giovedì, novembre 08, 2007

L'albero che fu ed altre chiacchiere

Stamattina ho aperto gli occhi ancor prima che suonasse la sveglia.
La mia sveglia di stamane e' stato il dolce e rassicurante suono di ...una motosega!

Tutto subito, nella fase transitoria del dormiveglia, quel rumoraccio mi e' sembrato fosse quello di un motorino spaventosamente chiassoso, e la cosa non sarebbe stata poi cosi' insolita dato che ogni tanto da queste parti passano le bande di bozozoku (ragazzi ribelli vestiti in modo stranissimo, e che guidano motociclette truccate e cosi' assordanti da far sembrare il botto di una bomba un semplice rumorino appena percettibile).
Pero' dopo che il sonno se n'era definitivamente andato, ho immaginato subito si trattasse dei giardinieri che erano venuti a tirar giu' quell'albero morto, e di cui avevo parlato un paio di articoletti fa.

Sono venuti in diversi, muniti di un camioncino con una specie di braccio meccanico ed elevatore che permetteva al coraggioso del gruppo di tagliare i rami in alto e segare il tronco verso la meta', in modo da rendere il tutto piu' facilmente gestibile e trasportabile.

Mentre fuori c'era un baccano infernale, io intanto ho riordinato la camera e sono venuta giu' in cucina a prepararmi un bel caffettino che mi svegliasse per bene.

Nel frattempo, i giardinieri hanno segato l'albero e se lo sono portati via, lasciando pero' nell'aiuola questo moncone dell'ex-tronco che io ho prontamente fotografato...
...e menomale! Difatti, una mezz'oretta dopo, anche il moncone e' stato portato via e l'aiuola e' stata ripulita e rimessa a nuovo, pronta per ospitare un altro bell'alberello che speriamo arrivi presto!
E ora rimaniamo in attesa di un alberello, possibilmente vivo.
Ora, pero', mi fara' un certo effetto aprire la finestra dello studio al piano di sopra, e non trovare piu' i rami che mi entrano in casa. Sob!
E mi fara' anche effetto uscire in giardino e non vedere piu' quell'albero che, seppur defunto, faceva compagnia.
Sara' una sensazione strana, un po' come quando si tolgono dei quadri dalle pareti e poi la stanza sembra tremendamente spoglia.

Passando di palo in frasca (e qui l'espressione calza a pennello), domenica sera ho voluto a tutti i costi preparare l'omuraisu オムライス.
Mi sto convincendo, sempre di piu', che l'omuraisu dia dipendenza. Potessi, lo mangerei tutti i giorni senza mai stufarmi! Ma com'e' possibile tutto questo?
Come dicevo, domenica l'ho preparato e mi sono fatta aiutare da mio marito ed avvolgere il riso nella frittatina e a capovolgere il tutto sopra un piatto.
E ieri, invece, ho rimangiato l'omuraisu in un ristorante all'interno di un centro commerciale.

Mi devo dare una calmata con questi bagordi omuraiseschi, o finiro' per detestare questa deliziosa specialita', poiche' come recita il vecchio e saggio detto: il troppo stroppia.
A tal proposito, mi viene in mente un episodio legato a dei piccoli cracker americani al formaggio cheddar di cui ero molto golosa.
Un giorno mio marito, per farmi una sorpresa, mi ha portato a casa una confezione gigante di questi cracker che si chiamano Goldfish. La confezione era cosi' grande che sarebbe bastata a sfamare un centinaio di persone.

La parte golosona ed ingorda di me non ha resistito e ha cominciato ad affondare le manine avide in quella montagna di profumatissimi pesciolini croccanti, arraffando manciate di cracker da trasportare dalla scatola direttamente alla bocca.
Non ricordo quanto sia durata quella confezione. Nonostante la mia ingordigia, la scorta duro' abbastanza e infatti non arrivo' neanche mai alla fine perche' venni colta - dopo essermi sbafata circa tre quarti del pacco - da un senso di ripugnanza tale da essere irreversibile.
La nausea che mi prendeva gia' solo a vedere quei pesciolini era cosi' tanta che da quel momento non li ho mai piu' potuti ricomprare.
Ancora adesso quando li vedo al supermercato, la mia faccia inizia a sfoderare un repertorio di smorfie di disgusto davvero sorprendente!

Ma ritorniamo all'omuraisu di domenica.
Eccolo qui, in tutto il suo splendore! Perdonate la foto un po' scura ma era di sera, e con la luce artificiale non riesco mai a fare foto eccelse:
Ed riecco l'omuraisu in fase di assaggio:
Si', mi ricordo che avevo detto che avrei messo qui sul blog la ricetta dell'omuraisu con le foto del procedimento, ma onestamente domenica mi sono ricordata di far foto solo dopo che il tutto era gia' pronto.
Prometto che pero' riportero' la ricetta molto presto.
Intanto, segnatevi sul calendario la data del 12 o del 13 novembre (dipende da quanto riesco ad aggiornare il blog) perche' Akiko-san verra' a farmi lezione di cucina giapponese, e la nuova lezione vertera' sul 天ぷら tenpura!
Quindi, mi raccomando, non perdetevi gli articoletti della prossima settimana!

Termino questo articoletto, mostrandovi la foto di un onigiri acquistato da Famima.
Qui, in Giappone, gli onigiri si trovano dovunque e con o senza ripieno. Di ripieni ne esiste un'infinita' e mezza. Inoltre, gli onigiri si trovano in vari formati, come ad esempio quelli cosiddetti jumbo che ho gia' notato in alcuni supermercati; sono degli onigironi in grado di saziare gli appetiti piu' famelici!

Si presentano cosi', generalmente, gli onigiri che trovate gia' pronti nel banco frigo dei supermercati o dei konbini:
Questo, in particolar modo, e' uno dei miei prediletti perche' ha il ripieno di pollo e maionese! Lo so, magari detto cosi' non sembra poi cosi' invitante, ma credetemi: e' d-i-v-i-n-o!
E il prezzo! Ma l'avete visto? 105 yen (63 centesimi di euro) per uno snack fresco, buono e senz'altro piu' sano del classico pacchetto di patatine et similia.

4 commenti:

Josie ha detto...

Leggo il tuo blog con piacere da diversi mesi e solo adesso ho trovato il coraggio di scriverti. Vivo in Inghilterra ma sono appassionatissima della cultura giapponese in tutti gli aspetti. Chiaramente sono Italiana :).
Continua cosi, sei grande!

Josie

Unknown ha detto...

Ciao Josie! :)
Grazie per essere passata a trovarmi!
Sono contenta che ti piaccia il mio blog, davvero!
Torna di nuovo a trovarmi se hai tempo!
Ciao e a presto!
Mari

Anonimo ha detto...

Che bello arriva il nuovo albero!
E se magari fosse un ciliegio? Che meraviglia!
Aspetto le foto del nuovo arrivato!

Riguardo all' omuraisu, è un piatto che non mi convince molto e non so come mai... mi fa un pò senso quel pallottolone... però sicuramente appena posterai la ricetta lo proverò, così potrò giudicare meglio!
Visto il modo entusiasta in cui ne parli sono certa che diventerò una omuraisu-addicted eheh!

Magari qui vendessero gli onigiri al market come snack! Non toccherei più le schifezze che mangio adesso!

Baci
Erika

Mihara ha detto...

buonissimo questo onigiri, l ho provato ed era stupendo!ma il mio preferito(e quello di dani il mio ragazzo) è tsuna mayo, insomma quello con tonno e maionese!troppo buono!!