mercoledì, febbraio 27, 2008

Ramen: piatto semi-paradisiaco?

Rispondendo alla mia stessa domanda, indubbiamente si'.

Dei ramen ho parlato tanto, tantissimo su questo blog. Nonostante cio', e' un argomento che non smette mai d'interessarmi.

Quasi ogni volta che mi trovo in qualche locale intenta a gustare una scodella di ramen, difficilmente mi faccio scappare l'occasione di immortalare in fotografia la meraviglia che sto assaporando.

Potrebbe venir da pensare che in fondo i ramen siano tutti uguali, e che dopo averne assaggiato un tipo in fondo li si ha assaggiati tutti. Ma non c'e' nulla di piu' falso. L'ho gia' detto in precedenza: il successo, o meno, di una ramen-ya dipende interamente dalla qualita' del brodo utilizzato.

Ognuno di questi localini, sparsi per tutto il Giappone, vanta una propria ricetta, quasi sempre segreta e gelosamente custodita.

I posti migliori, a mio avviso, sono quelli piccoli e a conduzione famigliare, ma che soprattutto non fanno parte di nessuna catena e sono gestiti in modo del tutto indipendente.

In posti del genere non e' difficile assaggiare dei ramen cosi' deliziosi da commuoversi.

Ma a parte queste piccole gemme di localini, ve ne sono molti altri che pero' servono ramen di qualita' medio-bassa o addirittura infima. Tra questi, mi sento di includere quei locali appartenenti a molte di quelle catene che pubblicizzano ramen a bassissimo prezzo (180-200 yen = 1,10/1,20 euro) dove, e il prezzo ne e' dimostrazione inconfutabile, si preferisce di gran lunga la quantita' alla quantita', e dove una scodella di ramen lascia indifferenti tanto quanto una foglia secca che cade da un albero.

Solitamente, evito posti del genere a meno che non ci sia null'altro nel raggio di qualche metro, preferendo uno di quei locali dove assieme ad un brodo sapientemente preparato, si assaggia anche il gusto di vecchi orgogli famigliari per cio' che si e' riusciti a creare.

Uno di questi posti e' むつみ屋 Mutsumiya, un locale di Ebina, specializzato in ramen in brodo di miso.

Pensate che il fondatore, tale Take Rokusuke, ha impiegato anni per realizzare la sua ricetta per i ramen al miso. Non ricordo con esattezza quanto tempo, ma circa dieci anni se non erro.

Dieci anni passati a provare e riprovare; a modificare le dosi degli ingredienti; ad aggiungere nuovi ingredienti; a far assaggiare il risultato man mano ottenuto a parenti, amici e clienti.

Una vera passione quella di Take-san; una passione che l'ha portato ad aprire diversi locali un po' su tutto il territorio nazionale, con l'intenzione di far assaggiare, a quante piu' persone possibili, i ramen preparati alla maniera di Hokkaido, ma con il brodo fatto secondo la sua ricetta.

Da Mutsumiya il menu' e' piccolissimo, e composto da quattro o cinque tipi di ramen e non di piu', piu' due varieta' di 餃子gyooza.


Ecco i ramen al miso di Mutsumiya che abbiamo assaporato alcune settimane fa:


E questi i ramen al miso e salsa di soia, sempre di Mutsumiya:
E per finire, un misto di gyooza all'aglio e maiale, e alle verdure. Ovviamente, appena fatti e brasati:
A Yokohama, invece, una sera Annalisa ed io stavamo passeggiando, con gli stomaci che brontolavano e reclamavano una cena calda e gustosa. Guarda di qua e guarda di la', abbiamo scovato in un angolino un'insegna che pubblicizzava, in modo molto modesto, un locale al terzo piano dell'edificio in questione. La specialita' del locale erano i ramen. Annalisa ha detto che il locale le ispirava fiducia, e cosi' abbiamo preso la nostra decisione.

Senza troppe esitazioni, ci siamo incamminate su per la scaletta a chiocciola che ci ha condotte in un minuscolo, ma accogliente ristorantino; un posto molto tranquillo, dall'atmosfera piacevole e rilassante; un posto ideale dove gustare in santa pace un buon pasto, e dove poter staccarsi per una mezz'oretta dallo stancante caos di Yokohama.

Per poco piu' di 600 yen, ecco quello che ha scelto Annalisa:

Shio-ramen, takikomi-gohan (riso al vapore con verdure miste), insalatina,e come dessert shiratama-zenzai (palline di riso accompagnate da marmellata di azuki).

Per poco meno, ecco che cosa ho scelto io:
Shio-ramen, takikomi-gohan e deliziosi gyooza con impasto al te' verde (peccato che non si vedano molto dalla foto).

per 300 yen in piu', ci hanno servito del te' matcha appena preparato, assieme a dei divinissimi mochi cosparsi di kinako:
Da sinistra verso destra, in senso orario: te' matcha, mochi con kinako, sciroppo kuro-mitsu (preparato con zucchero di canna di Okinawa), e degli inaspettati tsukemono tinti di viola (verdurine sottaceto!)

Suppongo che lo scopo degli tsukemono serviti assieme al matcha sia quello di ripulire la bocca tra un sorso e l'altro, probabilmente per permettere di gustare al meglio il sapore dei wagashi oppure quello del te', oppure ancora entrambi.

Tornando al discorso dei locali a conduzione famigliare, credo di aver gia' parlato di たてがみ屋 Tategami-ya, un ristorantino vicino casa nostra, gestito da marito e moglie con la figlia.

Anche il loro menu' e' composto da poche cose, e questo dimostra che quel poco che fanno, lo preparano come si deve. Non c'e' bisogno di strafare. Chi strafa', spesso male fa'.

E' incredibile come ognuno di questi posti (e io ne sto menzionando proprio solo una minimissima parte), prepari dei ramen infinitamente squisiti, e con ognuno un sapore suo ed inimitabile! I ramen di Tategami-ya saranno sempre diversissimi da quelli di Mutsumiya, o da quelli di Seigetsu o di Yokohama-ya, ma sta proprio in quest'ampia varieta' di sapori il fascino dei ramen.

Ecco i ramen al miso, secondo Tategami-ya:
Nella loro squisita interpretazione di questa classica ricetta dei ramen, compare persino un mazzettino di spinaci al vapore!

Adesso che piano piano ci stiamo avvicinando alla primavera (anche se secondo il calendario giapponese, la primavera e' GIA' iniziata), e quindi a giornate piu' lunghe e piu' tiepide, probabilmente il desiderio di gustare ramen si assopira' un po', lasciando sicuramente posto alla voglia di sushi e zaru-soba.

A proposito di soba: mentre i miei genitori erano qui in visita da noi, siamo andati a fare un giro nella mia adorata Kappabashi. In una delle viuzze secondarie che si diramano da 合羽橋通りKappabashi-doori, ossia il corso principale, abbiamo trovato un piccolissimo e antico ristorantino dal poetico nome di Yamato. Li' i miei genitori hanno assaggiato, per la prima volta, gli udon!

E sempre li', ho mangiato la mia prima zaru-soba dell'anno, accompagnata da un tempura di verdure che era cosi' delizioso da non credere! E come potevo non scattare una foto?
いただきます!!!

13 commenti:

Anonimo ha detto...

mamma mia che acquolina XD e dire che ho appena mangiato! ma sarò una una golosastra!! A proposito, ma tu ce l'hai la ricetta per fare il brodo al miso per i ramen: ho trovato descrizioni abbastanza uniformi per la salsina della soba fredda ma, evidentemente, per il brodo del ramen le scuole di pensiero devono essere infinite ;p

Anonimo ha detto...

Posso dire che il tofu e gli udon mi lasciano un po' perplessa... sia come gusto che posso immaginare, sia come consistenza? :)
ma invece i Gyoza e i ramen mi ispirano tantissimo, ogni volta che posti una foto o una descrizione mi viene l'acquolina in bocca!!! :P
c'è da svenire!!

Cla ☺

aerie ha detto...

L'ultimo ramen assomiglia a quello che ho mangiato io, era così buono che ho una voglia matta di mangiarlo di nuovo.

sakura ha detto...

Ciao, trovo il tuo blog molto interessante, e ricco di spunti sulla cucina giaponese che adoro.
Spero vorrai fare un salto a vedere il mio,....ora mi sfoglio con calma i tuoi post, sicuramente ci sono tante altre cose piacevoli, ciao Sakura

Unknown ha detto...

Ciao Bia :)
Grazie per essere tornata a trovarmi!
Purtroppo, non ho la ricetta per il brodo al miso per i ramen. A dire il vero, non ho proprio nessuna ricetta per preparare i ramen in casa.
Questo perche' sono talmente laboriosi da preparare che preferisco andarli a mangiare da qualche parte, oppure cucinarmi quelli freschi (o secchi) che trovo al supermercato.

Qui in Giappone, e' raro che qualcuno si prepari i ramen fatti in casa, partendo quindi dal brodo fatto con ingredienti freschi.
C'e' troppo lavoro! Pero', non e' impossibile! Anzi, ora che ci penso, la mia amica Kyoko mi ha detto di averli fatti un paio di volte; le chiedero' la ricetta! :)

Ciao Claudia :)
Si', certo che puoi dirlo! :)
Effettivamente, ramen e udon sono cosi' diversi fra loro, sia come consistenza che come sapore, che e' facile preferire uno piuttosto che l'altro.
Anch'io, se devo essere sincera, pur trovandoli entrambi buonissimi, credo di propendere piu' per i ramen. ;)

I gyoza, invece, mi fanno proprio venire l'acquolina in bocca solo a pensarci! Non ne ho sempre mangiati di buoni, pero'. Dipende sempre da chi li fa e da come li fa. In alcuni posti, ad esempio, mettono troppo aglio e questo li rende, a dir poco, indigesti.
Ma a parte questo, i gyoza non riescono mai a stufarmi!:)

Ciao Aerie,
Grazie della visita!! :)
Hai preparato i ramen a casa, o li hai mangiati in qualche ristorante?

Ciao Sakura,
grazie dei complimenti! Vengo subito a dare una sbirciatina al tuo blog! :)

sakura ha detto...

Cosa mi sai dire dello Jou-jutsu o arte della passsione amorosa, ne ho letto in proposito su una rivista di arti marziali, in un'intervista ad un maestro giapponese, l'ho trovato un argomento interessante e carino, romantico, la donna metteva alla prova lo spasimante addirittura organizzando finti agguati ecc..
Vorrei capire se posso comperare qualcosa da tuo bazar, e come?

Ciao

Mihara ha detto...

Oddio adoro queste cronache culinarie Marianna!sei bravissima e non ci si annoia mai a leggere il tuo blog!
Io e Dani siamo andati a Yokohama!è davvero bellissimo, poi d'estate con la brezza marina è stupenda!ci siamo fatti anche le terribili montagne russe del parco di Yokohama xD sigh peccato che io stessi malissimo e non ci siamo concessi una cenetta come la vostra!*_*
poi quegli zaru soba mi fanno morire!!io li adoro Y_Y nei ristorantini di Nakano ci siamo mangiati degli zarusoba epici!sigh spero di tornare presto in giappone e magari di incontrarti!
Una bacio!
Giulia.

Anonimo ha detto...

ciao! io il ramen l'ho fatto in casa ed effettivamente è un lavoraccio. non so nemmeno se ci sono andata vicino come gusto (visto che a vicenza non è semplice reperire gli ingredienti!), ma era venuto una meraviglia e una bontà.
comunque guardate TAMPOPO è un film (in jap sottotitolato in italiano) che parla appunto di ramen...è bellissimo!

Unknown ha detto...

Giulia :),
Grazie, sei sempre cosi' gentile! Non sai quanto piacere mi faccia sapere che quello che scrivo, anziche' annoiare, interessi ed incuriosisca! E' proprio per questo motivo che mi sento sempre spronata a continuare a scrivere!

Giulia, quando tornerai in Giappone ci dovremo *assolutamente* incontrare! ;)

Isa, grazie della visita! :)
Sei stata bravissima ad aver preparato i ramen in casa!! Sugoi!
Ce l'hai ancora la ricetta? Magari potresti metterla qui nei commenti, o potresti inviarmela in modo che io possa pubblicarla sul blog. Che ne dici? ;)

Sono d'accordissimo con te sul film Tampopo!E' bellissimo! E' proprio grazie a questo film che ho sentito parlare, per la prima volta, di ramen!
Inutile dire che, guardando Tampopo, viene automaticamente una fame incredibile! ;)

Mari

aerie ha detto...

I ramen li ho mangiati al ristorante giapponese dove sono andata dieci giorni fa.
Una delizia!
Devo tornare al ristorante prima che faccia troppo caldo per mangiare il brodo di miso. Magari ne assaggierò un'altra versione.
Un bacione!

Anonimo ha detto...

comunque è un lavoraccio! ci ho messo un pomeriggio intero! a dire il vero avevo seguito un pò il mio istinto :) un pò ciò che avevo visto su tampopo!
il brodo fatto bollendo prima la carne e il pollo viene molto più buono...
ma comunque io sono curiosa di assaggiare il ramen V E R O!!!! :( chissà quando potrò :(
ciao! bel blog! sono già una tua lettrice!

Isa°Mo ha detto...

ps: se non ti spiace aggiungoil tuo link nel mio neonato blog...
isa

Unknown ha detto...

Ciao Isa,

Non mi dispiace affatto! Anzi, mi fa piacere! Grazie per avermi aggiunta fra i tuoi link!
E complimenti per il tuo blog!
Mi fa piacere sapere che anche tu hai la passione per le ceramiche giapponesi. ;)
Quando avrai tempo, sarebbe bello se mettessi sul tuo blog alcune foto dei pezzi che hai nella tua collezione! Sono curiosissima di vederli!
Ciao Isa, e grazie ancora!! :)