venerdì, settembre 14, 2007

Gyoza con Kyoko-san

Ieri e' venuta la mia amica Kyoko per la sua lezione d'italiano settimanale, e abbiamo parlato delle particelle pronominali!

La settimana scorsa ci eravamo messe d'accordo che dopo la lezione lei mi avrebbe insegnato a fare i gyoza, ovvero i ravioloni cinesi (alla maniera giapponese, pero') saltati in padella.

I gyoza sono quindi la versione giapponese dei jiao-zi cinesi. I ravioli giapponesi hanno un sapore pero' un po' diverso da quello dei loro cugini cinesi, ma entrambi sono ottimi.
Qui in Giappone i gyoza vengono serviti praticamente dovunque, e si gustano intingendoli leggermente in un po' di salsa di soia, oppure in un po' d'olio piccante di sesamo.
Ecco l'olio piccante di sesamo:
Questo tipo di olio in giapponese si chiama raayu.
Qui si trova, ovviamente, in tutti i supermercati e negozi di alimentari vari. Se non doveste trovarlo, secondo me potete tranquillamente sostituirlo con del normale olio aromatizzato al peperoncino, anche se il sapore chiaramente non e' lo stesso.
Kyoko mi diceva che, volendo, ci si puo' preparare il raayu anche in casa, aggiungendo dei peperoncini rossi (ben lavati e perfettamente asciugati) in una bottiglia di olio di sesamo.
Non so darvi quantita' precise, ma io mi regolerei in base alle stesse dosi che si usano per fare l'olio d'oliva al peperoncino.
Ho preparato quest'ultimo due mesi fa, circa, e ho usato piu' o meno 250ml d'olio d'oliva nel quale ho messo 3-4 peperoncini (spagnolini) tagliati a meta'.
Su Wikipedia, se interessa, c'e' una ricetta per prepararsi il raayu in casa. Eccola QUI. Li' vi aggiungono anche lo zenzero e i porri, boh. Non so dirvi come venga se preparato in questo modo, ma potreste provare, anche se preferirei seguire il metodo facile e veloce di Kyoko, se dovessi farmelo in casa.

Comunque, ieri non solo mi sono divertita tantissimo, ma e' stata una lezione utile perche' ho imparato a preparare un piatto nuovo, e poi perche' Kyoko, tranne durante le nostre lezioni, con me parla solo ed esclusivamente in giapponese, e questa e' per me un'ulteriore grande opportunita' per allenare il mio orecchio al suono di questa lingua cosi' poetica, ed e' anche una possibilita' in piu' per parlare in giapponese senza avere paura di sbagliare!

Oltre ai gyoza, Kyoko mi ha insegnato a fare anche quelli che lei chiama nira-manjuu, ovvero delle polpettine piatte fatte con il ripieno avanzato dei gyoza. Quest'ultima e' una delle ricettine inventate da Kyoko, e che mi ricorda molto quella del polpettone magico che faceva sempre mia mamma quand'ero bambina, usando gli avanzi di pan grattato e uovo sbattuto che rimanevano dopo aver fatto le crocchette di patate o le cotolette alla milanese.

Vi chiedo scusa in anticipo per le foto mosse, ma scattavo le foto tra un gyoza e l'altro, e avevo tutte le mani piene d'impasto.
Vorrei anche precisare che Kyoko non ha usato una ricetta con dosi precise perche' lei va ad occhio, ma mentre cucinava ho cercato di quantificare ogni dose usata in modo da poterne trarre una ricetta facilmente realizzabile, e soprattutto una ricetta da poter passare a voi, amiche di Biancorosso.

Ingredienti per 24 gyoza:
un pacchetto da 24 o piu' dischi di pasta per gyoza (li trovate nei supermercati cinesi)
mezzo cavolo verza
circa 160g di carne di maiale macinata
uno spicchio d'aglio sbucciato
un mazzo di porri o erba cipollina (non so le dosi, ma guardando le foto dovreste riuscire a farvi un'idea)
un cucchiaino non troppo abbondante di sale fino
un pizzico di pepe bianco o nero
un cucchiaio di olio di sesamo normale (non quello piccante)
altro olio di sesamo normale per friggere
acqua

Si comincia affettando a striscioline sottilissime il cavolo verza:
Prima lo si taglia a striscioline, usando la lama con movimenti netti e precisi e che vanno su e giu'. Dopodiche' lo si sminuzza ulteriormente in senso orizzontale, in modo da ottenere una verza tritata fine fine come quella della foto.
Kyoko andava velocissima, e quando mi ha chiesto di provare, inizialmente ho cominciato a tagliare seghettando, ma siccome era sbagliato, ho tentato di emulare i tagli netti e decisi di Kyoko. Purtroppo non ho fatto bene i calcoli e mi sono data quella bella lama tagliente di ceramica sull'indice sinistro. Fortunatamente non mi sono fatta male, ma che spavento!
Anche Kyoko si e' spaventata e mi ha chiesto piu' volte :"Daijoobu? Daijoobu?", cioe' "stai bene? Tutto a posto, tutto ok?".
Grazie al cielo stavo benissimo, e non ho versato nemmeno una goccia di sangue. Pffui!

A questo punto, bisogna sminuzzare bene anche l'erba cipollina o i porri.
Ecco, qui si pone un piccolo dubbio botanico. Dunque, la verdura usata ieri da Kyoko in giapponese si chiama Yamagata no niranegi, ovvero l'erba "cipollina" della Prefettura di Yamagata.
Kyoko pero' mi diceva che assomiglia piu' ai porri che non all'erba cipollina. L'aspetto ricorda quello dell'erba cipollina, ma l'odore ricorda quello dei porri.
Ecco, al vostro posto penso utilizzerei i porri per evitare di dare ai gyoza un sapore troppo forte, anche perche' l'aggiunta dell'aglio rendera' il tutto gia' molto saporito.
In un contenitore versare la verza tritata e i porri sminuzzati. Mischiare bene.
Nello stesso contenitore versare la carne tritata, un cucchiaino non abbondante di sale fino, un cucchiaio d'olio di sesamo normale (andateci piano con l'olio di sesamo perche' e' forte) e il pepe. Ecco l'olio di sesamo normale e il pepe bianco che abbiamo usato:
Prendete lo spicchio d'aglio, sbucciatelo e tagliatelo a meta'. Togliete l'anima dell'aglio e tritate (o grattugiate) gli spicchi e versate questi nel contenitore con il resto degli ingredienti.
A questo punto mischiate bene usando LE MANI.
Schiacciate bene il tutto, riducendo il composto in poltiglia.
Dovrete ottenere un impasto tipo questo:
Adesso arriva la parte un po' piu' complessa, ma non disperate!
In un qualunque negozio o market cinese, dovreste riuscire a trovare, senza alcuna difficolta', confezioni di dischi di pasta rotondi (a volte anche quadrati) per fare i gyoza. Prendete quelli tondi, se li trovate. Se non doveste trovarli, allora quelli quadrati andranno comunque bene.
In una ciotolina versate un po' d'acqua e mettetela da una parte.
Prendete un disco di pasta e versateci al centro circa mezzo cucchiaio d'impasto. Non farcite troppo i gyoza altrimenti non riuscirete a chiuderli!
Piegate il disco a meta', a mo' di sofficino, ed inumiditene leggermente i bordi con l'acqua che avete messo nella ciotolina.
A questo punto, partendo o da destra o da sinistra (e non dal mezzo), fate delle pieghette e schiacciandole bene con le dita, sigillate i vostri gyoza.
Kyoko mi diceva che per ogni gyoza lei fa 5 pieghette e non di piu'. Allora, mentre facevamo i gyoza, contavamo insieme a voce alta: ichi, ni, san, shi, go! Solo che io finivo sempre col fare come minimo 9 o 10 pieghette. E vabbe'! Pian pianino pero' ci ho poi preso la mano, e anch'io mi avvicinavo sempre di piu' alle 5 pieghette consigliate da Kyoko.
Ecco Kyoko all'opera, mentre, con impressionante sveltezza e precisione, preparava dei gyoza perfetti!!!
Io, invece, ho cominciato a farne qualcuno, ma procedevo a grande lentezza, e comunque il risultato era decisamente pietoso. Ma d'altronde erano i miei primissimi gyoza, per cui non posso di certo pretendere di avere la stessa sveltezza di Kyoko!
Comunque, posso dire che dopo circa 2-3000 gyoza...no scherzo..dopo circa 5-6 gyoza ho cominciato a migliorare sempre di piu'.
Ecco qui alcuni nostri gyoza. I piu' sgorbi e raffazzonati sono opera mia, mentre gli altri sono, ovviamente, opera della bravissima Kyoko:
Kyoko mi ha detto che e' molto importante sistemare i gyoza su di un piatto, vassoio o quello che volete, accertandosi che stiano in piedi, cioe' con il fondo rivolto verso il piatto. Non distendeteli su un lato e non metteteli a gambe all'aria, ma in piedi; in questo modo, dopo la cottura, il fondo dei gyoza risultera' croccante e leggermente bruciacchiato, e questo e' la maniera in cui devono presentarsi.
Ancora Kyoko all'opera mentre farcisce gli ultimi dischi di pasta rimasti:
I gyoza, una volta preparati, potranno essere subito cotti in padella, oppure si possono congelare tranquillamente.
Se volete congelarli, vi bastera' sistemarli (sempre in piedi) in un contenitore da freezer, e in questo modo si conserveranno per circa tre settimane!
Per cuocere i gyoza surgelati procedete allo stesso modo come per quelli appena fatti!

A questo punto, passiamo alla cottura dei gyoza che e' composta da due fasi. Vediamole insieme.

Prendete una padella antiaderente, e scaldatela a fuoco medio-alto. Nella padella versate un cucchiaio scarso di olio di sesamo normale (non quello piccante), e aspettate che questo si scaldi bene.
Prendete un gyoza, e tenendolo dalla parte superiore (dove ci sono le pieghette, tanto per intenderci), spargete bene l'olio che c'e' nella padella, aiutandovi con il fondo del gyoza stesso.
Mettete il gyoza da una parte e aggiungete gli altri. Coprite la padella con un coperchio, e friggete i gyoza a fuoco vivo per circa 4 minuti. Non girateli, ma lasciateli tranquilli cosi' come sono, senza spostarli.
A questo punto, prendete un bicchiere con circa due dita d'acqua e facendo BEN attenzione agli spruzzi d'olio, versatela nella padella e chiudete subito il coperchio.
Continuate a cuocere per circa altri 4 minuti.
In questo modo, i gyoza si cuoceranno bene e il fondo di essi risultera' croccante e leggermente bruciacchiato...e questo e' proprio il modo in cui devono essere!
Toglieteli dalla padella, e disponeteli su di un piatto in modo che si veda il fondo croccante dei vostri gyoza.
Voila'!
Servite i vostri deliziosissimi gyoza con un po' di salsa di soia e / o raayu a parte. Totemo oishii desu yo!!

Con il ripieno rimanente, Kyoko ha preparato le sue squisitissime Nira no manjuu, modellando semplicemente l'impasto in polpettine piatte, e mettendole a friggere nella padella con un briciolo d'olio di sesamo, per poi lasciarle cuocere per circa 3-4 minuti per lato, su fiamma media.

Un'ultima precisazione sui gyoza: questa che vi ho proposto e' la ricetta di Kyoko, quindi questo e' il modo in cui li fa lei da sempre, E' chiaro, pero', che esistono tantissime altre varianti e da ognuna di queste si ottengono comunque risultati eccellenti.
Sono sicuramente di parte, ma a me il modo in cui li ha preparati Kyoko sembra il migliore! Era la prima volta che li facevo in casa, ma ne ho assaggiati tantissimi sia nei ristoranti che presi gia' pronti al supermercato, ma quelli mangiati ieri erano infinitamente piu' buoni!

Per voi amiche vegetariane, e' possibile preparare un ripieno solo a base di verdure. Potreste, ad esempio, sostituire il maiale con la stessa quantita' di carote, spinaci, funghi, melanzane o altro. Insomma, potrete sperimentare con questa ricetta come preferite!


ITADAKIMASU!!!!!

Sia i gyoza che i nira-manjuu erano veramente squisiti, tant'e' che sia mio marito che io ci siamo leccati i baffi (che non abbiamo) a non finire!!!
Bravissima, Kyoko!!

Se anche voi vorrete provare a fare i gyoza e/o i nira-manjuu, vedrete che sono molto piu' semplici di quel che sembra, e sono di una bonta' infinita!

Chiudo quest'articoletto culinario con una foto di un simpatico ed inaspettato omaggio che ha ricevuto ieri mio marito all'ufficio della nostra assicurazione:
Ma non e' simpaticissimo??

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao, io adoro i gyoza, da quando li ho assaggiati, ogni volta che vado a mangiare al ristorante giapponese li prendo sempre...che fame che mi hai fatto venire!!!!
ci dovrò provare a farli :-)
magari se mi riesce bene il curry, il prossimo tentativo lo faccio con i gyoza.
Ciao ciao

Gaja ha detto...

Che fame mi hai fatto venire! E qui sono solo le 10! Se ne hai voglia e se ti sembra interessante, qualche volta potresti parlare dei coltelli di ceramica? Mi incuriosiscono molto ma non ne so niente... Sono attrezzi tipici della cucina giapponese mi pare, o sbaglio? Qui li vendono a cifre imbarazzanti, ma ho una voglia matta di comprarmene uno perché sono bellissimi e hanno un'aria molto efficiente...
Tu che ne dici?
Ciao!

Claudia ha detto...

Ciao, anch'io adoro i gyoza e mi piacerebbe farli in casa (da mettere nei bento ^3^)ma non so se riuscirò a trovare i dischi di pasta, forse però in uno dei punti vendita darumasushi (il link al sito è nel mio blog, dagli un'occhiatina, è carinissimo!)li trovo...tra l'altro non vedo l'ora di poter andare in uno di questi negozi per fare una scorta seria di cibarie giapponesi...^^
Mari, qui in Italia sono le 13:15 perciò...Itadakimasu!
(vado a papparmi il mio o-bento)

Anonimo ha detto...

Ho appena notato che finalmente posso commentare i tuoi post! Che bello!
Il tuo blog è bellissimo e lo leggo sempre.
Questa ricettina devo assolutamente provarla, grazie mille!

Unknown ha detto...

Sara: Grazie della visita! Mi raccomando, se preparari il karee-raisu fammi sapere come ti viene, anche se sono sicura che sara' squisito! :)

Gaja: Grazie della visita! Buona idea quella dell'argomento coltelli da cucina! Ne parlero' sicuramente!
Per il momento ti posso dire che i coltelli con la lama di ceramica stanno andando per la maggiore qui in Giappone. Quello che vedi nelle foto dell'articolo sui gyoza e' stato un nostro acquisto di alcuni mesi fa. E' un coltello della Kyocera, una delle aziende giapponesi piu' famose di coltelli.
Che prezzi ci sono li' sui coltelli di ceramica?
Qui ce ne sono di tutti i prezzi, ma tipo quello che abbiamo noi viene sui 25 euro.
Le lame di ceramiche sono piu' taglienti di un rasoio per cui bisogna fare molta attenzione a non portarsi via un dito (a me e' andata bene!), e inoltre non necessitano mai di affilatura.
Tra l'altro, credo che con questi coltelli si riesca a fare tagli piu' precisi e piu' sottili che non con le lame di metallo.
Insomma, secondo me ne vale la pena! :)

Ichigo-chan: grazie di essere di nuovo passata a trovarmi!
I dischi di pasta dovresti riuscire a trovarli. Dico questo perche' anche i cinesi ne fanno grandissimo uso, per cui dovresti scovarli nel banco frigo di qualche market orientale.
Diversamente, non sono difficili da fare in casa anche se e' un po' una scocciatura, specialmente se non si ha troppo tempo a disposizione.
Comunque, puoi fare tranquillamente la pasta con 2 cups di farina e 1/2 cup d'acqua, mescolando bene i due ingredienti ed impastando con forza per 5-6 minuti.
Stendi poi l'impasto fino a farlo diventare sottilissimo, e taglialo a dischi aiutandoti magari col bordo di un bicchiere, oppure con un tagliabiscotti dalla forma tonda.
Per il resto, puoi procedere come da ricetta. ;)
ps. Ho dato un'occhiata al sito Daruma-sushi che mi hai segnalato, e devo dire che e' ben fatto! Le foto dei sushi sono bellissime, e i prezzi mi sembrano anche molto onesti, se si considerano le cifre su cui si aggira il sushi in Italia, generalmente.

Sakura: grazie della visita! Sono contenta che ti piaccia il mio blog! Se preparerai i gyoza, mi raccomando fammi sapere come ti sono venuti!
Ganbatte ne! :)

Claudia ha detto...

Mari-san, arigato gozaimasu!!!
grazie della ricetta per i dischi, credevo fosse + complicato farli, tipo: "utilizzare farina di riso delle pendici del Fujiyama" (scherzo! LOL)!!!
Grazie ancora!
Baciotti

Anonimo ha detto...

Ma che belli questi gyoza, li ho visti fare una volta in tv ma non li ho mai mangiati, mi incuriosiscono molto, l'unico dilemma è dove trovare i dischi di pasta per gyoza che qui supermercati cinesi non ce ne sono? Non è che possono essere sostituiti con qualche altro tipo di "pasta" che gli somigli?
A presto... smack

Unknown ha detto...

Ciao Elisa!
Sono contenta che ti piacciano i gyoza!
Come dicevo ad Ichigo-chan poco piu' su, se non trovi i dischi di pasta, te li puoi fare facilmente in casa.
L'impasto e' semplicissimo!
Mischi semplicemente 2 cups di farina ad 1/2 cup d'acqua.
Impasti bene, con un po' di forza per alcuni minuti (5-6 circa).
Dopodiche' stendi l'impasto col mattarello fino a farlo diventare sottilissimo, anche se magari e' meglio che non sia quasi trasparente altrimenti i gyoza si rompono durante la preparazione e/o cottura.
A questo punto, taglia l'impasto con un tagliabiscotti tondo oppure con il bordo di un bicchiere..e poi segui la ricetta per il ripieno, e farcisci i tuoi dischi di pasta! :)
Se li fai, fammi sapere che ne pensi!! :)
Ciao Elisa, torna di nuovo a trovarmi!
Mari