giovedì, luglio 19, 2007

Shiratama Zenzai

Assieme al calore ed all'umidita' della torrida estate giapponese viene voglia di esplorare sempre di piu' anche la varieta' immensa di dessert che il repertorio gastronomico di questo Paese ha da offrire.
Un esempio e' shiratama zenzai, una squisitezza di cui sto diventando sempre piu' golosa.
Quella che vedete nella foto e' una coppetta di shiratama zenzai che ho comprato da Maruetsu. Generalmente compro questo dessert al supermercato per comodita', soprattutto perche' non ci penso mai fino a che non lo vedo nel reparto dei dolcini tradizionali, e allora mi viene voglia di mangiarmelo! Gnam!

Anche questo, come il maccha, credo sia un gusto acquisito e che s'impara ad apprezzare solo col tempo.
Quelle palline bianche che vedete sono fatte di farina di riso e acqua, e poi velocemente passate in acqua quasi bollente.
Quando queste affiorano in superficie (un po' come quando si fanno cuocere gli gnocchi, per esempio), vengono trasferite in acqua ghiacciata in modo che si raffreddino per bene.
Lo zenzai e' una sorta di marmellata molto dolce a base di fagioli adzuki bolliti a lungo e poi mischiati con molto zucchero.

A prima vista puo' sembrare strano parlare di marmellata di...fagioli!?!? Ebbene si'! Eppure, se poteste assaggiare anche solo una punta di questa squisitezza, penso che anche voi ne rimarreste assolutamente stregati. O magari, chissa', tutto subito non vi direbbe niente o forse vi farebbe persino accartocciare il viso in una smorfia di disgusto, ma vi posso garantire che col tempo imparereste a diventare golosi di anko (il nome di questa marmellata).

Shiratama zenzai e' quindi un classico dessert giapponese estivo. Sia le palline di riso che lo zenzai vanno serviti molto freddi.
Quei due cubetti colorati che vedete al centro, invece, non sono obbligatori ma sono stati semplicemente messi per decorazione. Anche quelli hanno una consistenza che ricorda gli shiratama. Probabilmente anche i due cubetti sono fatti di farina di riso, con l'aggiunta, forse, di piu' acqua; forse e' per quello che sono appena appena piu' morbidi degli shiratama.

Mi piacerebbe provare a preparare questa delizia in casa, con le mie manine. Se il risultato sara' soddisfacente, allora non esitero' a riportare la ricetta qui su Biancorosso!
Itadakimasu!