lunedì, novembre 03, 2008

Udon di montagna, kabosu, wasabi e varie

(Udon freschi del Monte Mitake, aromatizzati al te' matcha).

Sabato mattina mio marito e' andato, assieme ad alcuni suoi colleghi di lavoro, a fare un'escursione sul Monte Mitake 御岳山 Mitake-san, una montagna nella Prefettura di Tokyo. L'escursione era stata programmata da uno dei suoi colleghi giapponesi che voleva portare gli altri a fotografare le foglie di momiji da quelle parti.

Dal Monte Mitake mio marito ha portato tantissime foto splendide, alcune delle quali carichero' qui sul blog piu' tardi.

Ma oltre le foto, mi ha portato in regalo due meraviglie culinarie della zona, ossia degli udon freschissimi (erano stati preparati quella mattina) aromatizzati al te' matcha e....rullo di tamburi....una radice fresca di wasabi!!

Ecco qui gli udon al matcha, preparati con l'acqua fresca del Monte Mitake, in una piccolissima bottega di un paesino del monte.

Ed ecco la radice di wasabi!

Ma, a causa delle pressantissime preoccupazioni famigliari, il fine settimana per me e' stato un incubo; sono stata tutto il tempo in uno stato semi-comatoso, con scarsa - anzi, inesistente - voglia di fare qualunque cosa.
I rumori mi sembravano distanti, quasi ovattati. E' stato un po' come quando, dopo una nuotata, ti entra dell'acqua nelle orecchie e di conseguenza tutti i rumori sembrano lontani.

Ma le preoccupazioni, se lasciate vagare liberamente, riescono a risucchiare ogni goccia d'energia e di ottimismo, trasformando anche i piu' allegri in figure spente e senza sorriso. Quindi, per quanto difficile possa essere, bisogna reagire. Ma tutto questo e' sempre facile a dirsi. E' il farsi che presenta qualche difficolta'.

Cio' nonostante, oggi ho voluto dedicarmi ad un'attivita' che mi aiuta sempre a ritrovare grande serenita': cucinare. Se poi tra gli ingredienti ci sono ospiti d'eccezione quali gli udon del Monte Mitake, una radice di wasabi, dei kabosu カボス della Prefettura di Oita, allora non e' poi cosi' impossibile accennare un lieve sorriso.

Di recente, vi ho parlato di alcuni degli agrumi nativi del Giappone, quali lo yuzu e il sudachi. Ricordate? Beh, oggi ve ne presento un altro: il カボス kabosu. Eccolo qua:

Questo credo sia il mio preferito di tutti gli agrumi indigeni giapponesi provati fino adesso.
Innanzitutto, di dimensioni e' molto piu' grande rispetto sia allo yuzu che al sudachi: direi che e' grande quanto un limone.
Il kabosu ha un profumo delizioso che ricorda piu' un mandarino che non un limone. Il sapore, inoltre, non e' particolarmente acido, ma e' molto aromatico. Insomma, e' un mandarino quasi limone. Favoloso!

Come per ogni agrume giapponese, anche per questo esiste una zona di produzione molto famosa e da cui, si dice, provengano i migliori kabosu del Giappone: 大分県 la Prefettura di Oita, nella parte nord-est dell'isola di Kyushu.

E anche il kabosu, come lo yuzu e il sudachi, viene usato nella cucina giapponese al posto del limone per insaporire piatti di pesce (soprattutto alla griglia), brodi, dolci ecc. Addirittura, ho scoperto che con il kabosu si prepara persino un liquore che, immagino, sia una specie di limoncello.

Ma veniamo alla star di oggi! La radice di wasabi! In passato ho gia' avuto occasione di parlarvi del wasabi fresco paragonato a quello dei tubetti, e piu' precisamente qui.

La radice di wasabi anche qui in Giappone non si trova tanto facilmente, ed e' considerato un ingrediente per intenditori. Questo perche' e' costosa, e quindi la maggior parte della gente preferisce acquistarne il surrogato, ossia quello dei tubetti.

Il wasabi cresce in corsi d'acqua dove la raccolta delle radici, se non si e' piu' che esperti, si puo' trasformare in una pericolosa spedizione alla Indiana Jones.
Al giorno d'oggi, pero', esistono coltivazioni di wasabi praticate nei campi proprio per rendersi la vita un briciolino piu' semplice, ma anche per rendere piu' economica questa saporitissima radice. I prezzi, pero', continuano ad essere pressoche' proibitivi.
Come ho gia' avuto modo di raccontarvi nell'articoletto che ho linkato poco piu' su, in genere nei supermercati la radice di wasabi non si trova nemmeno a piangere in turco, a meno che non si decida di andare in eleganti negozi di alimentari dove qualunque specialita' del globo sembra essere in esposizione. Ovviamente, bisogna avere poi il coraggio di sborsare qualche migliaio di yen per un pezzettino di radice.

Mio marito ha comprato questa radice da uno dei contadini del paese sul Monte Mitake, a neanche 500 yen (3,90 euro), una vera fesseria! Non oso immaginare quanto sarebbe costata in uno di quei negozietti chic di alimentari a Tokyo, oppure negli inavvicinabili negozietti di Azabu o, peggio ancora, da Sembikiya a Nihonbashi!

Questa radice aveva ancora le foglie attaccate, ma molte erano gia' giallognole e un po' appassite. Sono riuscita a fotografare pero' una delle foglie di wasabi ancora verde e brillante!
Le foglie sono commestibili, e pare siano ottime se cotte al vapore e mangiate a mo' d'insalata oppure aggiunte a zuppe e minestre.

Ho tagliato le foglie, lavato per benino la radice e poi ne ho spellato l'estremita' per poterla grattugiare...ovviamente con una grattugia da wasabi.

Ed ecco qui del wasabi freschissimo, appena grattugiato!

WASABI FRESCO
Aggiornamento: per un confronto interessante, ho fotografato del wasabi in tubetto in modo che possiate paragonarlo a quello fresco che vedete illustrato qui sopra.

WASABI IN TUBETTO
E dire che quello che ho nel tubetto e' wasabi a base di vero wasabi, anche se con l'aggiunta di porcherie assortite e coloranti di ogni tipo. Dico questo perche' esistono anche i veri finti (ahhh, gli ossimori...la mia passione!) wasabi che non contengono nemmeno l'ombra di questa radice, e sono preparati con un ingannevole misto di rafano grattugiato, senape e coloranti verdi a iosa.

La radice va conservata in acqua, oppure avvolta in fogli umidi di carta assorbente da cucina, nel frigorifero. In questo modo, non si secca e si mantiene fresca per un mesetto, e ogni volta che la si vuole utilizzare, sara' sufficiente spellarla all'estremita', risciacquare la parte di radice che si vuole usare e grattugiarla.

Come ho gia' avuto modo di constatare in passato, il wasabi fresco e' abbastanza diverso da quello dei tubetti; e' piccante, ma non in modo eccessivo, e poi ha un sapore inaspettatamente delicato!
Anche il colore e' alquanto differente! Quello fresco e' di un verdino chiaro chiaro, mentre quello dei tubetti e' verde come pure' di piselli!

Il piccante del wasabi fresco rimane comunque decisamente intenso, e lo si percepisce gia' quando si grattugia la radice! Infatti ho sentito gli occhi che mi bruciavano abbastanza, un po' come quando si affettano le cipolle.

Su di un ricettario giapponese, ho trovato una ricetta per preparare gli udon freschi, accompagnati da una salsina tsuyu aromatizzata al kabosu! Insomma, la ricetta ideale!
Ho messo, dunque, a bollire gli udon in acqua non salata, per cinque minuti esatti.
Ogni tanto li ho girati delicatamente, aiutandomi con i saibashi:
Nel frattempo ho messo a cuocere la tsuyu, usando un po' del concentrato che mi aveva regalato Kyoko, mischiato con acqua:
A parte, ho tritato un paio di foglioline di にらねぎ niranegi (una sorta di erba cipollina) e l'ho aggiunta alla tsuyu assieme a due cucchiaini di succo di kabosu:

Dopo cinque minuti esatti, ho scolato gli udon e li ho risciacquati sotto un getto d'acqua fredda corrente, proprio come si fa per la soba (ve ne avevo parlato qui).

Et voila' il mio pranzetto di oggi! Non vorrei peccare di presunzione, ma era tutto ottimo ed esteticamente piacevole...insomma, l'ideale per ritrovare un po' di buon umore!
Nel dettaglio, ecco gli udon guarniti con qualche strisciolina di alga nori:
La gustosissima tsuyu al sapore (e profumo) di kabosu:
Come contorno, insalata di かぼちゃ kabocha o zucca giapponese, e wasabi fresco con cui insaporire gli udon!
Questi udon erano davvero deliziosi! Il sapore del matcha non si e' sentito assolutamente, ma in genere e' perche' questo viene usato solo per colorare gli spaghettini e non tanto per alterarne il sapore.

Tra l'altro, mi sono appena accorta che quasi tutte le foto di questo articoletto (tranne l'immagine della bottiglia di tsuyu) contengono una qualche tonalita' di verde!
Equilibrio cromatico avvenuto per purissimo caso.

Itadakimasu e buon inizio di settimana a tutti voi che leggete Biancorosso!

ps. Questi sono stati giorni veramente difficili a causa dei problemi di famiglia a cui ho accennato nel mio articoletto precedente. Chiedo, dunque, scusa in anticipo a chi ancora non ha ricevuto aggiornamenti a proposito del bazar.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Un abbraccio grande...spero si sistemerà tutto!

Anonimo ha detto...

Ciao!!!:)
Rieccomi a commentare i tuoi esperimenti culinari**
Vedere le foto del tuo gustoso pranzo, mi ha fatto venire l'acquolina in bocca!Non ho mai avuto la possibilità di assaggiare il wasabi fresco,ne' tantomeno gli udon,e mi rammarico che nei supermercati qui intorno si trovano pochissimi ingredienti giapponesi..:(
Tuttavia,apprezzo tantissimo le tue descrizioni dei vari cibi e ingredienti,la cucina giapponese è per me ancora un mistero,e sapere tutte queste cose mi aiuta molto!
Una volta ho provato a fare il sushi,ed è venuto abbastanza bene..mi piacerebbe fare altri tentativi con qualche altro piatto,ma o per mancanza di ingredienti o per sfiducia nelle mie capacità culinarie,finisce sempre che non concludo nulla..^^"
Adesso sono nella fase 'dolci',e ne sforno a palate XD

Mi dispiace molto per i tuoi problemi familiari,spero che si risolvano..:( e purtroppo la lontananza non aiuta..
fai bene a fare qualcosa che ti rassereni almeno un po',perchè accumulare troppa ansia non va bene..
Ci sentiamo,ti mando un abbraccio!

Valechan

Claudia ha detto...

Mari cara, ti faccio tanti tanti auguri perché tutto si sistemi in famiglia!

Il tuo blog è sempre bellissimo!

Baci xxx

Anonimo ha detto...

Ciao Mary,
chissà che è successo spero nulla di grave alla tua famiglia tanto lontana ora che sei là!!! Spero troverai presto la serenità te lo auguro di tutto cuore.
Posso fare una campagna contro il wasabi? mi è concesso eheheheheheheeh ha proprio un sapore troppo forte xò ottimo nel sushi quasi non si sente davvero si sposa bene. Da una parte amo questa radice dall'altra no non consiglio a nessuno di provarla senza nulla....Anche se una mia amica dice ke ha sapore di cetriolooo ma dooove le manca il senso del gusto eheheheheh. A me l'odore sembrava più hai presente la colla Attack? quella!!!!
xò ottima in certi piatti c sta proprio bene...
che strani quegli udon chissà che sapore hanno.
kisu mata ne
ah m stavo dimenticando oggi ho avuto il cd del livello principianti x giapponese me lo ascolterò con attenzione anche se sarà un ottimo ripasso per la pronuncia poi ti faccio sapere che cos'è se ci capisco qualcosa :)))

misao ha detto...

meow mari!
spero che hai passato comunque un buon halloween, e ti faccio anch'io l'in bocca al lupo per i problemini famigliare, vedrai che tutti si risolvera!
Rispetto alle tue escursioni, sono sempre tanto gelosa! vorrei girare anch'io! ahahaha, meno male che ci sei tu a condividere tutto quanto con noi. ^^
ma una curiosita, com'era il wasabi fresco in paragone con quello 'di sempre'? cambia il sapore in qualcosa? piu forte piu dolce...?

chu!!

Diana

Il paese dei balocchi ha detto...

un abbraccio ^_^ Nicla

Elisabetta ha detto...

Intanto, per prima cosa, ti auguro che le cose a casa possano sistemarsi per il meglio e al più presto.

Quanto al wasabi, devo dire che la pasta color verde fosforescente che esce dai tubetti mi ha sempre lasciato in bocca un retrogusto di detersivo che non me l'hai mai fatto apprezzare particolarmente.

Magari con una grattatina di questo fresco mi potrei ravvedere...

aerie ha detto...

Spero che il tuo problema si risolva presto:-)
Il wasabi in tubetto lo trovo terribile,davvero piccantissimo; forse questo riuscirei a mangiarlo ^_^

Anonimo ha detto...

Mari!
che bel post!
Grazie per averlo fatto, nonostante le preoccupazioni che hai in questo periodo!Spero proprio che le cose si risolvano presto, per il meglio.
Si percepisce tanto lo stato d'animo che hai in questi giorni.
Mi dispiace.
Il mio Dani si è innamorato ancora di + del wasabi!E ti fa i complimenti per le foto ( lui è molto appassionato di fotografia, avrebbe accompagnato tuo marito molto volentieri!^^ )!
1bacio grosso
Giò

Anonimo ha detto...

Mari spero intanto che i problemi familiari si siano risolti o siano sulla via per risolversi del tutto!
Riguardo agli udon, beh m'è venuto un certo appetito!
Sono mesi che tengo in dispensa degli spaghetti al thè verde (qui non ci sono le finissime differenze, o sono al thè verde o sono normali) e mi riprometto di prepararmeli, ma continuo a rimandare, credo che questa settimana me li farò per pranzo!
Francesco stà lavorando fuori città così da sola potrò sperimentare :)
Un abbraccio forte!

Erika