(Il mio piccolo micetto porta-incenso! Per raccogliere la cenere uso quel bellissimo porta-oshibori di cartapesta)
Una volta, se sentivo nominare la parola incenso, subito mi venivano in mente terribili mal di testa, gola secca, colpi di tosse e un senso generale di nausea. Mi venivano in mente forti vampate di fragranze sintetiche che, con stomachevole intensita', mi accoglievano in quei negozietti di oggetti sino-indo-giamaicani dove il pungente odore di Nag-Champa sembra essere onnipresente.
La parola incenso evocava anche ricordi di chiese antiche e oscure.
Anni dopo ho poi scoperto le meraviglie dell'incenso giapponese, un incenso cosi' diverso da quello indiano da non poterlo nemmeno considerare parte della stessa famiglia.
L'incenso occupa un ruolo di notevole importanza nella cultura giapponese; e' un elemento presente in tutte le grandi occasioni, sia lieti che tristi.
L'incenso, conosciuto in giapponese col nome di お香 o-koo, non a caso e' il punto focale di una vecchia arte nota col nome di 香道 koodoo, ossia la via del profumo. Attraverso il rito del koodoo, s'imparano ad apprezzare le fragranze di preziosissimi legni e s'impara a "dar voce" ai loro profumi poiche' essi, se ascoltati correttamente, sanno trasmettere emozioni profonde e sanno far riaffiorare ricordi piacevoli in chi li annusa.
La varieta' d'incenso disponibile in commercio qui in Giappone e' talmente vasta da rendere qualunque elenco inutile e riduttivo. Le case giapponesi produttrici d'incenso di qualita' non sono molte, ma quelle poche sono famose ed esportano buona parte dei loro prodotti in tante parti del mondo.
Una di queste case produttrici e' la famosissima 日本香堂 Nippon Koodoo.
Da quando ho iniziato piano piano a scoprire la bellezza dell'incenso giapponese, ho cominciato a prestare maggior attenzione ai vari incensi che trovo sia al supermercato che nei negozi specializzati. E non molto tempo fa, in un negozio di articoli tradizionali, ho acquistato questo della Nippon Koodoo (tutte le foto di questo articoletto sono opera mia):
Quest'incenso in particolare ha un bel nome: 永寿 Eiju, ossia lunga vita.
Non potete immaginare il profumo meraviglioso che fuoriesce da quella scatolina! Una fragranza di puro, di pulito, di sereno e di tranquillo. Profuma di tramonto e di vento che accarezza gli alberi prima di un temporale.
Come forse avrete notato, l'incenso giapponese e' diverso da quello indiano in quanto non e' fatto di bastoncini di bambu' intinti in impasti profumati e che poi vengono fatti seccare. No. L'incenso giapponese si brucia interamente.
Quasi tutti gli incensi giapponesi (quelli di qualita') vengono prodotti solo con ingredienti naturali, e quindi non contengono fragranze sintetiche che sono poi quelle che scatenano emicranie e altri disturbi poco gradevoli. Quest'incenso in particolare viene prodotto con una resina molto profumata e che si ottiene da un albero chiamato aquilaria. Questa preziosa resina in giapponese si chiama 沈香 jinkoo.
E questo e' un altro incenso, sempre della Nippon Koodoo, acquistato di recente al mio supermercato di zona:
Il nome di questo incenso e' molto bello e dolce: 青雲 seiun, cioe' nuvola blu o anche cielo blu.
Il seiun e' una delle varieta' piu' conosciute della Nippon Koodoo.
Il suo odore non e' leggero e delicato come l'eiju, ma e' altrettanto gradevole. Seiun ha quel qualcosa di sacro, quella nota mistica e che ricorda il profumo dei santuari shintoisti.
Ecco i bastoncini del seiun:
L'incenso piu' prezioso che abbia, pero', e' questo:
Si chiama 東山 Higashi-yama ed e' l'incenso del tempio zen per eccellenza, di Kyoto: il meraviglioso 銀閣寺 Ginkakuji.
Lo acquistai durante il nostro viaggio nel Kansai l'anno scorso in primavera. Non avendo piu' scritto la terza parte delle rievocazioni del vecchio Kansai, in cui volevo parlarvi proprio di questo incenso, ve ne parlero' ora.
Dei tanti templi visitati a Kyoto, il Ginkakuji e' stato quello che forse mi ha colpita piu' di tutti. Non saprei spiegarvi il perche' pero'. E' stato un insieme di emozioni ad avermi stregata. C'erano una pace ed una tranquillita' che andavano oltre l'esiguo numero di turisti e gente di passaggio. Era una tranquillita' che scaturiva proprio dal luogo stesso; era come se il tempio emanasse delle energie balsamiche e che riuscivano a penetrare in profondita' nel cuore e nella mente di chi fosse nei suoi paraggi.
Dopo essere entrati nel giardino del tempio, ho immediatamente sentito uno straordinario profumo d'incenso, ma un incenso diverso da tutti gli altri. Era il celestiale odore del sacro, della meditazione e dell'antico. Ho seguito la scia profumata e sono arrivata vicino ad un minuscolo negozietto vicino all'uscita del tempio e gestito da due anziane signore. L'unica cosa che vendevano era proprio l'incenso impregnato di quell'indimenticabile fragranza.
Dovete sapere, infatti, che molti templi in Giappone hanno il proprio incenso con la propria fragranza. E questa e' la fragranza del Ginkakuji che sono riuscita a portarmi a casa.
I bastoncini 線香 senkoo di Higashi-yama profumano la mia casa in occasioni speciali.
Per tutti gli altri giorni vanno benissimo sia il seiun che l'eiju le cui fragranze mi regalano tranquillita' e grande serenita' nei momenti di stanchezza o quando ho maggior bisogno di concentrazione, come per esempio mentre studio.
Ecco un paio di bastoncini di seiun che bruciano nel mio piccolo vaso buddista di ceramica verde chiaro:
Di solito quei vasetti vanno riempiti di sabbia, ma io l'ho voluto riempire di terra. Quella e' la terra del nostro giardino.
Sabato scorso, in una delle mie solite spedizioni in negozi di anticaglie e cose vecchie, ho scovato un paio di oggetti interessanti.
Il primo e' una scatolina degli anni Cinquanta con all'interno cinquantacinque bellissime figurine che rappresentano i dipinti del grande pittore giapponese 歌川広重 Utagawa Hiroshige. La serie rappresentata e' quella delle Cinquantatre stazioni di posta del Tookaidoo*, nella famosa edizione Hoeido.
*Hiroshige intitolo' la sua serie 東海道五十三次 Tookaidoo go-juu-san tsugi, ossia le "Cinquantatre stazioni di Tookaidoo". In realta', pero', le stazioni raffigurate erano cinquantacinque in totale.
La 東海道 Tookaidoo era un'importante strada che collegava 江戸 Edo (il vecchio nome di Tokyo) con il resto del Giappone, ma soprattutto con il Kansai e in particolar modo con 京都Kyoto.
Un tempo i viaggiatori che volevano spostarsi da un punto ad un altro s'incamminavano - naturalmente a piedi - per la Tookaidoo e dopo settimane di faticose scarpinate arrivavano a destinazione.
Fortunatamente, pero', questa lunga strada era servita da vari punti di ristoro e locande, e in tutto queste "aree di servizio" erano appunto cinquantacinque.
Il maestro Hiroshige aveva compiuto questo viaggio, partendo da Tokyo - anzi, piu' precisamente da Nihonbashi che e' poi la prima stazione di posta della serie - fino ad arrivare a Kyoto. Ad ogni punto di ristoro, Hiroshige ha dipinto cio' che vedeva regalando ai posteri preziose testimonianze della vita quotidiana dell'epoca, soprattutto della realta' dei viaggiatori.
Ecco il vecchio cofanetto:
Ed ecco qualche immagine che ho scattato delle vecchie figurine:
Questa, per esempio, e' la stazione di posta numero sei, ossia 戸塚 Totsuka...qui nel Kanagawa!
Se v'incuriosiscono le stazioni di posta del Tookaidoo di Hiroshige e se desiderate ammirarle una per una, ecco qua! Osservando ogni tappa, sara' come ritornare indietro nel tempo e compiere quel lunghissimo viaggio, in compagnia magari di samurai e mercanti.
Nello stesso negozio dove ho trovato le cinquantacinque figurine di Hiroshige, ho scovato alcune vecchie cartoline culinarie degli anni Cinquanta con le ricette stampate sul retro.
Ho scelto questa cartolina raffigurante un pasto completo per il bentoo. Dietro la cartolina dovreste riuscire ad intravedere un vecchio inserto del 毎日新聞 Mainichi Shinbun del 1963 e che ho acquistato per soli duecento yen!
Poco distante dalle cartoline culinarie d'altri tempi, c'era un cestone stracolmo di vecchi e polverosi libri. Dopo un breve (ma neanche tanto) sopralluogo, ho trovato una copia di こころ Kokoro, uno dei famosi romanzi del celebre scrittore giapponese 夏目漱石 Natsume Sooseki.
Per soli cinquanta yen, me la sono portata a casa!
Il motivo per cui ho deciso di prendere Kokoro in giapponese e' perche' gia' ho la versione inglese di questo romanzo e quindi ho pensato mi potesse tornare utile averle entrambi! Ecco qui i miei due Kokoro:
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14 commenti:
ma wow...."Profuma di tramonto e di vento che accarezza gli alberi prima di un temporale."
immagine favolosa di questo incenso Eiju....e se ne volessi un pò? :)
riesci a trasmettere sensazioni sempre meravigliose..
ciao
gaia
Tu si che sai far sognare! :)
Grazie,
Sami
E' da tanto che leggo il tuo blog e lo trovo semplicemente splendido!
Finalmente ho messo da parte la timidezza e ti ho scritto. Volevo farti i miei complimenti e dirti che quest'ultimo articoletto sugli incensi mi è piaciuto moltissimo.
Sarei veramente curiosa di sentire il profumo inebriante di tutti e tre. Grazie per regalarmi sempre piccoli tesori del Giappone e della sua cultura.
Clara
I tuoi scritti sono pura poesia! E' meraviglioso alzarsi la mattina ed immergersi nella lettura del tuo blog..
Grazie, grazie davvero. :)
Ciao Marianna, questo articolo sugli incensi è bellissimo, come tutti gli altri del resto!aspetto sempre con trepidazione i tuoi articoli perchè mi permetti di rivivere dei frammenti di questo spendito e a volte contraddittorio Paese.
Anche io sarei curiosa di sentire il profumo di questi incensi, chissà che buoni!!!!
Complimenti ancora per il tuo blog, è semplicemente stupendo!!!!
Ilaria.
Io che adoro l'incenso anche all'occidentale, non tutto ma la maggior parte si, penso che adorerei ancora di più quello giapponese. Mi piacerebbe sentirne il profumo, deve essere davvero incantevole.
Grazie per il tuo racconto.
Ciao! molto interessante il tuo blog, e ho letto anche dell'idea di vendere oggetti dal giappone e spedirli in italia, ho vagato un po' per il blog, ma non trovo l'informazione più importante di tutte credo xD i costi e tempi di spedizione, visto che non li ho trovati o è perchè sono impedito io XD o perchè non hai messo una pagina del genere, cosiglio di metterla, magari con anche le risposte alle domande più frequenti che ti fanno, almeno da evitare di rispondere a centinaia di messaggi per le informazioni xD è solo un cosiglio, che però mi sembra utile ^_^ Ciao è continua così che il tuo blog è interessantissimo ^_^
Ciao! Anch'io è da tanto che ti leggo ma non ti ho mai scritto. Questo articolo, come tutti gli altri, è davvero bello. Da quando ti leggo, non passa giorno in cui non farei le valige per andare ad abitare in Giappone!
Tra l'altro, anche sull'onda dell'entusiasmo delle tue parole, da gennaio ho iniziato a studiare giapponese!
Ciao
Chiara
Di Natsume Sooseki ho "Io sono un gatto" sul comodino. Ma avendo circa 10 libri prima di lui e sette dopo passerà un po' di tempo prima che io lo possa leggere. Mi hanno parlato molto bene del suo stile di scrittura, mi segno il titolo di "kokoro" e se piacerà anche a me "Io sono un gatto" comprerò anche quello in futuro *_*
In più, ho da pochissimo aperto un blogghino anche io. Se ti va di fare un salto sei la benvenuta: http://itariaijinichigo.blogspot.com/
Ciao Mari,
in questo periodo a Roma c'è la mostra di Hiroshige,spero di andarla a vedere presto,dalle pubblicità che ho visto dietro agli autobus sembra essere molto interessante^__^
A presto!
Adoro il profumo intenso che emanano le candele di incenso si facevan delle sedute quando ero alle superiori molto rilassanti
dimenticavo :) anche a me gli incensi (indiani) hanno sempre dato il mal di testa a meno che non li accendessi in un giardino (all'aria aperta insomma) infatti da qualche anno uso solo essenze pure in olio da mettere nel brucia essenze :) ma visto che mi hai incuriosito dicendo che quelli laggiù sono leggeri e hanno particolarità tutte loro spero di provare un incenso jappo alla riapertura del tuo bazar ^^
:*
Vale
dopo ferie e lavoro intenso sto riprendendo le letture dei post indietro, e quindi li commento anche hehehe, io comprai l'incenso a kinkaku-ji invece che a ginkaku-ji, e ancora ricordo quel profumo anche se è finito da anni, al solo risentirlo penso che mi scorrerebbero tutte le immagini del giappone e scenderebbero le lacrime.
l'olfatto è il senso che piu stimola i ricordi d'altronde.
Buongiorno, ho trovato il tuo blog mentre stavo cercando informazioni sui incensi giapponesi. a nov sarò a Tokyo, e vorrei chiederti un consiglio. dove potrei acquistare dei incensi ? qualche negozio esoterico ? grazie mille.
Silvia
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