sabato, settembre 23, 2006

Visita al tempio della Dea Kannon


Oggi siamo usciti, alla scoperta del grande e famosissimo Buddha di Kamakura.
Ma prima siamo stati a visitare il tempio della Dea della misericordia, Kannon.

Non sono buddista, ma circa due anni fa, in seguito ad alcuni fatti avvenuti nella nostra vita, ho cominciato a provare una forte devozione nei confronti di questa divinita', a me piu' nota col suo nome cinese di Kuan Yin (o Guan Yin).
Kannon e' il suo nome in giapponese.

Quindi era importante che ci fermassimo a far visita al suo tempio, raffigurato nella foto a sinistra che abbiamo scattato oggi.

Ero molto emozionata e non vedevo l'ora di entrare in questo territorio sacro e di respirare un'aria di pace e meditazione.


Tra le altre foto che abbiamo scattato oggi, quella che vedete qui raffigura la stradina che conduce al tempio della Dea Kannon.


Oggi c'era molta gente a far visita ai templi della zona.
Non ne sono sicura ma, penso che oggi fosse una qualche festa religiosa.

Vicino a casa nostra, proprio a pochissimi metri da noi, c'e' un grosso tempio buddista dove oggi, appunto, c'era un gran viavai di persone che portavano mazzi di fiori profumatissimi!

L'aria qui intorno a casa nostra e' rimasta talmente impregnata di questo floreale effluvio, che l'abbiamo sentito persino al ritorno dalla nostra gita, in serata!

E pensate... stamattina mi sono svegliata con in sottofondo i canti buddisti che entravano dalla mia finestra!

Tornando alla nostra gita di oggi, abbiamo percorso la stradina che vedete nella foto.
Questa strada e' vicinissima alla stazione del treno di Hase, il nome di questa localita'.

In quest'altra foto si vede una parte dell'entrata principale del giardino Zen che conduce poi al tempio.

L'ingresso costa ¥200 a testa per gli adulti, e ¥100 per i bambini.
Credo che si paghi solo durante l'orario di visita e non nelle ore di preghiera.

Avevo una fortissima emicrania che mi e' durata quasi tutto il giorno, ma nonostante cio' ero felicissima di essere qui e non sarei ritornata a casa per nulla al mondo!
In piu' la giornata era favolosa! Non faceva quel caldo solito soffocante; c'erano persino un sole brillante ed un cielo limpido come non mai!

Subito dopo l'entrata ci siamo ritrovati immersi in un meraviglioso giardino Zen.
C'erano laghetti abitati da coloratissimi pesciolini e fiori di loto, pagode di pietra, ponticelli di legno, alberi e piante di ogni genere.



Da li' siamo saliti su per una scala di pietra che ci ha condotti ad un tempietto minore, circondato da una marea di piccolissime statue di divinita', una accanto all'altra.

Queste statuine rappresentano i Ksitigarbha Bodhisattva (in giapponese Jizo), divinita' buddista, che protegge i viandanti, i morti e tutti coloro destinati all'inferno.

Qui a destra si vede una parte di questo immenso "esercito" di Jizo.
Ve ne sono tantissime, non saprei nemmeno quante, neppure ad occhio e croce.
Fanno il giro del tempietto e si arrampicano fino sui pendii di una collinetta retrostante.

Ed ecco altri Jizo.
Come vedete, alcuni sono adornati da una specie di berrettino e bavaglino rossi, mentre altri hanno al collo un nastro.

Il berrettino e i bavaglini vengono fatti a mano da chi ha ricevuto la grazia, in segno di riconoscenza.
Il nastro, invece, indica una richiesta fatta ma non ancora esaudita.
Alla fine di ogni anno, il monaco incaricato, taglia con un coltello tutti i nastri non ancora slegati.

Abbiamo proseguito la strada che da li' conduce al piazzale principale, su cui si affaccia il Grande Tempio della Dea Kannon.

Vi sono due edifici principali: il primo e' il tempio dedicato alla Dea, e il secondo un tempietto non tanto grande che ospita una statua dorata di un Buddha (v. foto sotto).

Davanti all'uscita di questo edificio c'e' un grosso vaso di metallo dentro cui si fa bruciare l'incenso sacro.
Li' sono in vendita dei bastoncini d'incenso benedetto, a 50 yen l'uno.

Ho voluto comprarne e bruciarne uno ed avvolgermi in quell'aromatico e mistico fumo...un fumo che purifica l'anima e la mente, a predispone i fedeli ad una maggior comprensione del mondo spirituale.


In questa foto si vede il tempio piu' piccolo con di fronte il bruciaincenso sacro.

L'edificio principale e' quello raffigurato nella prima foto in alto, ovvero il tempo di Hase-Dera che ospita al suo interno, l'imponente statua della Dea Kannon o Kuan Yin.

La statua della Dea non si puo' fotografare, ma ho la Sua immagine scolpita nel cuore e nella mente.
Siamo entrati nel tempio e abbiamo percorso un corridoio largo e un po' scuro, al fondo del quale, in un'enorme nicchia nel muro, regna sovrana la Dea.

La statua di Kannon e' alta 9,18m ed e' interamente fatta di legno di canfora ed e' tutta ricoperta d'oro puro.
Ha undici teste, inclusa la piu' grande. Tutte queste teste simboleggiano le innumerevoli virtu' e caratteristiche di questa grande divinita'.

Di fronte a Lei ci siamo sentiti molto piccoli, ma non per questo insignificanti.
Sono entrata con nel cuore un forte senso di riverenza nei Suoi confronti...in territorio sacro non si puo' non provar profondo rispetto e deferenza.

Sarei rimasta li' in meditazione per delle ore, a respirare profondamente il mistico odore del fumo d'incenso benedetto.

Usciti dal tempio, ci siamo diretti verso un altro edificio adiacente che ospita una statua del dio giapponese della ricchezza.
Abbiamo notato che gli altri, non appena si trovavano di fronte alla statua, cominciavano a strofinargli con le mani la pancia, il capo e le spalle, un po' come si suol fare con il Buddha perche' ci porti fortuna.

E quindi, anche noi abbiamo emulato i giapponesi e abbiamo dato una sfregatina decisa al bel pancione florido della divinita'.

Nelle immediate vicinanze c'e' un piccolissimo boschetto di bambu' e un ristorante specializzato in cucina di tradizione buddista, ovvero vegetariana.

Il piazzale si affaccia sul mare, quindi vi lascio immaginare la bellezza del panorama che abbiamo cercato di immortalare in qualche fotografia.

Ed ecco alcune splendite vedute.


Sembrano dei veri paesaggi da cartolina!








Sempre all'interno del piazzale, c'erano diverse altre statue sacre.
Ne abbiamo fotografate alcune:















Siamo ritornati giu', dove quel giardino Zen ci ha inizialmente accolti e ci siamo diretti verso l'uscita:


Da li' abbiamo proseguito, a piedi, fino a Kamakura. Non e' distante. Si arriva passando per una strada piena di negozietti di souvenir, alimentari, botteghe di maestri calligrafi e piccoli ristoranti di udon e ramen.


Ma della nostra visita al maestoso Buddha di Kamakura vi parlero' domani.