martedì, ottobre 28, 2008

Daigaku, Hagaki, Tetsubin e varie

(Una parte del mio materiale di studio di giapponese)

La mia breve pausa e' finita, ed e' di nuovo giunta l'ora di ritornare sui libri. Oggi riprendo l'universita' perche' inizia il nuovo corso di giapponese, e quindi sto finendo di prepararmi logisticamente e psicologicamente per il mio ritorno in aula.

Fino all'ultimo sono rimasta col fiato in sospeso perche' all'uni si temeva che annullassero il corso di Giapponese 7 per mancanza di studenti.
Piu' si va avanti, e piu' il numero si abbassa spaventosamente.
A Giapponese 1, infatti, sono talmente in tanti che a malapena hanno sedie a sufficienza!

Noi, invece, siamo sempre di meno. Non che la cosa mi rattristi. Tutt'altro. Pero', purtroppo, se non c'e' un numero minimo di studenti, il corso viene annullato poiche', pure per l'universita'...business is business. Sigh.

Ad ogni trimestre, pero', si ripresenta sempre la stessa questione e non e' mai chiaro quale sia, effettivamente, il numero minimo di studenti necessario perche' il corso possa iniziare. Boh. C'e' chi dice cinque e chi sette. Insomma, ognuno tira fuori i numeri che piu' gli aggradano, evidentemente.
Comunque sia, attraverso il portale dello studente della mia universita' e' possibile controllare quante sono state le iscrizioni effettive per un determinato corso, e per il momento pare che Giapponese 7 sara' composto da ben...3 studenti, compresa la sottoscritta! Accipicchia, che calca!

Quindi, sono di nuovo cambiati i numeri?

Ma credo comunque che saremo piu' di tre. Staremo a vedere, dunque.

Tra l'altro, l'aspetto un po' negativo di questo trimestre di giapponese sara' l'orario: dalle 19:30 alle 22:00! Per diversi trimestri ero riuscita ad evitare accuratamente quella fascia oraria pazzesca, ma purtroppo questa volta non ho scampo, ahime'.
Mi chiedo che corse dovra' fare il povero sensei dato che abita ad un'ora di metro' dalla nostra sede! Avra' letteralmente i minuti contati se non vuole rischiare di perdere l'ultimo treno e di dover per forza pernottare in qualche hotel capsula o simili.

Fra le pagine del mio libro sulle particelle giapponesi ho ritrovato una bellissima cartolina che mio marito mi ha spedito nientepopodimenoche' dalla vetta del Monte Fuji! Chi se lo sarebbe mai immaginato che lassu' ci potesse essere addirittura un ufficio postale, per quanto minuscolo? Ebbene si'! Insomma, non capita tutti i giorni di poter arrivare fin lassu', come non capita neanche tanto spesso di ricevere posta proveniente direttamente dalla vetta del monte piu' sacro del Giappone: 富士山 Fuji-san.
Ed ecco dunque la mia preziosa cartolina!
Ieri ho pensato di rispolverare la mia piccola 鉄瓶 tetsubin, ossia la teiera in ferro, per farmi una tazza di buon te' 新茶 shincha.

Tra l'altro, piccola precisazione: la parola tetsubin 鉄瓶 e' composta dal kanji tetsu (ferro) e   bin (contenitore). Il significato della parola, quindi, mi sembra piu' che chiaro.
Qualche giorno fa, pero', sono capitata su una pagina di un sito italiano che si occupa di design e varie, dove davano alla parola tetsubin un significato esageratamente poetico: forma per il te' o via del te'...una scempiaggine del genere. Ma perche' dietro le parole giapponesi si deve sempre e per forza nascondere un significato cosi' profondo e mistico? Contenitore di ferro sara' prosaico, ma corrisponde alla realta'.

Ecco qui la mia tetsubin e la mia tazza preferita da te' verde:
La mia tetsubin e' una 南部鉄器 Nanbu-tekki proveniente dalla prefettura di Iwate.
Concludo il breve articoletto di oggi con alcune foto di un sublime とんかつ tonkatsu gustato un paio di settimane fa in un ristorante a quattro isolati da qua: すえひろ Suehiro.

Di solito, quando si ordina il tonkatsu, al cliente viene portato un すりばち suribachi (mortaio giapponese) contenente semi di sesamo da macinare a mano, con l'ausilio di un bastoncino di legno. Ecco il suribachi che hanno portato a me, con dentro una manciata di fragranti semini di sesamo pronti da essere macinati! I semi di sesamo tritati aggiungeranno un tocco in piu' al gustoso tonkatsu, ma sono ottimi da versare anche sul cavolo verza. Io ho l'abitudine, tra l'altro, di condire sempre il cavolo verza con la salsa del tonkatsu, anche se questa sarebbe da usare per la carne, pero' il binomio cavolo verza + salsa per tonkatsu e' un qualcosa di sublime!
Come vedete, l'interno del suribachi e' fatto in modo da facilitare la macinatura di qualunque cosa vogliate.
Il suribachi, tra l'altro, e' uno di quegli articoli che spesso ho pensato di aggiungere al bazar, ma non so quanto possa interessare. Ditemi voi.

Ed ecco qui uno splendido e generoso とんかつ定食 tonkatsu teishoku (pasto completo di tonkatsu e altre portate):
Come sempre, il tutto e' ordinatamente ed elegantemente presentato. L'occhio vuole sempre la sua parte. E' importante!
Il riso, come gia' vi ho detto in precedenza, va sempre posizionato a sinistra, vicino al cuore. Piu' su una tazza di un delicato 玄米茶 genmaicha, delle piccole patate dolci. In mezzo, il tonkatsu accompagnato da cavolo versa tagliato fine, da una fettina di limone e da una punta di からし karashi, o senape giapponese.
A destra, invece tsukemono di non ricordo piu' cosa, ed una paradisiaca zuppa di miso con aburaage, o tofu fritto, cubetti di tofu fresco e wakame.

Ecco, il tonkatsu e' uno di quei piatti giapponesi che sono facilissimi da realizzare anche al di fuori del Giappone perche' richiedono ingredienti semplici e reperibili ovunque. Dico questo perche' spesso vedo che ci sono persone che cercano di avvicinarsi alla cucina giapponese andandosi ad intestardire con piatti difficili tipo il sushi, quando invece basterebbe preparare una bonta' tipo il tonkatsu e servirlo con del riso al vapore e una scodella di zuppa di miso...et voila'! Un autentico pasto giapponese che sicuramente sarebbe piu' facile da far gradire a quei commensali schizzinosi e che in genere snobbano qualunque cosa non provenga dalla tradizione culinaria italica.

Insomma, se vi piace la classica cotoletta impanata, allora con molte probabilita' gradirete il tonkatsu! A proposito, se v'interessa la ricetta per farlo, ecco qui la mia.
Se non amate molto il maiale o se non l'avete in casa, anche il pollo va benissimo ma a quel punto il nome del piatto cambiera' leggermente; anziche' とんかつ tonkatsu, diventera' チッキンかつ chikkin-katsu.

La parola giapponese katsu che, inevitabilmente, provoca una risata in noi italici per via della forte somiglianza con una certa parolina poco graziosa della nostra lingua, deriva dal termine inglese cutlet cioe' costoletta o bracioletta. La parola cutlet ha subito un accorciamento ed una giapponesizzazione, trasformandosi cosi' in katsu. Ecco svelato il mistero!

Beh, いただきます itadakimasu a tutti e buon ritorno a lezione a me!

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche io adoro il tonkatsu!°_°
Spesso lo mangio nel katsudon!E' una botta clamorosa al mio povero colon, ma non resisto!
Appena posso utilizzerò la tua ricetta del tonkatsu.Ma lo sai che una volta in un ristorante mi hanno detto che la salsa per il tonkatsu non esisteva?°_°Io non ho voluto discutere, ma sapevo che esisteva perché l'avevo utilizzata in un altro locale...Forse sarà un accostamento + moderno e recente e loro non l'hanno voluto introdurre nel servizio ai loro tavoli?Mah...

Il すりばち è molto carino e utile.Quanto può costare?
Noi in cucina abbiamo un mortaio in marmo che è un piccolo tesoro per il mio amore, sicuro quando stasera gli farò vedere il suribachi se ne innamorerà!^__^

Spero che non ci sia maggiore defezione dai corsi di Giapponese e che tu possa continuare a studiare serenamente.Certo che è un orario davvero scomodo però!>_<

Ciao!

Giochan yori

Anonimo ha detto...

In bocca al lupo per il nuovo corso di giapponese e occhio allo stress dello studio e dell'ora tarda:) Qualcosa di buono c'è: oltre ad imparare nuove cose quando tornerai a casa sarai talmente stanca che cadrai subito in un sonno profondo!

頑張ってください!

Giulia

Anonimo ha detto...

Mamma mia già al settimo livello io stò arrivando al terzo e con molta lentezza lo faccio nei ritagli d tempo fuori dal lavoro..lavoro vabbè chiamiamolo così.
Peccato c sian pochi iscritti io sarei stata la prima e avrei portato un pò d gente.
Bellissimo quello x macerare sarebbe utile per il pesto...e quella prelibatezza??? oddio no son a dietaaaaaaaaaaa
baci baci

Anonimo ha detto...

Ciao Mari-san!!!!Mi chiamo Vale-chan,e sono un'assidua lettrice del tuo blog,che seguo ormai da giugno..l'ho letto tutto da cima a fondo,e ti faccio i miei complimenti,perchè adoro come descrivi le tue avventure in Giappone!!!**
Anche io amo la cultura e la lingua giapponese,e ho appena iniziato un corso per principianti!:)
Abito vicino a Venezia,e sogno solo di poter andare nel paese del Sol Levante,un giorno..!**
Insomma,che altro dire..finora sono stata una lettrice silenziosa,è vero,ma non sapevo cosa scrivere e non volevo risultare banale..comunque il tuo blog è tra i miei Preferiti,e ogni giorno controllo se hai aggiornato!:D
Ormai mi divoro ogni nuovo articoletto che pubblichi,curiosa di conoscere cose nuove sul Giappone,e di leggere le tue considerazioni,che sono molto interessanti ed esaurienti!^^
Detto ciò,ti dico in bocca al lupo per il tuo corso all'università!!!:) e se potessi,ti regalerei un Kit Kat! XD
(visto come ho letto attentamente i post precedenti?XD)
Quanto al cibo,purtroppo non ho ancora avuto occasione di assaggiare il tonkatsu,ma sembra veramente ottimo! Vicino a casa mia c'è un ristorante sia cinese che giapponese,e con stupore ho constatato che mi piaceva tutto quanto ,anche le cose che normalmente non mangio nemmeno sotto tortura!Sarà che il Giappone mi influenza senza che io me ne accorga!
Dopo averti rimbambita con tutte queste chiacchere,ti saluto!
Oyasumi nasai,mata aimashoo! (spero sia tutto giusto ^^")

Elisabetta ha detto...

Il tonkatsu... è stato il mio primo incontro con la cucina giapponese, il mio "battesimo" gastronipponico...E adesso voglio provare a fare il katsu-curry...

Anonimo ha detto...

Anch'io amo il tonkatsu... anzi lo amo proprio troppo... e credo che sia uno dei motivi per cui il mio girovita è aumentato :-)
Ma quando lo vedo è difficile resistere anche se la fame non è grande.

Unknown ha detto...

Ciao cara Giochan,
grazie della visita e del commento!!

Forse, come dici tu, la salsa per tonkatsu e' un'invenzione relativamente recente, ma comunque esiste, eccome. Probabilmente le massaie piu' brave se la preparano in casa e non la comprano al supermercato! :D

Un すりばち come quello della foto costa all'incirca sui 4-5 euro, dipende dalla misura. Ce ne sono certi che sono veramente grandi, ma per uso domestico ne basta uno piccolo come quello che hai visto sul blog.

Ciao Giochan, grazie ancora della visita e del commento! Un caro saluto dal Giappone! :)

Ciao Giulia,
ありがとう!
E grazie anche della visita e del commento! Un abbraccione anche a te! :)

Ciao Tizy,
Grazie della visita e del commento! :)
Si', effettivamente il tonkatsu e' una botta calorica non indifferente :D, e infatti cerco di mangiarlo il meno possibile anche se e' difficile resistere!
A proposito, mi ricordo che in un tuo commento recente mi chiedevi come si facesse a sapere quando un aggettivo appartiene alla categoria di quelli in -na oppure in -i. La risposta a cio' e' semplice: devi studiarli individualmente. E' l'unico modo per non sbagliare.
Studia ogni aggettivo per intero. Per esempio:

l'aggettivo きれい KIREI (che significa pulito o bello), pur terminando in -i, appartiene alla categoria -na, infatti per esteso e' KIREINA.
Quindi studialo come KIREINA e non KIREI, cosi' non ti sbaglierai mai.

Purtroppo questo e' importante perche' man mano che andrai avanti con la grammatica, ti renderai conto di quanto sia fondamentale sapere a quale categoria appartenga un aggettivo.

Ciao Tizy e a presto! :)

Cara Vale-chan,
Innanzitutto, grazie della visita e del commento, e benvenuta qui sul mio blog!
E poi, grazie per le bellissime parole che mi rivolgi. Grazie di cuore! Hontoo ni, arigatoo!
Il tuo commento mi ha fatto veramente tanto piacere!! :)
Sapere che ci sono persone come te che leggono e apprezzano cio' che scrivo e' un qualcosa che mi riempie il cuore di gioia e per cui vale la pena continuare a scrivere!
Ti faccio tanti sinceri in bocca al lupo col tuo studio del giapponese, e non esitare a scrivermi nel caso avessi dubbi o domande da farmi. Ti aiutero' molto volentieri! :)

Vale-chan, grazie ancora della visita e spero che tu voglia continuare a seguire il mio blog! E' un enorme piacere scrivere per persone come te! :))))

Ciao Elisabetta,
grazie della visita e del commento!
Se ti serve una ricetta per il katsu-karee, fammi sapere cosi' te la mando! :)

Ciao Rob,
grazie della visita e del commento!
Si', effettivamente, proprio come dicevo a Tizy, il tonkatsu non e' proprio il miglior alleato della linea ma e' cosi' buono che e' difficile resistere!
Ciao e grazie ancora della visita!

Elisabetta ha detto...

Grazie!!!!

Le ricette sono SEMPRE graditissime! Specie se nella versione casalinga.

Io di solito mi aiuto con questo sito:
http://japanesefood.about.com/

o con qualche libro, o spulciando Internet.

E pensare che tanti ritengono che la cucina giapponese sia solo sushi e sashimi (che io, oltretutto, non mangio)...

Non vedo l'ora di conoscere il giapponese a sufficienza per poter attingere dai siti di cucina nipponici.

Anonimo ha detto...

io invece amo il sushi e anzi non trovo giusto che la gente di qua lo critichi dicendo in giro che fa schifo perchè non è vero.,.cosa gli costa dire che non gli piace? che non amano il sapore del vero pesce fresco? abituati come siamo ai pesci liofilizzati o surgelati che perdono il loro sapore che è quello forte del sushi.
Grazie a Erika io adoro questo piatto e visto che mi aspettavo fosse skifoso, ascoltando le cose che dicevano in giro, sono rimasta estasiata invece dal suo gusto delicato. Poi si mettono a dire che non amano altre cucine se non l'italiana e magari non hanno mai provato niente di diverso. Ogni cultura, ogni paese ha i suoi cibi e se vuoi conoscere fin in fondo questo, ti devi inoltrare in tutto arkitettura, idioma e xkè no pure il cibo da tt questo s entra veramente nella cultura d un posto.
Basta sennò faccio un comizio...
Giusto Eli infatti la cucina Giap è ben altro che il solo sushi eheheheheheh la mia era la predica x quelli che van nei posti e pretendono d trovar la nostra cucina e magari pretendono pure d aver capito le usanze del posto senza mai aver visto veramente come s vive, andando solo nei posti da turisti.
kisu

Elisabetta ha detto...

Io vorrei mangiare sushi e sashimi (e non è che non ci ho provato, eh?) ma non sono una grande amante del pesce e così, sic et simpliciter, non riesco proprio a mandarlo giù. Ma già con una marinatura ce la possiamo cavare...

In Giappone ho mangiato davvero di tutto e a parte un paio di casi(erano dei soba freddi e dei takoyaki, sui quali però ho sospeso il giudizio) mi sono pappata ogni cosa con gran piacere!

Anonimo ha detto...

Bravissima Ely tu hai uno spirito da viaggiatrice!!!
Invece ho una mia amica che non ne vuole sapere ogni volta che viaggia vorrebbe trovare italiano e a volte se lo porta da casa....ma allora a che pro viaggiare???
bah forse un giorno riuscirò a svelare il mistero.....spero :P

Anonimo ha detto...

Wow Mari la tua tua theiera è stupenda *_*
Mi piace tanto quando ci spieghi l'etimologia delle parole, certo che l'inglese lo storpiamo noi italiani, ma i giapponesi mi fanno tanto ridere quando trasfromano le parole straniere in giapponesi, stravolgendole :)
Ottimo il tonkatsu, ma sicuramente io opterò per il chikkin-catsu!
Un bacio

Erika