martedì, aprile 08, 2008

Sakura in declino ed altre chiacchiere

Sabato siamo andati al 桜祭りsakura matsuri (festival dei ciliegi) che c'e' stato qua vicino.

Al sakura matsuri, si celebra la sfuggente bellezza di questi splendidi fiori passeggiando ed ammirando questi alberi carichi di eleganza.

Al sakura matsuri, si puo' fare l'hanami sedendosi sotto un albero per fare un picnic mentre ci si gode questo strabiliante spettacolo della natura.

Quando siamo arrivati, c'era gia' tantissima gente ed e' stato quasi impossibile trovare un albero libero! Nonostante cio', abbiamo scattato foto a volonta', soprattutto visto che abbiamo appena comprato una meravigliosa macchina fotografica, una Casio Exilim da 8.1 megapixel, e quindi volevamo mettere il nostro gioiellino subito alla prova!

Al festival, si puo' dire che abbiamo celebrato quello che forse e' stato l'ultimo giorno di vera bellezza dei sakura. Anzi, gia' il giorno stesso hanno iniziato a manifestarsi i primi segni di declino.

Primo fra tutti: la pioggia di petali.

La pioggia di petali di sakura e' un avvenimento tanto poetico quanto malinconico poiche' coincide quasi sempre con l'inesorabile fine della fioritura di questi magnifici fiori.

A sinistra, nella mano di mio marito, ecco una manciata di vellutati petali che siamo riusciti ad afferrare. E come vedete, alcuni di questi sono gia' un po' appassiti, e con quelle venature marroncine con cui la natura ci avverte della fine di questo tanto atteso e tanto amato ciclo floreale.

Ma molti degli alberi erano ancora avvolti nel loro roseo manto, anche se i loro rami si stavano lentamente separando dai fugaci fiori:


C'era tanta gente. Grandi e piccini. Nell'aria svolazzavano vivaci i petali rosa assieme al profumo di tante cose buone da mangiare.

Questo vortice di petali danzanti e di effluvi mangerecci creava un'aria di festa.

Famiglie allegre che, con appetito, pranzavano con le tante squisitezza dei loro coloratissimi bento, oppure con le delizie acquistate ai banchetti della festa.

Tante erano anche le romantiche coppie d'innamorati che, con sguardi sognanti e persi nella pioggia di petali , assistevano a quest'ultimo gran finale dei sakura.

Il profumo delle patate dolci fritte si mischiava con quello irresistibilmente zuccheroso dei フルーツあめ furuutsu-ame, ovvero di frutta caramellata. Una sorta di lecca-lecca con all'interno un'intera mela oppure una succosissima fragola!

Ecco due immagini del banchetto dei furuutsu-ame vicino a quello dell'okonomiyaki:

E la parte bambinesca che c'e' in noi, non ha saputo resistere a quel dolce profumo di frutta zuccherata, ed ecco qui la nostra fragola:
Ero in coda in attesa di una coppetta piena di patate dolci fritte, ma il ragazzo del banco era cosi' lento che dopo un po' ho lasciato perdere.
Sul tendone giallo c'e' scritto: Satsuma sutikku -- bastoncini di patate dolci.

Ed ecco una signora intenta a preparare l'okonomiyaki:
E per la gioia dei bambini, subito li' vicino c'era un banchetto che vendeva figurine dei cartoni animati, giocattolini vari e, proprio a fianco ad esso, un banchetto di あんず飴 anzu-ame albicocche (ed altri frutti) candite:
Dopo aver lasciato il festival, ci siamo incamminati verso la stazione, ma prima ci siamo fermati ad immortalare un angolo, del mio quartiere, che e' sempre splendido: il sentiero che conduce allo Zama Jinja. Ricorderete senz'altro il mio articoletto dedicato a questo santuario.
Come si fa a non rimanere senza parole davanti alla bellezza di un toori di pietra e a dei ciliegi in fiore che gli fanno da cornice?

Proseguendo leggermente oltre il toori:
Vedete i mucchietti di petali agli angoli della stradina?

Le strade sono tutte tempestate di puntini rosa che svolazzano con la stessa leggerezza di una leggiadra farfalla.

E il severo koma-inu che fa da guardia al sentiero che conduce allo Zama Jinja:
Abbiamo continuato la splendida giornata, andando a curiosare per Tokyo, passeggiando fra Kanda e Nihonbashi.

Un viale alberato e ancora dipinto di rosa, di Nihonbashi, abbellito da quella tonalita' bluetta tipica del cielo che accoglie le prime luci della sera:
Passeggiando per il corso principale che collega Kanda a Nihonbashi, abbiamo trovato Mitsukoshi, un grande magazzino di lusso.
Da Mitsukoshi sono in vendita oggetti delle marche piu' prestigiose: dalle lussuose penne Mont-Blanc ai preziosissimi cristalli di Baccarat.

Qualunque angolo di questo enorme centro dello shopping d'elite sembra essere sfavillante e sembra voler riaffermare l'estrema eleganza di questo sofisticato ambiente.

Qui non si e' badato a spese. Neppure davanti al desiderio di poter sfoggiare, con orgoglio e forse una punta di superbia, quest'enorme ed intricatissima scultura di cloisonnè, raffigurante la dea Kwan Yin:
Questa mastodontica scultura regna proprio nel cuore di Mitsukoshi, circondata dal lusso piu' sfrenato.

La scultura in se' e' magnifica. Un intreccio di colori sinuosi e quasi cremosi che sembra mutare piu' lo si osserva. Sfumature dorate, lucide ed opache sembrano mischiarsi con la stessa grazia con cui si amalgama del burro fuso a del cioccolato.
Con ogni sguardo pare di riuscire ad afferrare un dettaglio in piu', per poi rendersi conto, poco dopo, di essersi sbagliati poiche' quell'intreccio di sfumature inganna.

Essere al cospetto di questa gigantesca scultura ha provocato in me una sensazione che e' a meta' fra il timore reverenziale e la meraviglia.

Ma, eppure, c'e' qualcosa che stona in tutto cio'. E' come se ci fosse un conflitto fra due parti: la magnifica scultura e lo sfarzoso ambiente che la circonda. E' come se una parte tentasse di prevaricare l'altra.

Un troppo strafatto.

Un dolce nauseabondo.

Una musica ripetitiva ed assordante.

Ecco. Quella scultura mi e' parsa fuori luogo perche' non credo appartenga in quell'ambiente fatto di effimero e di gioie evanescenti.

Una bellezza senza tempo che si scontra violentemente contro la bellezza di cio' che e' transitorio e momentaneo, di cio' che splende, ma non per sempre.

La bellezza di quella scultura sarebbe stata infinitamente accentuata se amplificata da uno spazio aperto, oppure da una semplice e disadorna teca di vetro posta all'interno di un museo o di un tempio.

C'e' qualcosa di stridente nel vedere borse di Louis Vuitton o Gucci, stravaganti camicette di Versace, delicatissimi calici di Lalique vicino alla grandiosita' ed imponenza di un'opera d'arte che non perdera' di lucentezza col passare di un'ennesima e caduca moda.

Lasciandoci alle spalle Mitsukoshi, la scultura di Kwan Yin, e le confezioni da trenta ciliegie di Sembikiya vendute alla modica cifra di quasi 30.000 yen (circa 186 euro), ritorniamo lentamente in una realta' meno pretenziosa.

E dire che il Mitsukoshi di Ginza e' un posto splendido ed e' un ambiente decisamente meno spocchioso di questo!

Ci siamo avviati lentamente in direzione di casa, passando prima per Yokohama dove, per concludere la serata veramente in modo gustoso, abbiamo deciso di lasciarci attirare da un minuscolo locale in una stretta viuzza scura di questa grossa citta' portuale.

Cio' che ci ha attirati e' stata la fila di persone che, pazientemente, aspettavano il proprio turno per poter entrare ad assaggiare le squisitezze di 大勝 Taishoo, un locale senza dubbio dal nome azzeccato e propiziatorio: taishoo in giapponese, infatti, significa grande vittoria!

Dopo aver atteso per circa una decina di minuti, siamo finalmente riusciti ad ottenere due posticini piccini piccio'.

Ebbene, li' abbiamo mangiato generosissime porzioni di gustosi ramen fatti a mano!

Ecco i miei ramen, con tanto di naruto, alga nori, una fettina di maiale arrosto ed un uovo sodo e mezzo!!
Di solito, sui ramen viene messo mezzo uovo sodo, ma questa e' prima volta in cui mi sia stata servita una dose cosi' abbondante non solo di uova, ma di ramen!

E i ramen alla cipolla di mio marito:
E per concludere, vi regalo ancora un'immagine che ha catturato un briciolo di quel delicato incanto dei sakura di sabato...adesso ormai in malinconico declino.
またね!

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Marianna che incanto quelle vie ricoperte da un arcata di ciliegi in fiore!
E' una meraviglia, grazie per aver condiviso con noi un momento così suggestivo ed importante per la vita del nostro amato Giappone :)
Ho visto che hai ricevuto il pagamento, mamma mia non vedo l'ora di ricevere il pacco!!!!
Un abbraccio forte!
Erika

K and S ha detto...

So pretty where you are! :)

aerie ha detto...

Mi hai fatto ricordare di quando sono stata ai magazzini "La Fayette" a Parigi e invece di guardare la merce ammiravo il meraviglioso soffitto a vetrate ^_^

Il paese dei balocchi ha detto...

Che bella questa festa. Ha un che di magico...
E quante leccornie.
Beati voi.
Verrò anch'io un giorno! ^____^
Good Morning! (visto che da voi sarà mattino)

Anonimo ha detto...

Quel ramen sembra bello sostanzioso...ma l'uovo sodo come si mangia, intero prendendolo con le bacchette???
La statua dello shopping centre è davvero bella, mi ha ricordato il lusso degli addobbi che ho visto da Harrod's a Londra...

Ciao, Lucia

aerie ha detto...

A proposito, com'era la fragola?

misao ha detto...

Wow mari, che bellissima escursione stavolta! peccato che non si veda bene bene la pioggia dei sakura... saro io che sono cieca! ma che bello...
è proprio un tipico giorno primaverile. anche senza festa, fare una piccola passeggiatina in un posto cosi credo che rilassi e mette tanta serenita no? poi fantastica quella fragola! :D io lo conoscevo solo con le mele! :D

^^ grazie per condividere queste cose belle con noi! un abbraccio,

Diana

Unknown ha detto...

Ciao Erika :)
Grazie della visita!
Anch'io non vedo l'ora che ti arrivi il pacco! Ti faro' avere il codice EMS il prima possibile! ;)

Hello Kat,
Thank you so much for visiting my blog! ;)

Aerie,
grazie della visita!
La fragola era molto buona, forse un po' troppo dolce, ma piacevole. :)

Ciao Nicla,
Grazie della visita! :)

Ciao Lucia,
Si', hai ragione: i ramen erano sostanziosissimi, tant'e' che non siamo nemmeno riusciti a finirli e ne abbiamo avanzati un bel po'! E pensare che avevano persino porzioni piu' grandi di quella!

Si dice che quando si riesce a prendere un uovo intero con le bacchette vuol dire che non si avranno mai piu' problemi con le bacchette appunto. Cioe', l'uovo e' la prova piu' difficile...ma anche i pezzi di tofu non scherzano, secondo me.
Al ristorante, comunque, ho visto che la gente si aiutava con il cucchiaio cinese (che viene sempre portato assieme ai ramen)e con questo reggeva l'uovo, ma lo prendeva poi con le bacchette per morderlo. Penso che il cucchiaio serva ad evitare che l'uovo, scivolando e cadendo nel brodo, schizzi la minestra dappertutto e faccia un pastrocchio.
Ho fatto anch'io cosi' e non ho avuto difficolta'. Pero', ecco, l'uovo intero rimane una prova difficile per chi vuole usare le bacchette.
Ciao Lucia, grazie della visita! :)

Ciao Diana,
Grazie della visita e grazie dei complimenti! :)
La pioggia di petali andava e veniva...soprattutto quando c'erano folate di vento allora ci si trovava in piccoli vortici di petali, pero' la pioggia non era costante, ecco perche' non la vedi nelle foto.
Si', e' stato molto bello passeggiare alla festa e ammirare ancora gli ultimi alberi in fiore!
Grazie della visita!! :)

Anonimo ha detto...

Ciao, meravigliose le immagini dei sakura in fiore. Vederli dal vivo sarà ancora più bello e suggestivo sicuramente. il ramen è un mio desiderio da tanto tempo di assaggiarlo però purtroppo ancora non ho avuto occasione. per ora mi concedo un pò di svago dopo lo studio degli hiragana domani finisco i suoni puri speriamo di ricordare tutto. Grazie per il tuo splendido blog che ci regala ciò che magari non possiam vedere dal vivo... buon week end.