martedì, ottobre 16, 2007

Yaki-onigiri e tonjiru con Akiko-san


Prima di cominciare questo nuovo articoletto (sicuramente molto atteso per via della lezione sugli yaki-onigiri con Akiko-san), vorrei condividere con voi i miei sorrisi di oggi.
Oggi sorrido perche' innanzitutto e' il compleanno del mio adorato marito! La giornata e' nuvolosa e fuori l'aria e' gelida, ma qui in casa si respira aria d'allegria e di festa!
Ho passato la mattinata in cucina, alle prese con una torta al cioccolato e arance! Mentre in sottofondo c'erano le stupende canzoni di Neffa del suo ultimo cd "Alla fine della notte", io intanto ho fatto sciogliere del cioccolato Van Houten e l'ho mischiato a del burro. A parte ho poi grattugiato la scorza di una profumatissima arancia la cui fragranza mi ha gia' preparata al periodo natalizio che iniziera' fra non molto, e ho unito questi ingredienti a della farina, lievito, uova, zucchero e vanillina.
Non credete che l'abbinamento cioccolato e arance sia azzeccatissimo, nonche' uno dei piu' squisiti della Terra?
Per casa aleggia un effluvio cioccolatoso che invoglierebbe chiunque a sorridere!
Spero che la torta sia buona! Cerchero' di fotografarla mentre la tagliamo, cosi' mettero' poi le foto qui sul blog, con relativa ricetta se interessa.

L'altro sorriso, invece, e' per Deborah, una delle lettrici del mio blog e che ora si trova qui a Tokyo! Deborah mi ha fatto una sorpresa, ieri pomeriggio, telefonandomi! Credo proprio che ci troveremo questo fine settimana! Che bello, non vedo l'ora!
Deborah-san, Nihon e yookoso! デボラーさん、日本へようこそ!
Deborah, benvenuta in Giappone!!


Ieri e' venuta la mia amica Akiko per la sua lezione settimanale d'italiano. Dopo la lezione, pero', ci siamo messe ai fornelli, pronte a creare delizie!
Akiko, infatti, mi aveva promesso che mi avrebbe insegnato a fare gli yaki-onigiri (onigiri alla griglia) e il tonjiru, ovvero zuppa giapponese di maiale.
Come e' gia' avvenuto per i gyoza e il tamagoyaki, anche stavolta ho fatto da inviata speciale per tutti coloro che leggono questo blog, e mi sono munita di carta, penna e macchina fotografica!

Cominciamo con la ricetta per il tonjiru!
Quando inizia la stagione fredda si ha voglia di cibi caldi, ed ecco che si riscopre il proprio repertorio di minestre e zuppe varie.
Anche la cucina giapponese e' ricca di zuppe ideali per l'autunno e l'inverno. Il tonjiru, ad esempio, e' una squisita zuppa di maiale molto sostanziosa e particolarmente amata da tutti qui in Giappone, grandi e piccini.
Vediamo come si fa!
Tonjiru 豚汁
Zuppa giapponese di maiale
Ingredienti per 4-5 persone:

un panetto di aburaage (tofu fritto)
3-4 patate medie (non troppo grandi pero')
un porro intero
circa 170g di carne di maiale tagliata sottile
mezza carota grande
un panetto di tofu
1 cucchiaio e mezzo di pasta di miso
un panetto di konnyaku
1/4 di rapa cinese (daikon)
olio vegetale
olio di sesamo

Prima di continuare, pero', vorrei che non vi scoraggiaste se nella lista degli ingredienti avete visto qualcosa che molto probabilmente non sapete dove andare a cercare. Immagino che l'aburaage e il konnyaku siano alcuni degli ingredienti di difficile reperibilita' in Italia, ma non disperate!
Il tonjiru e' una zuppa semplice e che viene bene indipendentemente dagli ingredienti utilizzati.
Proprio come il minestrone, anche il tonjiru e' un piatto ideale per svuotare un po' il frigo e liberarsi di avanzi vari di verdure e carne.
Per mantenere pero' il sapore tradizionale del tonjiru, cercate, se possibile, di non saltare questi ingredienti:

maiale
patate
carota
rapa cinese
miso

Per il resto, usate la vostra fantasia!
Akiko-san ha detto che, in fondo, il tonjiru e' un 適当な料理 tekitoona ryoori, ovvero un piatto in cui non ci sono grandi regole, se non quelle dettate dalla propria creativita' (e magari dalle proprie tasche)!
Quindi, forza e coraggio! Tirate fuori le vostre pentole e...via!!

Si comincia pelando le patate e tagliandole a dadini.
Man mano che tagliate, riponete i dadini in una scodella d'acqua affinche' le verdure non anneriscano.
Una precisazione sul modo di tagliare la carota e il daikon:
sarebbe meglio affettare entrambe le verdure secondo il taglio ichoogiri, ovvero a forma di foglia di gingko.
Detta cosi', sembra una pignoleria incredibile, ma Akiko-san ha detto che questo e' il modo corretto per affettare le verdure che hanno forma piu' o meno cilindrica, specialmente quando si prepara il tonjiru.
Il taglio ichoogiri e' semplicissimo da realizzare, e forse lo avete gia' fatto tante volte senza nemmeno saperlo. Se guardate bene nel contenitore verde, vedrete che a bagno nell'acqua ci sono delle fettine di carote tagliate con la tecnica dell'ichoogiri.
Per non stare qui a dilungarmi con una tediosissima spiegazione su come realizzare questo taglio, per favore guardatevi QUESTO utilissimo video dove viene illustrato l'ichoogiri combinazione proprio col daikon e con la carota, ovvero le due verdure che vi servono per questa ricetta!
Il video e' in giapponese, ma non c'e' bisogno che sappiate questa lingua per poter capire come si realizza il taglio. Le immagini che vedrete sono chiare ed illustrano in modo preciso la tecnica in questione.

Una curiosita' a proposito della rapa cinese (daikon): Akiko mi diceva che generalmente i giapponesi tagliano il daikon esattamente a meta' e usano la parte superiore o quella inferiore del tubero a seconda dell'uso che intendono farne.
Mi diceva che la parte superiore, ad esempio, ha un sapore piu' delicato e quindi adatto per le zuppe o altro, mentre la parte inferiore ha un sapore che in giapponese si chiama karai , ovvero pungente, forte. La parte inferiore del daikon, quindi, si presta bene ad essere grattugiata o ad essere impiegata in piatti in cui e' necessario un sapore forte e leggermente piccantello.

Per la ricetta, infatti, abbiamo usato l'atama della rapa cinese, ovvero la testa o parte superiore del tubero.
Dividendo un daikon a meta', per questa ricetta bastera' utilizzare 3/4 di una delle porzioni ottenute.

Ora si puo' affettare il porro dopo averlo lavato accuratamente, s'intende.
Il taglio del porro puo' avvenire come preferite. Akiko-san ha usato un taglio trasversale:
Mettete anche il porro a bagno nell'acqua, assieme al resto delle verdure gia' tagliate.

Se trovate l'aburaage (in un negozio un po' fornito di alimentari orientali dovrebbero averlo), usatene un panetto che sia piu' o meno delle dimensioni di quello della foto. Passatelo velocemente sotto l'acqua per eliminare l'olio in eccesso (ricordatevi che l'aburaage e' tofu fritto), e poi tagliuzzatelo a listarelle sottili.
Ecco di nuovo l'aburaage tagliuzzato, e nel contenitore verde il daikon affettato con la tecnica dell'ichoogiri.
Se trovate il konnyaku, allora aprite la confezione e scolate il panetto. Generalmente il konnyaku viene venduto in confezioni piene d'acqua perche' si conservi a lungo.
Dopodiche', tagliate il konnyaku a fette sottili. Cosi':
Se volete, potete semplicemente affettare il konnyaku e basta. Diversamente, se volete accontentare anche gli occhi dei vostri commensali e non solo il loro palato, allora si puo' fare una cosa carina: su ogni fettina di konnyaku, fate un taglio al centro, dopodiche' prendete le estremita' della fettina e giratele verso l'interno in modo da farle passare attraverso il taglio appena fatto.
Otterrete, cosi', quell'effetto che vedete sul tagliere in basso a destra. Cuocendo, il konnyaku tagliato in quel modo manterra' la sua forma e dara' un tocco di raffinatezza alla vostra zuppa.
Akiko ha preparato solo alcune fette in questo modo, mentre il resto del panetto l'ha semplicemente spezzato con le mani in tanti piccoli bocconi.
A questo punto, sarete pronti per preparare il tonjiru! Il piu' e' stato fatto!
Prendere una pentola capiente e mettevi a scaldare un cucchiaio da minestra scarso di olio vegetale.
Dopodiche' nella pentola versate prima il maiale e cuocetelo un po', ma non completamente.
Il maiale dovrebbe lo spessore del bacon se possibile; altrimenti, cercate di tagliare la carne in pezzi molto piccoli.
A questo punto, aggiungete tutte le verdure e fate cuocere a fiamma medio-bassa per 2-3 minuti, ricordandosi di girare spesso il tutto.
Trascorsi questi minuti, riempite la pentola d'acqua fino a ricoprire di poco tutti gli ingredienti in essa contenuti. Rimettete sul fuoco a fiamma bassa, e lasciate cuocere fino a che le patate non si saranno cotte completamente.

Una volta che le patate si saranno cotte, prendere un cucchiaio e mezzo di miso e scioglierlo nel brodo, mescolando molto bene per evitare che il miso non venga distribuito in modo omogeneo.
Prendere il panetto di tofu (noi abbiamo usato il momen-doofu), tagliarlo a dadini e metterlo nella pentola.
Se necessario, aggiungere al massimo un bicchiere / un bicchiere e mezzo d'acqua alla pentola.

Spegnere il fuoco e coprire la pentola col coperchio.
Il tonjiru e' pronto per essere servito in tavola...ma non prima di aver preparato gli yaki-onigiri!!!

Per gli yaki-onigiri serve un po' di riso cotto, possibilmente appena fatto e ancora caldo.
Le dosi non le so perche' ho misurato il riso ad occhio (ho usato due misurini di riso crudo), ma regolatevi voi in base a quanti onigiri volete fare, ma soprattutto in base a quanti siete a mangiare e al vostro appetito.

Gli ingredienti per fare gli yaki-onigiri sono pochissimi e tutti molto semplici:

riso cotto
acqua
un po' di sale
salsa di soia

Akiko non utilizza le formine per gli onigiri, ma fa tutto a mano. Io gia' solo all'idea di dover modellare del riso appiccicoso mi sono sentita male, e gia' m'immaginavo un pastrocchio spaventoso in cucina.
Ma io parlo cosi' perche' non ho esperienza con gli onigiri fatti alla vecchia maniera, gli onigiri vecchia shhhcuola, come diceva Abatantuono in quella vecchia pubblicita' della Buitoni! Vabbe', Abatantuono ovviamente non parlava degli onigiri, ma dell'impasto per la pizza!

Trasferite il riso cotto in una scodella, e munitevi di un'altra scodella piena d'acqua.
Al riso aggiungete un pizzico veramente *microscopico* di sale. Mi raccomando, non esagerate col sale perche' poi dopo' si usera' la salsa di soia che non e' proprio un condimento insipido, quindi occhio!
Prendete un'altra scodellina e metteteci la dose di riso che vi servira' per ogni onigiri. Cosi':
Ora, inumiditevi bene bene le mani nella scodella con l'acqua che avete messo li' vicino.
Mi raccomando: le mani devono essere completamente bagnate, altrimenti si rischia di fare un pastrocchio coi chicchi che s'attaccano dappertutto!
E ora bisogna modellarli!
E qui vi posso dire che gia' e' stato difficile imitare Akiko sebbene lei fosse a due cm di distanza da me, quindi sara' ancora piu' difficile spiegarvi a parole come modellare gli onigiri in modo corretto.
Se gia' sapete come fare, bene, allora vuol dire che siete a buon punto e dovrete solo leggervi il resto della ricetta. Diversamente, provate lo stesso a sperimentare con la maniera tradizionale di fare gli onigiri, oppure se proprio non ce la fate, ricorrete alle formine.
Akiko diceva che la cosa importante da ricordare e' che la mano che tiene il riso deve stare ferma, mentre l'altra e' quella che si muove perche' deve dare la forma all'onigiri. Quindi non fate un po' una mano e un po' l'altra, ma stabilite i ruoli fin da subito.
Bisogna, per prima cosa, dare al riso la forma di una palla e poi bisogna modellarlo nella classica forma triangolare.
Se siete mancini, come la sottoscritta, provate a tenere il riso nella mano destra e a modellare l'onigiri con la sinistra.
Ecco qui un onigiri fatto da Akiko! Come vedete, e' perfetto!
Dopodiche' mi sono cimentata io, e sebbene dapprima il risultato non fosse entusiasmante, devo dire che poi sono migliorata. Ecco qui gli altri nostri onigiri, pronti per essere grigliati!
Quell'onigiri sferico l'ha fatto Akiko poiche' ci era avanzato un briciolino di riso che pero' non bastava a fare un onigiri grande come gli altri. Akiko ha detto che ai bambini giapponesi piacciono molto gli onigiri sferici!!

Per grigliare gli onigiri e' necessario munirsi di una piccola griglia di metallo da mettere direttamente sul fuoco.
Purtroppo pero' Akiko si era dimenticata di portare un altro pezzo che serve a distanziare un po' la griglia dalla fiamma per evitare che gli onigiri si brucino.
Abbiamo rimediato a cio' mettendo una seconda griglietta sotto la prima.
Ecco qua:
Dopo aver adagiato gli onigiri sulla griglia, cuoceteli a fiamma bassa per alcuni minuti.
Inizialmente cercate di non toccarli e di non girarli perche' bisogna aspettare che la superficie dell'onigiri rivolta verso la fiamma si tosti leggermente. Se non date il tempo all'onigiri di tostarsi un po', rischierete che si rompa mentre cercate di girarlo.
Tostarli pero' non significa carbonizzarli! Fate attenzione a non bruciacchiarli troppo! Alcuni dei nostri si sono bruciacchiati un po' perche' erano troppo vicini alla fiamma.
Dopo che si saranno un po' induriti da una parte, girateli con i saibashi (bacchette lunghe per cucinare) oppure con delle pinze, facendo attenzione a non rompere gli onigiri.
Ora lasciateli cuocere anche dall'altra parte.
Ora versate un po' di salsa di soia in una scodellina.
Ritirate gli onigiri dalla griglia e metteteli sopra un piatto.
Aiutandovi con una pennellessa da cucina intinta nella salsa di soia, spennellate completamente gli onigiri che ora assumeranno un invitante colorito marroncino.
Dopo aver spennellato tutti gli onigiri, rimetteteli sulla griglia a cuocere di nuovo a fiamma bassa, per altri 2 minuti per lato.
E ora i vostri yaki-onigiri sono pronti per essere sbafati assieme ad una bella ciotolona di tonjiru fumante!!
Al tonjiru, volendo, potrete aggiungere un goccino di olio di sesamo per dare ancora piu' sapore alla zuppa. E se amate il piccante, allora anche una spolveratina di toogarashi (peperoncino rosso giapponese misto a sanshoo, buccia d'arancia essiccata e semi di sesamo nero) oppure semplicemente di peperoncino o paprika!
Gnam!
Che aspettate allora??A TAVOLAA!!

Itadakimasu!!!!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

La zuppa ha un'aria veramente deliziosa! Purtroppo temo di non trovare gli ingredienti qui a Cagliari, ma non mi arrendo, continuerò a cercare :D
Gli yaki-onigiri invece voglio provarli al più presto, hanno un aspetto delizioso e il riso giapponese abbrustolito ha un odore molto invitante!
:) grazie delle ricette!

ChiccoDiRiso
http://pazzeperilbento.splider.com

Anonimo ha detto...

Thank you!!! Non sai che piacere leggere le tue ricette filmate che hanno un tocco di domestico e spontaneo. A proposito, domenica ho provato a fare i Dorayaki! Buonissimi! Se vuoi vedere come mi sono venuti ho messo le foto sul mio Journal.
Il koniakku (l'ho scritto male, mi sa ;p) a Milano si trova nei negozi coreani e presumo anche nei mega store orientali.

Anonimo ha detto...

faro gli onigiri grigliati!!!!
però userò una formina...

Anonimo ha detto...

Fianlmente gli yaki onigiri!
Devo assolutamente provarli!

Leaf ha detto...

Deve essere tutto buonissimo! :)

babette ha detto...

Ciao! Proprio in questo momento sto preparando gli Yaki-onigiri! Meno male che sono capitata sul tuo blog perchè non avevo capito come fare a grigliare queste polpettine di riso. La ricetta che sto seguendo non spiega che dopo aver spennellato gli onigiri questi devono essere rimessi sulla griglia! Ora è tutto molto più chiaro, grazie!