(A sinistra: il mio pranzo leggero di oggi composto da 竹の子ご飯takenoko gohan e さやえんどうの味噌汁 saya-endoo no miso shiru )
Dopo una notte non insonne ma oniricamente intensa, mi sono svegliata stanca e con addosso una non trascurabile sensazione di rimbambimento generale.
Non avendo lezione e avendo la giornata completamente libera, ho deciso di prendermela con comodo e di smaltire lentamente quel fastidioso senso di rintontimento che mi ha vista vagare per casa assomigliando a qualcuno che, la sera prima, si era scolato una damigiana di vino. E tutto questo, senza aver toccato nemmeno una goccia d'alcol!
Essendo quasi astemia, la sensazione di cui vado cianciando non e' particolarmente piacevole ed e' soprattutto inaspettata.
A pranzo ho avuto pochissimo appetito, ma in compenso avevo voglia di trafficare un po' in cucina. Ma siccome la fame non era molta, ho optato per il classicissimo e semplicissimo binomio giapponese: una scodella di riso ed una di zuppa di miso. Piu' basilare di cosi' non ce n'e'.
C'e' un ingrediente di cui sono diventata smodatamente golosa: 竹の子 takenoko o germogli di bambu'.
I takenoko, pero', sono abissalmente diversi da quella roba blanda che si trova in scatola e che spesso viene spacciata per germogli di bambu' in molti ristoranti cinesi. Tra loro c'e' la stessa differenza che intercorre fra il succo di limone fresco e quello venduto in quei botticini di plastica a forma di limone; oppure la differenza che c'e' fra un buon vino e il Tavernello.
Ecco, ve lo dicevo che la differenza era abissale.
Se li si vuole gustare freschi, la stagione giusta dei takenoko e' l'inizio della primavera, ma al giorno d'oggi si possono acquistare tutto l'anno e non per forza solo in scatola, ma anche surgelati o confezionati sottovuoto.
E i giapponesi, avendo grande predilezione per gli ingredienti freschi e di stagione, non si dimenticano mai di dare risalto a determinati ingredienti in certi periodi dell'anno. Con l'inizio della primavera, infatti, il delicato takenoko inizia timidamente a comparire sui menu' dei ristoranti, nei supermercati e poi sulle tavole dei giapponesi.
Scoraggiata all'idea delle operazioni di spurgamento con la crusca (passaggio fondamentale per la preparazione di takenoko freschi), ho acquistato dei takenoko leggermente bolliti, affettati e conditi con katsuo, salsa di soia e mirin. Una preparazione semplice che pero' racchiude in se' i veri sapori della cucina casalinga giapponese. Ecco qui i deliziosi germogli:
Deliziosi da far piangere, i takenoko che vedete provengono da Kyoto, e in particolar modo da un piccolo stabilimento che produce conserve di verdura preparate ancora alla vecchia maniera.
Ho quindi pensato di preparare un 竹の子ご飯 takenoko gohan, cioe' del riso al vapore cotto con questi sublimi germogli di bambu'.
Avevo ancora una manciata di taccole - in giapponese note col nome di さやえんどう sayaendoo - e quindi ho avuto un'illuminazione: takenoko gohan e zuppa di miso con tofu e taccole. Et voila'!
Ecco qualche taccola a bagno in un po' d'acqua fredda:
E naturalmente il riso. Ecco il mio nanatsuboshi crudo, prima di essere lavato.
Dopo aver accuratamente lavato il riso, l'ho messo nella cuociriso con la giusta quantita' d'acqua. Dopodiche' ho aggiunto due cucchiaini di salsa di soia, uno di mirin e il takenoko tagliato a fettine sottili, ma non troppo.
Un minuto prima della fine della cottura del riso, ho preparato una velocissima zuppa di miso utilizzando le mie collaudatissime dosi: per ogni 250ml d'acqua un cucchiaio di miso. Ogni porzione corrisponde suppergiu' a 250ml di zuppa, quindi un cucchiaio di miso per persona.
A parte ho tagliato a cubetti del tofu fresco ed affettato diagonalmente le taccole precendentemente scottate in acqua bollente per nemmeno un minuto. Questo taglio serve semplicemente ad abbellire il risultato finale. Se desiderate, pero', potete tranquillamente utilizzare le taccole intere.
Se avete gia' utilizzato il miso per preparare la zuppa, allora saprete che non si scioglie tanto facilmente nemmeno in liquidi caldi, e per evitare grumi bisogna rimestare bene e aiutarsi con un cucchiaio per schiacciare bene il miso e far si' che si dissolva in modo omogeneo.
Di recente, poi, ho scoperto che tra gli utensili della cucina tradizionale giapponese esiste un attrezzo chiamato みそこし misokoshi. Ecco il mio:
Si tratta di una specie di colino con un manico verticale che lo rende ideale da mettere direttamente dentro la pentola. Si prende, dunque, la dose necessaria di miso e la si mette nel colino che a sua volta sara' gia' stato posizionato nella pentola. Aiutandosi poi con quel mestolino (ma anche dei semplici saibashi vanno benissimo), si mischia il miso con il brodo, eliminando tutti i grumi. E il gioco e' fatto!
Ecco il mio misokoshi in azione:
Se non avete un misokoshi, provate a sciogliere il miso in un po' di brodo a parte, dopodiche' versate il tutto nella pentola. Prima di comprare il misokoshi mettevo direttamente il miso nel pentolino, e poi mi aiutavo con i saibashi ed un cucchiaio. Anche questo metodo funziona, ma richiede un po' piu' di tempo e pazienza.
Il mio takenoko gohan si e' cotto nel giro di neanche dieci minuti, e per casa c'era un profumo squisito! Facendo molta attenzione a non rompere i delicati germogli, ho versato il riso nella mia scodella e poi, aiutandomi con le bacchette, l'ho guarnito con qualche pezzo di takenoko.
Un pranzo semplice e leggero che pero' ha saputo ricordarmi, ancora una volta, i sapori puliti e genuini della cucina casalinga, quella cucina senza fronzoli e che se ne infischia delle mode.
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26 commenti:
Ma tu ci vuoi davvero bene!! Un altro articolo!! E' troppo bello leggere tutto quello che ci racconti!
un abbraccio
Cara Ciupy,
Grazie della visita e del commento! Sei molto gentile e ti ringrazio per le parole che mi rivolgi. :)
Tengo molto al mio blog e ai lettori, e sebbene so che la maggior parte di chi mi legge preferisce farlo in silenzio (cioe' senza mai commentare), ogni volta che posso mi piacere fare qualche aggiornamento. Le cose da raccontare sono sempre tante, ma il tempo purtroppo non e' mai abbastanza.
Ciupy, grazie della visita e del commento!
Un caro saluto dal Giappone!
Che onore ricevere una tua risposta! :) E' da un pò che seguo il tuo blog e lo trovo davvero interessantissimo. E poi mi piace molto il tuo modo di scrivere e le tue foto. Grazie davvero! ^___^
Un abbraccio
Ops, mi sono appena accorta di aver scritto "sebbene so" anziche' "sebbene sappia"..uno strafalcione grammaticale di quelli semi-imperdonabili!
Ciupy, grazie di cuore dei complimenti, davvero!:)
Mi raccomando, continua a seguirmi!:)
Ma certo! Ormai da quando seguo il tuo blog mi collego anche più volte al giorno! :) Ho scoperto la mia passione per il Giappone grazie agli anime ed ai manga e adesso grazie a te lo sento un pò più vicino e riesco quasi quasi a percepirne alcuni odori! Che paese meraviglioso! Lo dico sempre che sarei dovuta nascere lì! :)
Ciao!
Seguo il tuo blog da poco, e spero sempre di trovare il tempo per andare a leggermi tutti i tuoi post dal primo all'ultimo che sono fatti veramente bene!
Bravissima, quando leggo le tue ricette mi vengono di quelle acquoline...
Io sono Nicola, e ti scrivo da Treviso.
Ti prometto di essere più "presente" nel tuo blog in futuro!
(tra l'altro tra una settimana vengo a farmi un giro in Giappone pure io!!)
Ho da poco finito di mangiare e leggendo il tuo nuovo articolo mi è venuta di nuovo fame!!!Marianna io non mi stancherò mai di ripeterti di fare un libro sul Giappone!
bellissime le tue ciotoline!!!!
e bellissime anche el foto!
Deborah
Ciao!
Sono una dei tuoi lettori silenziosi ^_^
Adoro leggere i tuoi racconti sul Giappone quotidiano, sulla cucina giapponese, che per altro conosco poco, e mi incanto ad ammirare ciotoline e suppellettili vari.
Un giorno mi piacerebbe immensamente visitare il giappone. Per ora non posso e mi limito a "viaggiare" sul tuo blog.
Valentina da Pordenone
Ciao Nico da Treviso,
Benvenuto, grazie della visita e del commento!
Sono contenta che ti piaccia il mio blog!
Allora buon viaggio e buona permanenza qui nel Sol Levante!
Cara Deborah,
tu sei davvero troppo cara e io ti ringrazio. Continuo ad accarezzare l'idea del libro, e chissa'! Pero' e' una cosa che voglio fare prima o poi.
Un abbraccione!
Ciao Valentina da Pordenone,
Benvenuta, grazie della visita e del commento!
Per me e' sempre una gioia indescrivibile quando scopro che, attraverso la lettura del mio blog, molte persone riescono a viaggiare e a venire fino qui in Giappone, anche se solo con la mente.
Ti ringrazio per il commento e mi raccomando, continua a leggermi!
Un caro saluto!
Cara Marianna,
anch'io faccio parte dei tuoi fan-lettori(fanlettori!) silenziosi.
All'inizio ti lasciavo sempre qualche commento,per farti sapere che ero passata da te!
Poi con il tempo è stato sempre più difficile trovare cosa scriverti ma sai perchè?
Perchè alla fine di ogni tuo articolo rimango sempre piacevolmente felice e soddisfatta...dai ai lettori tutto ciò di cui hanno bisogno,i temi sempre diversi,l'ironia devo dire alquanto "inglese-mariannese" che io apprezzo particolarmente,la curiosità...le tue belle conclusioni.
Come oggi!Credo che in tanti ti leggiamo e da parti diverse del globo!
Grazie di regalare così...gratis....tutto quello che ti capita,è molto bello sai,forse più di quanto tu immagini.
Da un paesino dell'Italia molto pulito e carino Alessandra saluta Marianna!
Ciao, sono Antonella e chiamo dalla provincia di Bari =P
Beh, leggo il tuo blog da mesi ormai, e spesso mi ritrovo a leggere con gli occhi lucidi, ma se commento raramente è solo perchè il sistema di commenti di blogspot è malefico ;_;
Sappi che ammiro il tuo coraggio (hai l'età di mio fratello che vive ancora in casa, come me alla sua età, prevedo =( )e la tua sensibilità, il modo in cui racconti anche le piccole cose con grande entusiasmo..vorrei assomigliarti un po'! Ti ringrazio per gli aggiornamenti così frequenti e per le foto bellissime *_*
Come "lettore silenzioso" mi sento scoperto con le zampine nel piatto...
E' già da qualche mese che seguo il tuo blogh e non posso fare a meno di sognare leggendo i tuoi post. Scritti in modo elegante e corretto riesci a riportare attraverso lo schermo del pc delle atmosfere e degli aromi in modo affascinante, per questo non riesco ormai a smettere!
Sogno come molti di poter "toccare il Giappone", peccato che i miei timori mi blocchino come un macigno nei lidi nostrani. Continuerò a sognare attraverso i tuoi occhi con tutta la mia gratitudine.
Riccardo
Mi hai fatto venire una famee...
Mi piacerebbe assaggiare i germogli di bambù ma come li trovi da te.
Krishel da Genova, Italia. Cosa mi piace di questo blog? Il fatto che grazie a te è come se riuscissi a coronare il mio piccolo sogno di fare un viaggio in Giappone. Certo non è la stessa cosa però il tuo modo di raccontare le cose mi rendono il sogno un po' meno sogno.
Spero di aver fatto capire cosa intendo.
Sono così contenta di leggere un nuovo articolo!!!! Io vengo a trovarti anche un paio di volte al giorno e ho "sofferto" molto quando i tuoi articoli si erano un po' diradati....
Adoro il tuo modo di scrivere, immediato ma mai banale, trovo che tu riesca a farci conoscere un po' di quel giappone che vorremmo vivere anche noi, quello semplice delle piccole cose di tutti i giorni.
Mi piace molto leggere delle cucina giapponese, sempre così insolita ed elegante, condivido con te la passione dei libri, i vecchi ricettari...Vorrei farti una richiesta: ho comprato una cuociriso molto semplice, non quelle fantastiche che ho visto nelle tue foto, e vorrei usarla per cuocere non solo il riso bianco...... Avresti altre ricettine?
Attendo una rinascita del bazar con impazienza.
ti leggo dal piemonte, precisamente da asti.
Ciao! Valella
Ciao
Cara Alessandra,
Ho letto il tuo commento stamattina accennando un sorriso che, dopo essere arrivata all'ultima parola, e' diventato un sorrisone. E assieme al sorriso, mi sono trovata gli occhietti un po' lucidi dall'emozione. Grazie, grazie di cuore per cio' che hai scritto, Alessandra.
Ciao Antonella dalla provincia di Bari,
Grazie per il tuo commento! E grazie per i complimenti che mi fai anche se non penso di meritarmeli.
Cio' che mi scrivi pero' m'incoraggia moltissimo e mi sprona a continuare il blog, per questo ti ringrazio di cuore.
Mi raccomando, continua a seguirmi!
Un caro saluto che dal Kanagawa arriva dritto dritto fino alla provincia di Bari (non ho mai avuto il piacere di visitare la tua regione, ma spero di poter porre rimedio a cio' molto presto!)
Ciao Riccardo,
grazie per la visita e per il tuo commento!
Sapere che il mio blog abbia la capacita' di far sognare ad occhi aperti chi lo legge e' per me la miglior ricompensa che ci sia.
Grazie ancora del commento e buona lettura!
Ciao Krishel da Genova,
grazie della visita e del commento!
A proposito dei germogli, leggevo da qualche parte che si trovano anche in Italia se hai la fortuna di scovare un boschetto di bambu'. Leggevo infatti di qualcuno che aveva trovato proprio un boschetto di bambu' dove c'erano proprio questi germogli! Non saprei darti indicazioni piu' precise ma sono sicura che nella bella Liguria c'e' qualche boschetto di bambu' da qualche parte!
In alternativa (e forse e' meglio dato che non so se sia consentita la raccolta di questi germogli), prova a cercarli sottovuoto o surgelati. Nella tua citta' c'e' qualche market di alimentari asiatici, o meglio ancora giapponesi?
Grazie per quello che hai scritto a proposito del mio blog! Grazie davvero!
Cara Valella,
il tuo commento mi riempie di gioia! Grazie di cuore per cio' che hai scritto! :)
Per quanto riguarda la tua domanda: con la cuociriso ti puoi davvero sbizzarrire!
Ti elenco qualche idea:
-quando metti il riso con l'acqua, prova ad aggiungere dello zafferano oppure del curry in polvere; mischia il tutto e metti il riso in cottura.
- prova ad aggiungere magari uno o due cucchiaini di semplice salsa di soia e magari un cucchiaino di sake (se non ce l'hai, va bene lo stesso). La salsa di soia colorera' il riso e gli conferira' un sapore molto appetitoso e delicato.
- Assieme al riso, puoi aggiungere anche delle verdure! Io ad esempio, nei momenti di maggior pigrizia e mancanza d'idee culinarie, metto una manciata o due di piselli surgelati! Mischio e lascio cuocere!
- Puoi addirittura usare della carne (cotta pero'). Per esempio, potresti usare del pollo cotto e tagliato a dadini. Lo puoi aggiungere al riso crudo, mettendoci magari un dado e delle verdure miste (peperoni, cipolle, ecc). Oppure puoi saltare il dado e usare direttamente la salsa di soia.
- Se hai un piccolo cestello da mettere dentro il pentolino della cuociriso, potresti provare a cuocere delle verdure (senza riso) tipo patate, carote, oppure anche del pesce tipo gamberetti, vongole, cozze, ecc. Cuocendo il pesce, magari potresti provare a mischiare l'acqua di cottura con del sake (il sake toglie l'odore "pescioso").
- Un sito di ricette proponeva addirittura di preparare un dolce con la cuociriso! Una specie di budino di riso e cannella! Se t'interessa, ecco qui (e' l'ultima ricetta della lista):
http://www.gapersblock.com/airbags/archives/the_rice_cooker_is_your_friend/
Cara Valella, un caro saluto ed un abbraccio dalla soleggiata Sagamihara fino alla bella Asti, splendida citta' che ho avuto il piacere di visitare piu' volte!
piu leggo i post sul cibo piu mi gira in testa l'idea di fare un blog in giapponese sulle ricette italiane hehehe dato che amo cucinare e sono anche piuttosto bravino :P
Onibaka,
sarebbe sicuramente una buona idea!
E' molto che studi il giapponese?
purtroppo no ma ho molti amici insegnati e giapponesi, quindi ho da chi farmi aiutare ;) intanto sto lavorando per venire a gennaio a seguire dei corsi a Tokyo
in piu io faccio lo scultore e il pittore, grafico etcc quindi vorrei farlo molto colorato e con disegni etcc molto kawaii hahahaha
Ottimo! Buon lavoro, allora!
Ciao,
ti leggo da Milano, da quando ti ho scoperto un anno fa non riesco a non fare un salto da te ogni giorno e ci trovo sempre qualcosa di interessante.
Adoro il Giappone e ti invidio parecchio per la tua avventura, leggerti è un po' come sognare di essere lì.
Dopo aver letto il tuo blog, credo che fare un viaggetto in Giappone sarebbe deludente, la vita quotidiana che tu descrivi è molto più interessante di una possibile visita turistica, ma chissà mai un giorno...
Quando riaprirai il bazar?
Rinoah
Ciao Marianna!
Mi hai fatto venire una fame! Soprattutto quando si parla di zuppa di miso...che personalmente adoro! *__*
Un bacio grande da Roma! ^__^
Il takenoko gohan ha un aspetto meraviglioso! Non ho mai assaggiato i germogli di bambù e sinceramente ho sempre pensato che non avessero un grande aspetto, ma ora penso che proverò a prenderli una volta :)
Il misokoshi è veramente utilissimo, accidenti! Grazie per il consiglio sul miso, in effetti è un'ottima idea scoglierlo a parte :)
Aspetto notizie sul mercatino! ^^
Un abbraccio
Lòmea/Claudia
Maryy già che i miei sogni son pieni di cibooo maròòò son pure dimagrita cinque kg ma vedendo ste cose abbasso la dieta e poi son leggereeeeee buonee
come sempre il modo in cui descrivi le tue esperienze. allietano davvero la lettura. ultimamente anche le piccole ricette che inserisci. se cerco qualcosa sul giappone questo è il primo spazio nell'immensa rete di internet in cui vado a cercare.
Io ti leggo da Torino, la tua città vero? :)
del tuo blog mi piace a parte l'argomento, il Giappone, il modo in cui scrivi, il modo in cui riesci a descrivere sensazioni che anche se conosco, non riuscirei mai a mettere in parole. Mi piace come riesci a godere delle piccole e semplici cose, e mi piace leggere tutti i frammenti di storia e cultura giapponese che ti prendi la briga di spiegarci.
Grazie!
Nena da Torino
Ciao,leggendo il tuo blog sono più vicina ai miei amci che vivono a Okinawa,Masuko in particolare,blogger anche lei!!sei sempre molto interessante,ormai ti chiamo la mia enciclopedia del giappone...ciao,Mauri
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