Stamattina, verso le cinque e un quarto, mio marito ed io siamo stati svegliati nel peggiore dei modi: da una forte scossa di terremoto.
Ho aperto gli occhi e ho immediatamente capito la situazione. Istintivamente ho afferrato con forza il braccio di mio marito il quale, come me, si era improvvisamente svegliato. Nel giro di una frazione di secondo, mentre la scossa continuava imperterrita a dar sfogo alla sua ira, ci siamo alzati di scatto e siamo corsi in corridoio, in direzione del genkan. Ancora prima di raggiungere il genkan, la scossa si e' placata e tutto e' tornato nel silenzio mattutino.
Con addosso la paura e l'inquietudine che seguono le scosse, siamo ritornati malvolentieri a dormire, anche se oramai il sonno mi aveva completamente abbandonata. Con gli occhi spalancati e il cuore che mi batteva a mille dallo spavento, osservavo il cielo e, quasi come se gia' lo sapessi, aspettavo il suono sinistro di una qualche sirena d'emergenza che, con le sue mesti note, avrebbe allertato il quartiere.
Dopo meno di un minuto, infatti, una voce ed un dlin-dlon trasmessi da piu' megafoni bianchi che sovrastano il quartiere invitavano i residenti a mantenere la calma e a prendere tutte le precauzioni necessarie qualora dovesse sopraggiungere un'altra scossa.
Oramai conosco a memoria tutti i rumori che questa casa produce durante un terremoto. Solo a rievocarli mi vengono i brividi.
Un suono cupo che arriva da chissa' quali profondita' e che con la sua impetuosa violenza scuote ogni cosa; il tremolio delle finestre; il tintinnio dei bicchieri e delle bottiglie; il movimento agitato del letto, del tavolo e delle sedie; e quel rumore tetro della casa stessa mentre cerca valorosamente di ondeggiare senza distruggersi e sbriciolarsi in mille pezzi, tentando cosi' di riassestarsi.
Secondo l'Asahi Shinbun, l'epicentro e' stato individuato a circa 23km di profondita' dalle parti della Prefettura di Shizuoka. Il 気象庁 kishoochoo, ossia l'agenzia metereologica del Giappone, ha dichiarato che il terremoto e' stato di magnitudo 6.5 sulla scala Richter, anche se ho visto che vari quotidiani hanno riportato dati un po' diversi.
Comunque sia, nonostante il forte spavento che ha inaugurato questa giornata di pioggia, noi stiamo bene.
PS. Jishin 地震 in giapponese significa terremoto. Il primo kanji 地 significa terra, mentre il secondo 震 vuol dire tremare, scuotere.
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17 commenti:
Accipicchia che brutto risveglio!!! Un abbraccio di conforto...
Sono in vacanza a Tokyo e anch'io sono stata svegliata brutalmente alle 5 e qualche minuto... l'hotel scricchiolava letteralmente e io non sapevo cosa fare, non ho neanche avuto il coraggio di aprire le tende e guardare cosa stava succedendo... spero non si ripeta, che ansia :-/
Sono contenta che stiate bene, vi ho pensato quando ho sentito, un abbraccio. Rinoah
Sono contenta che stiate bene, vi ho pensato quando ho sentito, un abbraccio. Rinoah
Ciao Marianna! Mi immagino lo spavento che vi siete presi! Per fortuna state tutti bene! Ehm... io non vivo in una zona sismica e forse per questo non sono abbastanza bene informata, ma un terremoto di magnitudo 6,5 scala Richter mi sembra fortissimo... in Italia non so se qualcosa sarebbe rimasto in piedi dopo una scossa di tale intensità... Un abbraccio.
Per fortuna state bene e danni praticamente a zero!!! Con 5,8 Mw
pari a 6,3 ritcher se non erro.. L'Aquila e diversi paesi limitrofi hanno subito danni gravissimi.
In Giappone c'è un'altra cultura per i terremoti...a 360°!!!
Ringraziamo il cielo che tutto è a posto.
Clelia
Padova
Che preoccupazione!
Meno male che state bene!!!
Un abbraccio
Ruru-chan
sono venuta subito a leggere sul tuo blog e sono contenta che tranne il grande spavento tutto ora va bene. Un saluto.
Ti lascio un altro commento che non c'entra nulla col terremoto, ci tenevo però a farti sapere questa cosa. Non so se a Tokyo riesci a trovare riviste italiane (forse all'aereoporto?), se ci riesci su "GQ (Gentlemen's quarterly) Italia" di agosto (che ho preso in allegato a "Glamour") c'è un simpaticissimo articolo che si intitola "Giappone on the road", la storia di un viaggio allo sbaraglio di un italiano, in auto, da Tokyo a un villaggio di pescatori, Wajima, sulla punta estrema della Penisola di Noto. E' un articolo fantastico dove questo italiano racconta tutto quello che gli è accaduto in questa avventura. se riesci a recuperare la rivista ti consiglio di leggerlo, un bacione :)
Ho scoperto da poco il tuo blog mentre vagavo tra siti dedicati al tè, e oggi quando ho sentito del terremoto mi sei venuta in mente :) Sto imparando molto sul Sol Levante, tra poco verrò dalle tue parti e i tuoi post sono una miniera di informazioni! Grazie per questo bellissimo sito!
Francesca (da Pavia)
sibilla82f@hotmail.it
Un abbraccio Mari, è un gran sollievo sapere che state bene!
I terremoti in Giappone sono davvero frequenti... e i giapponesi hanno saputo adeguarsi di conseguenza. Grazie a dio non ci sono stati morti o feriti gravi! E tutto ciò è merito dell' organizzazione, che forse dovrebbe essere un pò di più presente anche qui in Italia.
Un saluto.
Guido
P.s.= sono felice che non vi sia accaduto niente.
Meno male che state bene e non vi è successo nulla,sono felice.
un mega abbraccio
Ciao Mary,
i terremoti in Giappone sono la quotidianeità e credo li sappian affrontare meglio d noi e sian ben preparati sia per la difesa che nelle case costruite abbastanza a norma...non come in Abruzzo!!! Come al solito noi siam gli ultimi rispetto agli altri e le vite che s son perse nn torneranno...
Oh mio Dio, Mari! Spero che stiate bene! Un abbraccio da un paesino tra Campania e Molise. Claudia
Un bacio... arrivo solo adesso quando tutto è passato, anche la paura (quella si è solo assopita) ma volevo dirti che ci sono.
Ho subito pensato a te dopo aver letto la pagina dell'INGV (qui ormai la controlliamo sempre) e ai tanti amici blogger dal Giappone...
Sono contenta che stiate tutti bene.
Elen
da L'Aquila
(avevo commentato tanti mesi un tuo articolo su un regalo mangereccio che avevi ricevuto dalle mie parti http://biancorossogiappone.blogspot.com/2008/03/piccoli-meravigliosi-doni.html e a distanza di tanti mesi continuo a leggerti)
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