ma giugno è proprio un mese poco favorevole per venire in Giappone??
A presto. Sara.
Ciao Valina,
Grazie del bel commento che mi hai lasciato! :)
Ti auguro di poter presto visitare il Giappone perche' sono sicura non ti lascera' indifferente.
Un saluto!
Ciao Duchessa,
Grazie della visita e del commento e...benvenuta! Sono felice che il mio blog sia per te una lettura piacevole. :)
Ti mando un caro saluto!
Ciao Ciami,
Grazie della visita e del commento!
Sono contenta che il mio blog ti piaccia cosi' tanto!
Buona lettura ed un saluto!
Ciao Krishel,
bentornata! :)
A dir la verita', era da molto tempo che non venivo a far visita al tuo blog e quindi non sapevo avessi parlato di Scarborough Fair! L'avevo scelta perche' mi sembrava accompagnasse alla perfezione le foto del mio hanami sotto la pioggia.
Sono contenta che ti siano piaciute le foto di questo articoletto. :)
Ti mando un caro saluto!
Ciao Sara,
Grazie per essere ritornata a trovarmi.
Chiedo scusa per il ritardo con cui ti rispondo.
Direi che giugno sia ancora un buon periodo per venire a visitare il Giappone perche' non c'e' ancora quel caldo soffocante che, purtroppo pero', arriva puntualmente gia' ai primi di luglio.
Gli unici mesi che sconsiglio categoricamente sono sicuramente luglio ed agosto per via del caldo torrido e dell'umidita' insopportabili. Per il resto,qualunque periodo dell'anno sara' perfetto.
Naturalmente, il Giappone e' splendido anche a luglio e agosto (ogni stagione qui e' uno spettacolo sempre diverso), pero' purtroppo le temperature e l'umidita' rendono faticosi i viaggi, soprattutto a chi non e' abituato all'estate giapponese.
Ciao Sara, un caro saluto!
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